28/02/2025
Leggete questo bellissimo invito a partecipare alla serata di questa sera.
Grazie Luisa,
Vi aspettiamo, a stasera🤗
Venerdì prossimo 28 Febbraio alle ore 20.15 vi consiglio caldamente di partecipare alla seconda serata del percorso "AGRICOLTORI E CONSUMATORI ALLEATI IN UNA NUOVA ECONOMIA COLLETTIVA".
Vi aspetto presso l'Auditorium comunale di Cerea (Via Cesare Battisti,7).
Relatore della serata sarà Giovanni Battista Girolomoni del pastificio "GIROLOMONI", pastificio fondato dal padre Gino, precursore dell'agricoltura biologica in Italia.
Nel 1977 fonda insieme a un gruppo di amici la Cooperativa "Alce Nero": linea biologica che si trova in tutto i supermercati della Grande Distribuzione Organizzata.
La rottura di Gino con la Cooperativa arriva proprio per questo motivo:intuendo con grande anticipo che la GDO a lungo andare, si sarebbe rivelata la rovina dei piccoli produttori,si oppone con tutte le proprie forze alla GDO; ne deriva un forte scontro con i soci tant'è che decide di lasciare tutto e ripartire DA ZERO mettendo in gioco tutto se stesso.
Gino GIROLOMONI riparte mettendo il proprio nome e la propria faccia sulle confezioni della pasta da lui prodotta.
Non fu per niente facile, subì attacchi di tutti i tipi e di tutti i generi arrivando persino al ritiro di tutta la sua produzione da parte delle istituzioni solo perché sulle confezioni era riportata la scritta generica "PASTA BIOLOGICA" invece che Pennette biologiche piuttosto che Fusilli biologici piuttosto che Spaghetti biologici.
Gino non si scoraggiò e di tutta risposta andò davanti al Parlamento italiano e si mise a cuocere la sua pasta donandola ai passanti per testimoniare la genuinità del suo prodotto che nulla giustificava un sequestro di quelle dimensioni.
Ci tengo particolarmente all'incontro di Venerdì sera con il figlio Giovanni Battista. Lo scorso Ottobre sono scesa nelle Marche a visitare la loro realtà biologica e raramente mi è successo di commuovermi nel visitare aziende oramai di certe dimensioni!
Eppure nell'avvicinarmi al loro pastificio coglievo qualcosa che andava OLTRE il profumo dei grani antichi macinato che si sentiva esternamente. Coglievo una sorta di altro sapore nell'aria! Pensavo fosse il fascino di quelle colline davvero incantevoli, in realtà man mano che Margherita ci raccontava la storia di Gino, della sua famiglia, del pastificio, delle difficoltà che hanno dovuto attraversare; ero sempre più avvolta da quell'insolita sensazione.
Capìi di cosa si trattasse giungendo poco più in là del pastificio, ovvero al MONASTERO.
Quello che percepivo era L'ENERGIA SPIRITUALE, non solo di quel luogo...ma proprio di quel Monastero che Gino assieme alla moglie Tullia hanno ripreso in mano che era poco meno che un rudere con nemmeno più accenno di mura, il tetto era addirittura crollato! Eppure Gino e la moglie senza nulla, se non qualche piccolo appezzamento di terra, iniziarono a coltivare quella poca Terra che avevano e a trasformare i grani in pasta e con quei piccoli guadagni iniziarono con le proprie mani a riportare alla Luce quello che un tempo era un vero e proprio Monastero medievale e che oggi oltre ad essere un centro culturale e Fattoria Didattica, ospita qualche camera del loro B&B.
Sì, è stata la Spiritualità di quel Luogo, di e soprattutto del custode di quelle Terre che è da intendersi come una sua personale profondissima connessione con la Terra la cosa che più mi ha colpita. Forse perché in questo, mi sento di assomigliargli molto.
Vi aspetto!