Amiamo le sonorità synth '80 e le atmosfere futuristiche e decadenti stile Blade Runner, ma non dimentichiamo le nostre origini rock, post punk, goth. Un mondo dove i confini tra macchine ed uomini non sono più definiti, nella notte eterna città illuminate al neon, grattacieli domotizzati. Mezzi volanti, droidi, sibilano nell'aria vaporosa, proiettando fasci di luce verso i sobborghi attraversati
da una folla scura, silenziosa, ibrida. Fermento di ogni tipo lungo le vie squallide dove ogni cosa e persona è in vendita, insetti, o entomi digitali volteggiano, sguardi provocatori, inquisitori nell'eterno pulviscolo, nubi plumbee e vampate di fiamme nel cielo. Questo è il luogo in cui i NightMovers si muovono, sperano, combattono e tentano di sopravvivere, alla ricerca di una risposta o una via di fuga. Si riuniscono talvolta in piccoli e bui locali, dove ancora regnano suoni sintetici ed evocatori lontano dagli sguardi altrui, confabulano e progettano un mondo che non sia più un inferno, che sia più umano.