09/06/2023
・・・
Oggi altre 5 ore di buon allenamento tra gli Appennini abruzzesi sotto una forte e costante pioggia.
Una delle cose che distingue un atleta, nel raggiungimento di un obiettivo è la capacità di costruire una personale “bolla”. In quella bolla coltiva il suo sogno, giorno dopo giorno, riuscendo a visualizzarlo. È proprio quella visualizzazione a fornire la motivazione per allenarsi e lavorare duramente.
Con l’esperienza e la maturità si sviluppa la capacità di includere nella bolla tutte quelle cose che rappresentano la vita completa di ogni essere umano: problemi, impegni, relazioni, ecc.
Ovviamente è un duro lavoro quello dell’integrazione perché obiettivi ambiziosi richiedono bolle molto strette e contenute, che non lascino troppo spazio ad altro.
È un duro lavoro di equilibri. Talvolta la vita ti mette di fronte all’esigenza di dare maggior peso ad altro. Altre volte, invece, i problemi sono in grado di romperla quella bolla. Altre ancora si lascia troppo spazio nella bolla a problemi, persone o situazioni, che non hanno il dovuto senso di rispetto verso la bolla stessa.
È in quel momento che si perde la capacità di inseguire un obiettivo.
Ricostruire quella bolla è impegnativo: spesso si cade nell’errore di farlo frettolosamente. È umano voler tornare ciò che si era il prima possibile ma bisognerebbe imparare dai giapponesi che hanno sviluppato e tramandato la tecnica del Kintsugi: consiste nel riparare minuziosamente le rotture dando valore alle crepe che si ricompongono ed andandole ad evidenziare attraverso la polvere d’oro.
Affinché le ferite del passato possano rappresentare la forma più evidente della propria rinascita.