Chioggiainmente la cultura al tuo servizio

Chioggiainmente la cultura al tuo servizio Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Chioggiainmente la cultura al tuo servizio, Viale Mediterraneo, Chioggia.

Servizi di promozione turistica, Turismo esperienziale ed emozionale, percorsi culturali, laboratori artistici e della tradizione marinara di Chioggia (Ve) e della Laguna Veneta, organizzazione e presentazione di eventi culturali, musicali ed artistici.

03/03/2025
Interessante pomeriggio con un gruppo di Turisti e amici spagnoli in visita alla città di Chioggia. Un ringraziamento sp...
22/02/2025

Interessante pomeriggio con un gruppo di Turisti e amici spagnoli in visita alla città di Chioggia. Un ringraziamento speciale al mio bravissimo aiutante Luca per la gestione del gruppo, facendo così sia le prove generali che una "buona pratica" . ¡Gracias a todos y buen viaje de regreso a España!

Metti un giorno in pescheria con coccinelle, ranocchie e leprotti...Scuola dell'infanzia S. Antonio di RosolinaAlla scop...
22/02/2025

Metti un giorno in pescheria con coccinelle, ranocchie e leprotti...
Scuola dell'infanzia S. Antonio di Rosolina
Alla scoperta del pesce di Chioggia!

20/02/2025
UN POMERIGGIO CON CARLO GOLDONI. Progetto culturale di CHIOGGIAINMENTE a cura di Daniela Sassi , con la collaborazione d...
14/02/2025

UN POMERIGGIO CON CARLO GOLDONI. Progetto culturale di CHIOGGIAINMENTE a cura di Daniela Sassi , con la collaborazione di Palazzo Carlo Goldoni - Chioggia , Maurizia Freddo e la Compagnia Teatrale Amatoriale I Chiozzotti.
Un grazie particolare all'ottimo lavoro del
Panificio Vianello di Sottomarina.

Un pomeriggio all'insegna dell'arte, della letteratura e della storia. Un tuffo nel teatro, nella tradizione e nel Carnevale, con le sue specialitá dolciarie che ieri, 13 febbraio 2025, hanno deliziato il palato dei nostri stupendi 46 turisti. Evviva le frittelle!
Grazie a tutti per la collaborazione!





31/01/2025

Lo sapevi che..
la parola "Arsenale" è stata inventata a Venezia🔱
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La parola "arsenale" proviene dall'arabo Dār al-ṣināʿa, che vuol dire "sede d'industria" o "casa del mestiere".

Il termine era noto ai veneziani tramite i loro frequenti contatti commerciali con l’Oriente, e passò al veneziano darzanà. Poi trasformato nella forma arzanà e che viene citato anche da Dante in un canto dell’Inferno. Da arzanà si passò a arsenàl, per arrivare alla forma finale di arsenale. 🛶

L’arsenale era il luogo più segreto di Venezia ma anche il cuore pulsante della Serenissima. Qui infatti vennero costruite le navi che trasformarono Venezia in una potenza marittima mondiale🔱

29/01/2025

Grandi donne veneziane:

