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Gigi D'Agostino, pseudonimo di Luigino Celestino Di Agostino (Torino, 17 dicembre 1967), è un disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano, noto anche come "Gigi D'Ag" (o "Gigi Dag" e numerosi altri pseudonimi.
Autore principalmente di musica dance, ha etichettato parte della sua produzione come "Lento violento"[8] e altra come "Mediterranean progressive"stile in cui verranno riconosciuti altri musicisti della scena Italo dance a cavallo fra gli anni novanta e duemila.
Inizia l'attività di disc jockey nel 1986 a Torino, nella discoteca Woodstock. Del 1993 è il gruppo Voyager, intrapreso con Sergio Datta e Maurizio de Stefani che inizia con Hypnotribe e prosegue con Baseball Furies, per terminare nel 1994 con City of Night. In questo periodo lavora anche nella discoteca Ultimo Impero, prima come organizzatore di serate e poi come ospite. Sempre nel 1994 inizia a collaborare con Daniele Gas, con il quale pubblicherà il primo disco: The Mind's Journey. Seguiranno poi Experiments Vol. 1, Creative Nature Vol. 1 e Creative Nature Vol. 2.
Solo due mesi dopo D'Agostino pubblica un doppio album, il suo secondo, dal titolo L'amour toujours, dove appare per la prima volta il pittogramma 舞 ("mai" in giapponese) ("danza" in cinese), che tradotto in italiano significa "danzare", e che caratterizzerà da lì in poi il suo abbigliamento, le copertine dei suoi dischi, i gadget (famoso il cuore con le ali usato spesso nei suoi concerti) ed i suoi video; diventa così il suo vero e proprio simbolo personale, il suo logo
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Marta Simlat (nata il 2 gennaio 1970) è una modella polacca nota soprattutto per aver fronteggiato il progetto eurodance JK , che ha avuto un discreto successo tra la metà e la fine degli anni '90 con i produttori italiani Larry Pignagnoli e Davide Riva .
Simlat si è trasferita dalla Polonia all'Italia nel 1992 per intraprendere la carriera di modella. Tuttavia, poco dopo il suo trasferimento è stata notata da Larry Pignagnoli e Davide Riva, il team di produzione dietro Whigfield . Simlat firmò rapidamente un contratto e il suo primo singolo, "You Make Me Feel Good", si esibì bene in Francia , Italia e Germania e raggiunse la vetta delle classifiche dance in Canada .
l suo terzo singolo, " You and I ", è salito al primo posto nelle classifiche dance canadesi e ha ottenuto una forte trasmissione nell'Europa continentale. Il brano è stato utilizzato anche in molte compilation dance in tutto il mondo, tra cui Dance Mix '95 di Muchmusic e Eurodisco '96 - Collection . Un quarto singolo, "My Radio", prese d'assalto l'Europa e divenne popolare anche in Giappone .
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Saturday Night è il singolo di debutto di Whigfield, prodotto da Larry Pignagnoli e Davide Riva, con la voce della cantautrice britannica Annerley Gordon e l'immagine dell'ex modella Sannie Carlson, diventando un grande successo nel 1994.I produttori italiani Davide Riva e Larry Pignagnoli, che aveva portato al successo Ivana Spagna negli anni ottanta, ingaggiarono l'ex-modella danese Sannie Carlson, dandole il nome d'arte Whigfield. La canzone divenne insospettabilmente uno dei più notevoli successi del periodo, sul quale fu anche creata una particolare coreografia[4], ballatissima nelle discoteche di tutta Europa.Apparentemente sembra che la cantante si stia preparando per uscire ad un appuntamento romantico, ma se si fa bene attenzione ai particolari si noterà che, tra le tante foto di bei ragazzi, sceglie e bacia quella che sembra essere la foto di un demone o comunque di un essere mostruoso, il che dà alla canzone un tono decisamente più macabro del motivetto allegro che tutti conoscono.Commercializzato a ottobre 1994, il singolo debuttò in vetta alla classifica dei singoli in Inghilterra, detronizzando i Wet Wet Wet da quindici settimane in vetta con Love Is All Around. All'epoca Whigfield fu la prima artista debuttante ad entrare nella classifica direttamente al primo posto.#reunion90speciial #90meme #90moda #90life #90lifestyle #90allora
