27/09/2023
Il 22 settembre, presso l’atrio dell’Ente Mostra di Pittura si è svolto il Convegno, promosso dal Rotary Club di Marsala, “Antonino Galfano e il D.A.M.A.”.
Il Convegno prende le mosse dall’indagine storiografica, condotta dal dottore Giuseppe Donato, socio rotariano, profondo conoscitore di Marsala e cultore di storia locale, che ha avuto il merito di riportare in vita una pagina di storia marsalese: quella del D.A.M.A. Dispensario Antitracomatoso Maria Antonietta, come ricorda la lapide in marmo sulla facciata di un vecchio edificio che sfugge allo sguardo dei passanti, nella centralissima via Stefano Bilardello.
Sconosciuto ai più, il D.A.M.A era un ambulatorio che forniva assistenza a quanti, soprattutto fra le classi meno abbienti, erano affetti da tracoma, grave malattia della congiuntiva, endemica nel nostro territorio fino alla metà del secolo scorso.
Dopo i saluti istituzionali della Presidente del Rotary Club Marsala, Francoise Bouix Angileri, del Presidente dell’Ordine dei Medici, Vito Barraco, dell’Assistente del Governatore del Distretto 2110, Ludovico La Grutta, ha aperto i lavori il dottore Rino Ferrari, che ha tratteggiato l’idea progettuale del Rotary Club Marsala in relazione al Dispensario e alla necessità di coinvolgere in questo progetto gli enti istituzionali in materia sanitaria per ridare nuova vita allo stesso.
A seguire, il dottore Lucio Casano ha illustrato all’uditorio cause, sintomi e cure relative al tracoma, che risulta endemico in molte parti del mondo ancora oggi; la parola è poi passata al dottore Giuseppe Donato, che ha ricostruito le fasi di vita dell’ambulatorio, prendendo le mosse dal suo atto di nascita nel 1893, che si lega alla generosità del medico Giuseppe Galfano e della moglie Maria Antonietta Catalano, ad oggi.
Un pubblico numeroso e attento ha seguito il convegno e ha dato vita, con diversi interventi, ad un dibattito relativo ai passi da compiere per riportare in vita il D.A.M.A, che potrebbe diventare un ambulatorio solidale al servizio delle fasce sociali più deboli della popolazione.