Elisabetta Caminer, La prima donna giornalista italiana

Elisabetta Caminer Turra nata a Venezia il 29 luglio 1751 e scomparsa a Orgiano (VI) il 7 giugno 1796 è stata una scrittrice e editrice italiana. Fondò, diresse e stampò il Giornale Enciclopedico, periodico distribuito in tutta Europa.
Figlia d’arte di Domenico Caminer, uomo di grande cultura che dedicò la sua vita alla diffusione del sapere trasformando la sua abitazione nella redazione di vari giornali di successo come la “Nuova Gazzetta Veneta” che proseguirà negli anni sotto i nomi di “Diario Veneto” e “L’Europa Letteraria”. Prima di lui, altri si erano cimentati nell’impresa: ricordiamo Gasparo Gozzi, fratello del famoso drammaturgo Carlo, nonché marito di Luisa Bergalli, l’apprezzata autrice di una raccolta di componimenti di rimatrici italiane.
In questo periodo, Venezia, capitale della Repubblica Serenissima, stava uscendo da un sonnacchioso periodo di stallo ed il Settecento vide risorgere le attività letterarie e di altre attività culturali che assicurassero una maggiore informazione.
Circondata da sempre dai libri, carte ed inchiostro legherà per sempre la sua vita al mestiere di giornalista. Anche il fratello Antonio seguirà le orme paterne, e anche la cognata, quella Gioseffa Cornoldi Caminer che fonderà il primo periodico al femminile, “La donna galante ed erudita. Giornale dedicato al bel sesso”.
In collaborazione con giornalisti d’oltralpe, la redazione Caminer offriva al lettore stralci di notizie storiche, novità letterarie e scientifiche, aneddoti, tutti tradotti dalla vivace penna di Elisabetta. Il suo spirito sagace, il carattere indomito, la bellezza fuori dal comune, le fecero guadagnare ben presto una lunga fila di ammiratori, tra cui il medico e naturalista vicentino Antonio Turra, scienziato di fama europea e direttore dell’Orto del vescovo di Vicenza Marco Corner. I due si sposarono nel 1772 ed elisabetta seguì il marito a Vicenza.
Nel gennaio 1777 la sede del giornale si sposta a Vicenza, in una delle case prospicienti Contra’ Canove Vecchie. Elisabetta, che assume il ruolo di direttrice, inizia un rapporto di collaborazione con la tipografia di Francesco Modena. Lo stesso Goethe, durante la sua permanenza a Vicenza, visitò la sua redazione e annotò le impressioni nel suo diario, descrivendola come una persona garbata e fine.
Vicenza non assomiglia per nulla a Venezia, di cui Elisabetta sentirà sempre la mancanza, ma ben presto anche qui riesce a ricreare quell’ambiente intellettuale che le era familiare nella città lagunare, aprendo la sua casa a quanti godessero di fama di letterati e di studiosi, tra i quali Lorenzo Tornieri, Girolamo Thiene, il Testa, il Duso, Marco Antonio Trissino.
Tra i suoi collaboratori ricordiamo i professori Toaldo e Lorgna per le scienze matematiche, Domenico Caminer per la storia, l’abate Fortis per le scienze naturali, Agostino Vivorio e Giovanni Scola per le scienze filosofiche. Scola affiancava la Caminer anche nella direzione del giornale, e con energia e coraggio la spronava ad abbandonare la linea di prudenza del padre e fare del suo giornale un periodico moderno e nuovo, come in Veneto non si era mai visto. A causa di una censura sempre più pressante, la tipografia Modena sciolse la collaborazione, e ben presto anche le altre tipografie (tra cui la Vendramini Mosca) fiaccate dai continui controlli, si videro costrette a non poter collaborare con la Caminer se volevano continuare a lavorare.
Forte della sua cocciutaggine, e dell’appoggio incondizionato del consorte, aprì nel 1779, una stamperia propria in Contra’ Canove. Inutile dire che in caso di bisogno sbrigava con successo anche il mestiere del tipografo. Nel 1782 l’abate Alberto Fortis, autore del libro Viaggio in Dalmazia, sostituirà lo Scola nella direzione e questo nuovo sodalizio verrà siglato con la sostituzione del vecchio nome con quello di Nuovo Giornale Enciclopedico. Il carattere pacato del Fortis porterà a dei sostanziali cambiamenti nello stile del giornale. Se prima la tendenza era quella di anticipare gli eventi, di pungolare, di stimolare gli animi, il “Nuovo Giornale Enciclopedico” risulta essere un fedele raccoglitore di notizie, come se la censura avesse sortito gli effetti e la redazione si fosse decisa a seguire una linea di condotta più tranquilla. Un altro motivo lo si può ricercare nel fatto che la Caminer avesse sviluppato anche altri interessi, tra cui le opere pedagogiche per i bambini, per i fanciulli e le donne, ma soprattutto per il teatro. Con il solito entusiasmo istituì prima a casa sua poi in Contrà Riale, una scuola di recitazione. Nel 1795, Elisabetta iniziò a manifestare i sintomi di un tumore al seno. Consigliata da un chirurgo padovano si sottopose ad un intervento di rimozione del tumore, ma l’operazione non sortì l’effetto sperato. Il 7 giugno 1796, presso la Villa dell’amico Fracanzan ad Orgiano, Elisabetta muore, sfinita dall’azione del male ed oppressa dai debiti, dal momento che tutte le sue occupazioni non furono sufficienti ad assicurarle il benessere economico. Venne sepolta a Vicenza, nella Chiesa di Santo Stefano, dove nessuna lapide è stata posta a commemorare la sua figura.

Per info turistiche saremo lieti di essere utili noi per quanto possiamo.
26/01/2025

Per info turistiche saremo lieti di essere utili noi per quanto possiamo.

