MADE IN LOWLAND
(14)
Indirizzo
Piazza Matteotti
Guastalla
42016
Telefono
Sito Web
Notifiche
Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Made In Lowland pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Contatta L'azienda
Invia un messaggio a Made In Lowland:
Scelte rapide
Digitare
MADE IN LOWLAND
Racconta la leggenda che se ti perdi tra la via Emilia e il West, dopo il tramonto o prima dell’alba, o anche dopo un piatto di cappelletti all’ora di pranzo, potresti trovarti all’improvviso nella bassa emiliana. Si narra di un viaggiatore che, annusata la nebbia f***a e la pianura infinita, ebbe una vertigine così forte da decidere di fermarsi a vivere lì per sempre. Dice qualcuno, ma le fonti non sono confermate, che lì sorge un paese con una statua al centro della piazza e un incrocio delimitato da quattro chiese. E’ scritto su un foglio, rinvenuto in una biblioteca costruita nella via che un tempo era l’argine del fiume Po, che siano le piene a scandire il tempo e le stagioni. E che siano i pioppi in primavera a provare a spezzare il respiro. Benvenuti a Lowland: la terra bassa dove l’orizzonte è talmente lontano da far diventare tutto possibile. Là dove gli stranieri vedono solo una nuvola grigia e strade di terra a perdita d’occhio, gli abitanti vedono mondi di fantasia e storie al limite della realtà. E senza che nell’altro mondo nemmeno si sappia, a Lowland succedono cose di ogni tipo.
Quando inizia l’estate e l’aria si scalda, un gruppo di amici riempie il prato di Tagliata e ascolta concerti di musicisti che vengono da tutto il mondo. E’ iniziato con un divano e una grigliata di carne per passare il tempo, è finita che ogni anno ospita più di 20 artisti per un solo giorno. Vengono da tutta Italia e pure da un po’ più in là. Lo conoscono all’estero e ne parlano come un festival di musica indipendente che sembra uscito da Berlino. E invece è solo la bassa.
Dieci minuti di cammino da lì, nel garage di una casa verso San Giacomo, è nato Radici. Nicolò e Serena, 40 anni scarsi in due, hanno messo in un pentolone illustrazioni formato poster e una manciata di racconti: è nata una posterzine. Ora sono un collettivo: scrivono, disegnano e quando gli va girano con un banchetto di legno per i festival. A volte portano anche il cinema e pare distribuiscano popcorn.