26/05/2023
Mostra Collettiva "Il corpo e la figura"
Sede: Spazio Intelvi 11
Indirizzo: Via Valle Intelvi 8 (22020) Loc. Muronico - Dizzasco (Como)
email : [email protected]
web: https://www.artmajeur.com/spaziointelvi11
Orario: sabato ore 16.00 - 19.00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono)
Durata: 2 - 17 Giugno
ingresso libero
vernissage: venerdì 2 Giugno. 17.00
Curatore: Franca Doriguzzi
Artisti: Paolo Avanzi, Gianni Bertini, Renato Natale Chiesa, Salvador Dali, Marco Lodola, Mino Maccari, Luigi Profeta, Michele Sliepcevich, Remo Squillantini. Ernesto Treccani, Gero Urso.
Genere: arte moderna e contemporanea, pittura,
Abstract.
Sono in esposizione opere di arte moderna e contemporanea dedicate ai rapporti tra corpo e figura.
Testo
Lo Spazio Intelvi 11 ospita una selezione di opere su tela, litografie e serigrafie di artisti che hanno come tema la figura umana e il corpo.
L'arco temporale delle opere in esposizione va dagli anni ‘50 al contemporaneo.
"Ma femme nue" è un'opera che testimonia del genio di Salvador Dalì la tensione immaginifica verso un tempo nuovo e remoto. La proiezione del n**o femminile in una dimensione arcana in cui del corpo non resta che un vago simulacro, quasi lo scheletro di un antico tempio che si scorge in lontananza.
Ernesto Treccani, storico esponente del gruppo "Corrente", è presente con l'opera "Omaggio a Melissa" che rappresenta una figura umana delineata con il suo inconfondibile tratto che evidenza il genio di questo artista che unisce profondità e soavità.
Renato Natale Chiesa, artista contemporaneo è noto soprattutto per le sue classiche sfere che campeggiano su sfondi galattici. La Marilyn, in esposizione di questo artista, è una icona Pop in grado di rivaleggiare con analoghi ritratti di Andy Warhol.
Di Paolo Avanzi (artista di casa in questo spazio) sono esposti alcuni acrilici su tela tipici del suo inconfondibile stile di frammentazione e distorsione della figura umana. Soggetti che appaiono contemplare più prospettive.
La figura la si può intendere però anche come una evoluzione del principio informale. In questa accezione sono da menzionare le opere di Luigi Profeta, artista milanese, la cui presenza anche a livello europeo, è ormai una realtà nell'ambito dell'arte astratta.
Le opere di Michele Sliepcevich rivelano soprattutto una profonda conoscenza del colore in tutte le sue variabili e dimensioni emozionali. Ed è questa potenza cromatica a fare da filo conduttore nella pluralità dei soggetti affrontati, figure cariche di mistero e misticismo.
Altro indiscusso maestro della contemporaneità è Marco Lodola di cui è esposta una delle sue classiche sagome femminili su plexiglass. Opere le sue che non hanno certo bisogno di presentazione, essendo oramai icone dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
Mino Maccari è un maestro del secolo scorso che non ha bisogno di presentazione. Inconfondibile il suo tratto satirico e graffiante con cui ha saputo imporsi a livello internazionale dal primo dopoguerra fino agli anni '80. Dell'artista è esposta una litografia in cui due fanciulle n**e accompagnano un satiro in frac dall'espressione gaudente
La vamp di Remo Squillantini, notissimo artista degli anni della dolce vita, dialoga in silenzio con uno dei suoi ammiratori, sullo sfondo di una sera di gala tipica della società borghese.
Gianni Bertini esprime la propria modernità iconoclasta nella rappresentazione di una modella avvolta in una scenografia che non ha perso nulla della carica avveniristica degli anni 70’.
Gero Urso, artista naif, è presente con una modella dal carattere ironico e sbarazzino, secondo il suo inconfondibile stile. Di Gero Urso ricordiamo una sua recente mostra personale nel Parlamento di Malta, nazione con cui in passato ha stretto un forte legame artistico e affettivo.
Franca Doriguzzi