15/12/2024
MATELICA – Grande partecipazione di pubblico, con tanta gente anche dai centri limitrofi, per la presentazione nel pomeriggio di sabato 14 dicembre del libro “Il motore segreto di Matelica. La lunga storia del Vallato e della produttività matelicese” (Claudio Ciabochi Editore), destinato per contenuti e lavoro editoriale a diventare il libro di Natale matelicese. Ad aprire l’incontro è stato il presidente Antonio Roversi che ha spiegato come «questo libro sia destinato a diventare il manifesto programmatico delle nostre attività come Fondazione, perché partendo dalla storia del Vallato, arriva ad offrire uno spaccato della vita e delle attività matelicesi e non solo, nel corso del tempo, un insegnamento per il futuro in un momento cruciale di passaggio, in cui bisogna essere innovativi e volgere lo sguardo ai cambiamenti, senza ridursi a inutili nostalgie del passato». Anche l’imprenditore Giovanni Ciccolini, fautore della Fondazione Il Vallato e protagonista dell’ultimo capitolo del volume con un’intervista di Anna Masturzo, ha preso la parola, spiegando le ragioni per cui sia oggi più che mai il momento di «valorizzare la qualità della vita e delle opportunità di lavoro del nostro entroterra: il nostro è un mondo da valorizzare e saremo vincenti solo se saremo in grado di mettere a frutto le nostre qualità, i nostri valori, i nostri pensieri e le nostre ricchezze». Un tema quest’ultimo che è stato al centro delle successive relazioni, a cominciare da Anna Masturzo, che ha voluto mettere in luce le ragioni di questo «libro “anomalo”, che raccoglie storia, filosofia, scoperta e valorizzazione delle risorse ambientali e dei beni culturali, diventando uno sprone per il lettore, traendo linfa dal passato». Così ha fatto Matteo Parrini, presentando per una volta, piuttosto che un racconto storico, una serie di dati che spiegano la trasformazione della realtà matelicese grazie alle capacità commerciali ed imprenditoriali di chi ci ha preceduto fino ad oggi con i nomi di tre grandi matelicesi del Novecento: l’imprenditore Enrico Mattei, lo statistico e dirigente pubblico Marcello Boldrini, l’armatore Carlo Cameli. «Non avendo grandi risorse naturali – ha dichiarato Parrini –, usarono l’ingegno e, canalizzando le acque del fiume Esino, diedero il via alla nascita di industrie e di un pensiero che è giunto fino a noi: oggi il Vallato è un patrimonio sconosciuto ai più da valorizzare e una filosofia da seguire». Tra gli obiettivi del libro, la valorizzazione del percorso ciclo-turistico lungo il Vallato, nel tratto sotto le mura castellane, già oggetto di un meritevole e valido progetto da sostenere, avanzato dal Gruppo Ciclistico Matelica, per il quale è stato presente il presidente Marcello Crescentini. A chiudere la serata in bellezza l’ingegner Oronzo Mauro della 24 Business School, che ha condotto il pubblico in un interessante viaggio storico attraverso le eccellenze dell’archeologia industriale delle Marche, mostrando foto d’epoca e manifesti di straordinaria bellezza artistica. La proposta conclusiva di Mauro è stata quella di «una rete del territorio per far conoscere le tante importanti realtà di archeologia industriale regionali in ambito nazionale, un modo per valorizzare i tanti Vallati delle Marche».
Come annunciato dall’editore Claudio Ciabochi, presente alla serata e con il quale siamo orgogliosi di essere giunti alla quarta pubblicaizone in tre anni, il libro da lunedì 16 dicembre sarà in vendita, non solo su Amazon e in rete, ma anche presso il Mondadori Store di Matelica e la Libreria Lotti di Fabriano.