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Fabrizio Gatto inizia nei primi anni Ottanta, quando la musica dance nostrana assume una nuova connotazione sulla spinta di influssi provenienti dall’estero (new wave, synth pop, hi nrg, eurodisco etc). Il primo pezzo, “Take A Chance” di Bizzy & Co., lo incide nel 1982 e da quel momento in poi non si ferma più. Con l’energia straripante tipica di quel periodo e in coppia col musicista Aldo Martinelli, realizza dozzine di brani destinandoli prevalentemente ad una delle roccaforti italiane dell’italo disco, Il Discotto. Da Doctor’s Cat a Martinelli passando per Raggio Di Luna, Topo & Roby e Cat Gang: i risultati, ottenuti pure oltralpe, sono galvanizzanti. Con la fine dell’epopea dell’italo disco, la dance si evolve ulteriormente in nuove ramificazioni e Gatto prosegue la corsa: il 1989 lo vede tra i fondatori di Musicola, struttura che cavalca l’esplosione della house music contando su nomi come FPI Project, Bit-Max, JT Company e licenze tipo Nomad e Rozalla.Nel corso degli anni Novanta il tuo nome finisce su centinaia di dischi come “Dance The Night Away” di Nina, “All I Need Is Love” di Indiana (costretta a cambiare nome in Diana’s) per cui realizzi la versione più nota, ed “Eterna Divina” di Nikita insieme a Roberto Delle Donne.
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Fabrizio Gatto inizia nei primi anni Ottanta, quando la musica dance nostrana assume una nuova connotazione sulla spinta di influssi provenienti dall’estero (new wave, synth pop, hi nrg, eurodisco etc). Il primo pezzo, “Take A Chance” di Bizzy & Co., lo incide nel 1982 e da quel momento in poi non si ferma più. Con l’energia straripante tipica di quel periodo e in coppia col musicista Aldo Martinelli, realizza dozzine di brani destinandoli prevalentemente ad una delle roccaforti italiane dell’italo disco, Il Discotto. Da Doctor’s Cat a Martinelli passando per Raggio Di Luna, Topo & Roby e Cat Gang: i risultati, ottenuti pure oltralpe, sono galvanizzanti. Con la fine dell’epopea dell’italo disco, la dance si evolve ulteriormente in nuove ramificazioni e Gatto prosegue la corsa: il 1989 lo vede tra i fondatori di Musicola, struttura che cavalca l’esplosione della house music contando su nomi come FPI Project, Bit-Max, JT Company e licenze tipo Nomad e Rozalla.Nel corso degli anni Novanta il tuo nome finisce su centinaia di dischi come “Dance The Night Away” di Nina, “All I Need Is Love” di Indiana (costretta a cambiare nome in Diana’s) per cui realizzi la versione più nota, ed “Eterna Divina” di Nikita insieme a Roberto Delle Donne.
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Ride on the Rhythm è un brano di house-dance, realizzato dal gruppo dei Blackwood nel 1996, che ebbe un notevole successo fra il dicembre 1996 e i primi mesi del 1997, riuscendo ad arrivare fino alla seconda posizione dei singoli più venduti in Italia, e risultando alla fine dell'anno l'ottavo disco più venduto in assoluto
I Blackwood sono stati un gruppo italiano di musica dance, nato sul finire degli anni ottanta dal produttore Toni Verde, compositore insieme a Marascia, Alex Natale, Robert Armani, Sandro Murru e la paroliera e cantante Taborah Adams.
I primi singoli pubblicati con il nome di Blackwood all'inizio degli anni novanta sono I Feel You e I've Got To Have U, interpretati dalla cantante Joanne Brown. La scalata al successo prosegue con la nuova voce di Taborah Adams nei singoli One Night e nella hit All I Gave To You. Il singolo scala le classifiche dance europee e canadesi, ottenendo perfino un disco di platino in Portogallo.
Nel 1996 esce il primo album In The City da cui saranno estratti i singoli che porteranno il gruppo Blackwood ad una grandissima popolarità anche in Italia. Ride on the Rhythm raggiungerà l'ottava posizione fra i singoli più ascoltati del 1997[1] e resterà per sette settimane consecutive al numero uno della Deejay Parade, di Radio Deejay[2]. Grande riscontro anche per My Love For You che come il singolo precedente otterrà il disco d'oro[3]. La notorietà raggiunta dal gruppo porterà i Blackwood persino ad esibirsi al Festival di Sanremo del 1997[4]. Contaminazione flamenca con la collaborazione di Claudio Deoricibus nel brano che dà il nome all'album In The City. Nel 1997 è pubblicato l'album I Am da cui sarà estratto l'omonimo singolo, ultima produzione con Taborah Adams al microfono.
