30/11/2024
Gentili clienti
Vi scrivo perché so bene quanto Voi apprezziate la libertà di utilizzare i servizi di noleggio con conducente per muoversi come e quando preferite. Una libertà che oggi è minacciata dai provvedimenti varati dal Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture Matteo Salvini.
I “decreti Salvini” - emanati dal Ministero senza alcun coinvolgimento del Parlamento e contro il parere sia dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti sia dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - obbligano infatti gli operatori NCC a comunicare allo Stato i dati personali di ciascun viaggiatore insieme ai dettagli del tragitto, introducono un tempo minimo di attesa di venti minuti tra un cliente e un altro, vietano ai clienti di ricorrere all’intermediazione di agenzie turistiche o di alberghi per prenotare il servizio, ripristinano quell’obbligo di rientrare in rimessa dopo ogni servizio che fu già cancellato dalla Corte Costituzionale nel 2020. In sostanza, impongono sia al cliente che all’operatore NCC una serie di ostacoli con l’unico obiettivo di colpire sia la libertà di movimento di chi sceglie il noleggio con conducente sia il diritto di impresa di chi esercita questa professione, in totale contrapposizione a quanto accade nel resto d’Europa e a quanto sarebbe necessario oggi in Italia. La conseguenza inevitabile dei “decreti Salvini” sarà infatti quella di peggiorare ulteriormente il trasporto pubblico non di linea nelle nostre città, che già oggi sconta una distanza enorme tra domanda e offerta e che da domani vedrà una ulteriore riduzione della disponibilità di servizi e della libertà di scelta.
Il prossimo 12 dicembre il settore del noleggio con conducente scenderà in piazza in numerose città italiane, per chiedere al Parlamento e al Governo di fermare i “decreti Salvini”, di tutelare la libertà di movimento di cittadini e turisti, di salvaguardare il diritto di impresa degli operatori NCC. Lo faremo forti delle nostre ragioni di lavoratori e imprenditori del trasporto pubblico non di linea, lo faremo per difendere anche il Vostro diritto a scegliere liberamente come e quando muoversi.
Per questo Vi chiediamo non solo di comprendere le ragioni della nostra protesta, ma anche di manifestare il Vostro sostegno con ogni modalità che si riterrà utile e opportuna. Ci scusiamo per i disservizi che potremo causarvi il 12 dicembre, ma siamo costretti a fermarci un giorno per evitare di fermarci per sempre.
Con i migliori saluti.