16/12/2021
Roberto racconta ai Deputati italiani quello che noi, lavoratori della Danza sappiamo da tempo. Finché la Danza e la sua Storia non entreranno a far parte dei programmi scolastici ufficiali, finché non si cancelleranno i troppi luoghi comuni che la avvolgono, sarà difficile cambiare le cose. Non si può amare qualcosa che non si conosce, ormai la Danza è stata spogliata del suo valore culturale, abbiamo dovuto diventare degli “sportivi” per poter lavorare. Il nostro lavoro,che molto spesso non è considerato tale,è visto come una mera passione da coltivare, come se gli anni di studi e sacrifici fossero anche loro un passatempo. I ballerini classici poi, ormai sono consapevoli che per lavorare devono andare all’estero, qui devono fare un secondo lavoro per sopravvivere, oppure insegnano senza aver seguito un percorso di studi dedicato alla didattica. Così l’insegnante di Danza viene visto come un “ballerino mancato”, alimentando altri pregiudizi. Studio Danza da 50 anni e la insegno da quasi 40. Ho vissuto di Danza e non me ne pento. Potranno dire altrettanto le nuove generazioni? Spero tanto che la voce di Bolle non si perda nel vento, come cantava Bob Dylan.❤️🌈🩰
Il ballerino è stato ascoltato a Montecitorio in occasione dell'indagine sulle fondazioni liriche. Su 14, ha ricordato, oggi ci sono solo quattro co…