14/02/2024
Ascolta,
dico a te !
Si, proprio a te
si si,
a te che non vuoi sapere, che non vuoi sentire
Ventitremila?
È un numero come un altro, certo.
Non sono 23mila vite quando ascolti le notizie, 23000 persone, 23000 cuori fermi per sempre…e chissà attorno quanti cuori rotti, spezzati come vasi di terracotta lanciati in aria con rabbia e piombati a terra con dolore.
Tra un’ora non ti ricorderai… 23000, 2300 … boh chissà quanti erano.
E però…. Non esiste solo la morte. Eh no! C’è ancora un sacco di gente da curare, gente da salvare.
Si, da salvare.
E allora, se non vuoi sapere, se non vuoi sentire, ti racconterò una storia diversa.
Anzi farò di meglio, ti farò protagonista.
Ti basta ascoltare :
Immagina
di vivere con la paura costante di restare sotto una bomba
di contare ogni mattina i tuoi figli per sapere se sono ancora tutti vivi. Dove vanno non importa. Respirano.
di trovare uno di loro davvero davvero ferito.
Era nascosto sotto chissà quale sacco in chissà quale tenda di chissà quale uomo che come te respira solo ogni tanto, per non morire.
Ha una gamba spappolata da chissà quale dei fulmini della notte
Ed allora la corsa. Sei sempre un padre, malgrado tutto. La corsa f***e in ospedale.
Ospedale? Una tenda un po’ più grande della tua, solo un po’ più piena di posti per poter posare la… gente. Si, è gente. Sono persone. Tante persone. Troppe persone in quel buco di tenda.
Immagina
Di veder correre un medico vestito da barbiere, o forse un barbiere vestito da medico, a riparare la gamba destra di tuo figlio. Che si può fare? Il sangue è tanto. Il dolore ancora di più. La gamba c’è. Un pezzo si, c’è. Che si può fare? Non deve morire Che si può fare? Non si può cucire. No, non si può steccare. Non si può.…. Che si può fare subito? Il sangue ora è davvero troppo.
Operare, si può operare. Si per fortuna hai trovato un barbiere che sa operare. Subito. Bisogna farlo subito. Ed allora il medico barbiere pulisce una tavola di legno, ci posa sopra tuo figlio che urla, chiama i suoi parenti che hanno studiato da infermieri e chiama l’anestesista.
Ed arrivano tutti, miracolosamente tuo figlio è circondato da tutti.
Ci sono il medico, tre parenti e l’anestesista. Lui si che ha studiato. Ha studiato tanto, bene, è bravissimo.
Lui c’è. C’è sempre, sempre e comunque,
Ma il Pentobarbital no…. È finito da tre giorni.
Il Propofol nemmeno, quello non c’è mai stato.
Il Pentothal si, un poco c’è, ma è, come da bugiardino, indicato solo per procedure chirurgiche brevi
Dovrà fare presto! Molto presto!
Ed allora ti scappa da ridere, pensando ad un barbiere che taglia la gola ad un mafioso velocemente, e fa presto, molto presto.
Ti scappa da ridere. Capita, prima di una crisi di panico. Capita, quando stai per svenire. Capita, anziché vomitare, anziché portare via tuo figlio da lì con la gamba penzoloni. Capita.
Ed immagina
Ti dicono di non guardare. Ti dicono che l’effetto dell’anestesia finirà troppo presto. Ti dicono lo salveranno. Griderà ma lo salveranno.
Ti dicono di girarti dall’altra parte.
E tu…
Ti giri dall’altra parte
Del resto, lo fai sempre
Del resto, sei abituato
Del resto, si, basta cambiare canale sulla Smart TV
C’è di tutto ora in TV
Basta saper scegliere
Ti giri
Guardi davanti a te
Tanta gente
Tanta gente che sta male
Molto male ma…
Tutto bene, non c’è nessuno che conosci.
Ecco, perfetto resta così.
Non ti girare.
Non ti girare mai.
Non girarti, ora c’è silenzio.
Nessuno grida più
Non dovrai neppure più ascoltare
Lui è morto dal dolore