Nell'ottobre del 1997 entra a far parte del gruppo la cantante Sheila Horne Brody che in poco tempo contribuisce alla conquista della scena musicale europea dei Blackwood. Nel 1998 esce Friday Night, da cui saranno estratti i singoli Pe
Nel 1991 la P. Lion Productions, produsse un brano dance intitolato "Burn in his hands", nel quale fu campionato qualche frangente del brano gospel "He's hot the whole world in his hands" di Mahalia
Jackson.
P. Lion, passato alla storia per la sua "Happy Children"!
Pietro Paolo Pelandi nacque nel 1959 ad Azzano Lombardo; il suo nome d'arte deriva dalla "P" delle sue iniziali, e dal leone, simbolo della casata nobiliare del padre.
Nel 1983, senza aver mai visto prima uno studio di registrazione, realizzò un provino funky per David Zambelli, proprietario della American Disco (che già aveva lavorato con gli Scotch); il brano, con le opportune modifiche, diventò "Happy Children", con un testo redatto in una sola notte, che parlava "di bimbi, di soldi, di quel mondo che volevamo vedere un po' più pulito" (come riportato in un'intervista a MitiCult attualmente offline).
La canzone fu scritta, arrangiata, suonata e cantata interamente da P. Lion, e fu presentata insieme ad un videoclip girato a Londra.
Il pezzo riuscì ad arrivare al settimo posto della classifica italiana, classificandosi come il trentunesimo singolo più venduto del 1983, e fu seguito l'anno successivo da "Dreams", canzone con sonorità molto simili, e che in Francia fu addirittura adottata per 9 anni come sigla della trasmissione radiotelevisiva "Top 50".
Nel 1987 lanciò "You'll never break my heart", del quale non sono riuscito a trovare alcun sample.
L'anno successivo P. Lion fu nel team che riarrangiò il successo di Mogol/Battisti "Ancora tu" in chiave Italo Disco, tradotto in spagnolo come "De nuevo tu" e affidato alla voce di Betty Villani.
P. Lion Discomagic promotion Roberto Gallo Salsotto Reunion 90 Special Nostalgia 90 Pezzi da '90 DANCE 90 2000 #90allora
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Stefano Secchi - I Say Yeah ; Etichetta: Red Bullet
Nel 1976 muove i primi passi nelle discoteche come aiuto DJ e contemporaneamente si diletta come speaker nella prima radio di Como. Nel 1980 si trasferisce a Milano dove collabora con Claudio Cecchetto nella Deejay’s Gang e successivamente conduce a Radio Deejay il programma "Megamix". Nel 1986 lascia radio Deejay per passare a Rete 105 ove realizza il programma mixato "Ssupermix" e due anni dopo conduce la classifica dei mix più ballati " Discomaniamix". Nel 1990 presenta la rubrica "105 Magazine" all'interno del programma televisivo "Musica È " in onda il sabato pomeriggio su Italia 1 , nel '94 presenta "Caos Time" su Video Music e dal 1993 presenta la
classifica dei dischi più venduti a "Superclassifica Show"su Canale 5. Secchi è uno dei migliori e più richiesti Re-Mixer d'Italia, alcuni dei suoi lavori più importanti sono: Black Box "Medley", L.U.P.O. "Hell Or Heaven", Enzo Avitabile "Alta Tensione", Ladri Di Biciclette" Dr. Jazz e Mr. Funk", Papa Winnie" One Blood", Mc. Miker G" Show The Bass" e il successo internazionale " Back To My Roots" di Ru Paul. Nel 1989 produce insieme al trio N.T.M. "Ciao" il disco dove per la prima volta si presenta non solo come produttore ma anche come artista, il singolo ha un ottimo riscontro nelle discoteche. Nel 1990 esce "I Say Yeah" fortunatissimo mix realizzato in collaborazione con Orlando Johnson. È il più grande successo della stagione, raggiungere i primi posti nella classifica di vendita ed è tra i mix più ballati dell'anno. Nel 1991 esce "Keep On Jammin" che riconfermai ll grande successo ottenuto l'anno prima.
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