Cisa Camping teme una ricaduta negativa sulla visibilità

Qualcuno sa dove sia finito il totem descrittivo del Portale a Prisca che si trovava a fianco dell'ingresso della Pesche...
26/01/2025

Qualcuno sa dove sia finito il totem descrittivo del Portale a Prisca che si trovava a fianco dell'ingresso della Pescheria di Chioggia? Fu messo nuovo nel luglio del 2019!

Lo spazio compreso tra il canal Vena e palazzo Granaio funge da pescheria cittadina fin da tempi remoti, luogo che va visitato per comprendere le caratteristiche ambientali e di costume che condensa. E’ aperto tutti i giorni tranne il lunedì (domenica è giorno di riposo per i pescatori) e conta una trentina di postazioni di pescivendoli, chiamati mògnoli che offrono pesce di tutti i tipi. Il pescato, scaricato dai motopescherecci nel mercato all’ingrosso alle quattro del mattino, diventa subito oggetto di contrattazione e poi viene distribuito in città o parte verso altri mercati d’Italia e d’Europa. Ovviamente vi fa da padrona la produzione locale, apprezzata per le proprietà organolettiche dovute ai bassi fondali, che copre numerose specie: sogliole, branzini, orate, capesante, alici, sarde, seppie, calamari, canòce (cicale di mare), gamberi, granchi, polipi, peòci (cozze), bibarasse (vongole), caparòssoli. Il mercato è caratterizzato dal tipico tendone rosso che lo protegge e ne tinge la luce che filtra e che illumina i banchi.
L’accesso monumentale al mercato del pesce, opera dello scultore padovano Amleto Sartori (1915 - 1962), fu realizzato fra il 1939 ed il 1940 ed è noto come Portale a Prisca. Si tratta di un elemento architettonico non privo di richiami donatelliani e classicisti. L’opera fu donata alla città da Alfredo Bordin (Tahoma) antiquario, scrittore e antifascista padovano e prende spunto da un suo libro intitolato “Cinque fiabe a Prisca”. Non è noto se la collocazione dell’opera, visto il tema, fosse stata ipotizzata diversa da quella attuale, ma pare sia stata decisa di comune accordo fra il sindaco di allora, Antonio Ravagnan, ed il Bordin. Il sodalizio umano ed artistico con Sartori, che aveva già illustrato alcuni scritti del Bordin, culminò con la decisione di commissionare allo scrittore questa importante opera.
Egli intendeva, attraverso la bellezza artistica promuovere idealmente il riscatto sociale, umano ed economico, della città. Infatti le formelle marmoree che costituiscono il portale, illustrano le esperienze di vita che una bimba (Prisca) si appresta a compiere: è intenta al gioco col pagliaccio e l’asinello, all’apprendimento della musica, della letteratura, del canto e della danza, sempre in atteggiamenti dinamici e vitali. Un parallelismo auspicato per una nuova vita della città e dei suoi cittadini. Per il sostegno materiale offerto alle persone povere (povertà e indigenza che lui stesso aveva conosciuto), per l’attaccamento a Chioggia, così profondamente amata, tanto da volervi essere sepolto, Alfredo Bordin verrà insignito nel 1954 della cittadinanza onoraria. Ma egli, con orgoglio, si riteneva già e unicamente “figlio adottivo di Chioggia” tanto che chiese allo scultore di incidere sulla parte alta dell’architrave la seguente legenda: “A Chioggia proletaria e marinara un figlio adottivo dedica”.

E anche quest'anno siamo pronti, anzi, prontissimi!
25/01/2025

E anche quest'anno siamo pronti, anzi, prontissimi!

Indirizzo

Viale Mediterraneo
Chioggia
30015

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2009- 2019 Dieci anni di Chioggiainmente

Chioggiainmente è un Progetto Culturale che fa capo alla CoopArtistica C.A.M di Taglio di Po (Ro) ed è associato al CICS. I nostri Operatori Culturali sono storici dell’arte e Promotori Turistico Ambientali, esperti della tradizione, dell’arte, della storia e della cultura locale. Operiamo nel territorio dal 2009 e collaboriamo con Scuole, Agenzie, Compagnie di Navigazione, Associazioni, Musei e Consorzi Turistici. La nostra Mission è valorizzare il patrimonio storico, culturale ed artistico del Territorio di Chioggia e della Laguna Sud, promuovendo percorsi tematici e laboratori della tradizione. Mettiamo la nostra professione al servizio della Cultura.