04/10/2024
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Viale Europa
Grosseto
58100
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Ristorante Tradizionale Maremma Tuscany SAPORI VERI
Riccardo Bini sta rappresentato, il Sesto anello del Ristorante Enoliteca Ombrone sempre con stesso nome ed Insegna. Capostipide il trisnonno Giovanni altrimenti detto Gambino (un po’ irriso dai compaesani perché cercava la lucertola a due code) che fungeva anche da corriere di persone e merci da e per Orbetello. Per raggiungere Il centro del paese, essendo la strada molto ripida aveva posto un cartello che diceva: Qui si mangia e subito sotto Trapeli che oggi sarebbe stato sintomatico. Non ho conosciuto il nonno, ma nonno Beppe, lungimirante ben presto si trasferì a Roma (per apprendere il mestiere) facendo il tirocinio al Ristorante Sciarra dove non percepiva stipendio, ma doveva condividere con i colleghi il dieci per cento delle mancie. Sotto di se aveva come apprendisti persone che poi hanno aperto locali importanti come Nino (babbo di Guarnacci valente giocatore della Roma) in via borgognona e Rasella e Tullio (via San nicola da Tolentino) proprio sotto via Veneto. Un giorno tornato al paesello per riposarsi conobbe mamma Fosca andata a trovare il fratello zio Amato. Fu il classico colpo di fulmine e dopo poco la portò prima all’Altare poi alla capitale prendendo in affitto un appartamentino a Centocelle (con uno dei materassi più alto dell’altro). Li nacquero le zie Anna e Franca. Poi giocò la carta di tornare a Grosseto e di aprire un locale in via vinzaglio a ridosso del Duomo che noi sfollati, una bomba lo lo trasformò in un cumolo di macerie. Venuto a conoscenza nonno Beppe corse portando anche a me con un camioncio scoperto e mangiando per strada il Ravaggiolo a rendersi conto del disastro con le donnine che si impossessavano delle attrezzature in rame della cucina. Non c’era niente da fare. Tornato a Semprognano dove eravamo rifugiati, comprò le Terme di Saturnia dove appena fuori delle colonne giacevano morti due tedesci con i loro cavalli. Ci sentivamo felici, ma di lì a poco alla nonna sotto l’occhio sinistro spuntò un bollicino giallo sicuramente dovuto allo zolfo. Te mi vuoi far diventare non vedente, non mi vuoi bene ripeteva andiamo via recitava in continuazione. Avevamo a GR una villetta in via trento di fronte a dove è situata ora la sede dell’NPS e vi ci tornammo adibendola a trattoria. Dopo neppure quadrimestre il Vescovo di GR se ne innamorò e volle comprarla pagandola novecentomila lire con le quali acquistò in via matteotti il locale. Ricordo che la nonna aveva optato inutilmente per il palazzo della Valle molto più grande che cedevano centomila lire in più. Morti i nonni, le mie sorelle lo vendettero, anzi svendettero, Giancarlo Bini In quel periodo già andava a Suvereto a tenere lezioni enologiche ed il compianto Sindaco Walter Gasperini mi stimolava spostarmici, cosa che ho fatto. E’ un bel borgo, normalmente tranquillo, dove si può ancora lasciale la chiave nell’uscio e raggiungere in non molto tempo GR per andare a trovare figli ristoratori con insegne Gianluca Yacht Club a Castiglione Della Pescaia e Riccardo (sesta generazione di ristorazione) più distante “De’ Bini”, ubicato in via Santa Marta, 3 a Milano che sta lanciando uno stile di ristorazione tradizionale toscana e un format di fast food express maremmano, molto dinamico che stia al passo con i tempi, economicamente sostenibile, cosa molto rilevante in questo particolare momento economico, Ormai Milano è la loro sede e con i loro e nipoti e figli. Insomma, io e Lella ci stiamo volentieri. Alla prossima puntata !. Una saluto a chi ama la ristorazione e il buon bere.
Giancarlo Bini
La vera sensazione che vogliamo inseguire è quella che il cliente percepisca dopo la visita nel nostro locale ristorante è un senso di appagamento e appartenenza, una serenità trasversale per tutte le età.