Sagra del Fagiolo a Ghedi

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19/07/2023

I fagioli sono nutrienti, ricchi di vitamine A, B, C, ed E, contengono sali minerali e oligominerali, come potassio, ferro, calcio, zinco e fosforo. Inoltre sono ricchi di fibre, e di lecitina che favorisce l’emulsione dei grassi, evitandone l’accumulo nel sangue e riducendo di conseguenza il livello di colesterolo. :)

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29/06/2023

Fasòi de Ghèt

In tempi più parlati e meno scritti, tra gerghi dialettali e sfottò, era d'uso popolare definire gli abitanti di un paese con “scotóm” (soprannomi, nomignoli, detti e sfottò vari).
Oltre alle tradizioni orali se ne trova traccia anche in alcuni scritti : uno, ad esempio, in appendice al libro del Prof. Paolo Pietta “ Il Filtro della Memoria “ con illustrazioni del Pittore ghedese Adolfo Penocchio.
Il libro citato riporta, alle pagine 109 e 110 una serie di soprannomi degli abitanti dei paesi della bassa bresciana citandone la fonte e cioè la pubblicazione di Paolo Guerrini, storico bresciano nelle “ Pagine sparse “, vol. XXVII, Edizioni del Moretto.
Per quel che ci riguarda, cioè il paese di Ghedi, troviamo la seguente definizione:
“ i fasolì de Ghèt “
- i fagiolini di Ghedi.
Da un punto di vista lessicale le parole fasòl (fagiolo) , fasòi (fagioli) e fasòlì o fasulì (fagiolini) sono di chiara origine veneta, in particolare veneziana e che la dominazione della repubblica di Venezia ha lasciato permeare anche nel dialetto della bassa Bresciana.
E difatti troviamo ancora oggi la parola fasòi in tante ricette venete : pasta e fasòi , la più conosciuta.
Perchè i ghedesi sono stati definiti i
" fasolì de Ghèt" ?
Bisogna sapere che molta parte del territorio di Ghedi, fino alla seconda parte dell'800 era ancora incolto : la parte nord-est costituito da zone secche e pietrose della Brughiera, mentre la parte sud dalle terre acquitrinose delle Lame.
Cominciate opere di bonifica e coltivazione delle terre, queste sono state acquistate e prese in carico da piccoli coltivatori diretti coadiuvati dal loro povero nucleo familiare, o, nelle aziende agricole più grandi, da molte famiglie di lavoratori agricoli precari costretti spesso a trasferirsi a San Martino, termine dell'annata agraria.
La povertà, la miseria, ma anche la necessità di fare la massima economia, anche a tavola, ha sviluppato la coltivazione domestica ed il consumo dei fagioli nel menù quotidiano ed ha fatto si che questo vegetale fosse piatto basilare della cucina contadina ghedese almeno fino agli anni '50/60.
Eccolo quindi nei piccoli orti, ma anche, quando le pannocchie di mais venivano raccolte a mano, venivano piantati i fagioli che si avvinghiavano agli stocchi. Poi i fagiolini anche in campi più estesi con mais tardivi per alimentare il bestiame.
Fagioli classici, fagioli bianchi, fagiolini dall'occhio (neri con occhio bianco o bianchi con occhio nero) e le grosse bianche “fagiolane”.
A quei tempi la carne veniva consumata raramente. Si diceva a Pasqua salvo quella bianca di chi allevava polli, ma era più importante avere le uova che ammazzare la gallina.
Lo stravolgimento delle coltivazioni agricole, un maggiore benessere economico, il notevole aumento della popolazione di Ghedi per flussi migratori da varie parti d'Italia, anche per la presenza dell'Aereoporto, ha creato nuovi stili di vita che hanno quasi soppiantato la coltivazione del fagiolo e ridotto il suo uso sulle nostre tavole.
Quindi i Fasòi de Ghèt attualmente sono più un piatto della memoria contadina che che piatto tipico della tradizione culinaria ghedese.
La cultura storica delle nostre radici, ma anche l'attualità alimentare, deve però farci riscoprire l'importanza di questo cibo, ricreare tradizioni e ricette vecchie e nuove, magari far ritornare alcuni agricoltori alla sua coltivazione locale.
Nei fatti poi ci sono nuove motivazioni : siamo sempre più consigliati a diminuire il consumo di carni rosse ed insieme a Vegetariani e Vegani abbiamo però sempre bisogno di Proteine, magari a buon prezzo per tutto l'anno.
La Proloco Ghedi, dopo averlo fatto nell'anno dedicato al Cibo, si acconge ad orvanizzare la 1aSagra del Fagiolo a Ghedi in collaborazione con Assessorati a Cultura e Servizi Sociali del Comune di Ghedi i prossimi 23 e 24 settembre.

riproporrà nelle Feste e Sagre di Ghedi e Dintorni
i “ Fasòi de Ghèt “.
Giuseppe Fenocchio Presidente Proloco Ghedi

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