Milano è femmina

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25/12/2023

Buon Natale a tutti voi
🎅

La testimonianza di Alessandra Ortenzi "Nemmeno con un fiore" https://www.alessandraortenzi.it/2023/11/25/nemmeno-con-un...
25/11/2023

La testimonianza di Alessandra Ortenzi
"Nemmeno con un fiore"
https://www.alessandraortenzi.it/2023/11/25/nemmeno-con-un-fiore/?fbclid=IwAR0mdzsSrlDQdg2mHBW8JU1mPM2ABpt9zhDB2_nDoohAo7YuIdW-XXFSQhI

Mio nonno, nato nel 1892, diceva sempre: “una donna non andrebbe toccata nemmeno con un fiore” Quando io iniziai a lavorare ho dovuto sentirmi dire: “ritieniti fortunata perché potresti stare a casa a fare la calza”. Me lo disse il mio primo direttore. Avevo 22 anni, fresca vincitrice di un...

21/12/2021

"Qui da noi i mariti vanno a prendere i figli negli aeroporti più vicini o alla fermata dei pullman. Loro scendono trascinando i trolley, i giubbotti sul braccio e le camicie disfatte. Un ghigno di insofferenza, i capelli scomposti, il caldo inconsueto, gli occhiali storti sul naso, le scarpe sporche e Milano nella pelle. Così io penso. Mangiano appoggiando le spalle, rilassando quattro mesi di città in un momento di sole che entra dalle vetrate e si posa sulla tavola colma. Il pomeriggio si dilata, non so come ogni cosa può ormai tornare nelle ombre del tramonto invernale, quando la valigia viene aperta e il tutto compare arruffato, con l'odore della città nelle trame dei maglioni. La casa, dicembre, l'inverno, i giorni diversi. O sempre gli stessi. Non sappiamo.

Ritornano i figli e si rivoltano i letti, le coperte a prendere il sole, i dolci da ordinare, il pesce a cucinare. Va tolta la polvere nelle stanze, gli asciugamani di lino fuori dai cassetti, il plaid per il sonno sul divano, pantofole sotto i letti, pigiami sul cuscino. Sentono freddo in casa, qui da noi, che siamo siciliani e abbiamo il sole sui vetri. Ma stanze ghiacce. Così a loro sembra. Li aspetta il mare vicino, col tramonto basso e lo scirocco sui capelli. Tornano per poco, non bambini. Il loro solito posto a tavola e quel bicchiere che piaceva tanto, giallo e sbrecciato, conservato da sempre. Milano può aspettare. Ma loro la amano. Io, la amai pure. Ora è solo da pensare. Milano bionda. Dall'odore sfatto. Noi qui, ormai. Senza treni per raggiungerla, senza salute. Noi in questo luogo di carrubi e pietre. La casa e la luce"...❤

(Letizia Dimartino, poetessa e scrittrice siciliana)

19/10/2021

"Torna a Milano mio figlio. Indossa una felpa, e sopra, un giubbino estivo, quanto cioè si era portato di pesante venendo giù due settimane prima. Fuori un mezzo vento preludio d’inverno, un autunno stranamente freddo, una stagione precoce come mai. Mai. Mi dirà poi in serata, ormai giunto, che a Milano era tiepida l’aria e qui invece le nuvole erano poco gentili, infatti pioverà per più di due ore e a tratti con uno strano sole pallido - residuo - che rendeva bianchissima la pioggia intensa. E i monti blu e avvolti di nebbia scura. Ma lui in quel mentre era già arrivato a Milano e niente ha visto. E io intanto ho messo un plaid sulle gambe, cercando requie in un libro dal titolo molto bello e dalle parole proustiane. Lui avrebbe dovuto comprare la cena in un locale vicino casa, slacciandosi il collo perché non più necessario coprirsi e difendersi dal vento siciliano, la città illuminata e pronta al tran tran della sua vita di studente. I portoni scuri, piazzale Loreto ampia e convulsa, la strada tipica e come antica, la casa di ringhiera ristrutturata nel colore giallo spento della facciata, la gente dai visi diversi per nazionalità, un odore di gas e di polvere e di bello e lontano, ma non del castagnaccio profumato dal rametto di rosmarino di una volta, col fumo leggero che si alzava diritto. Le suole delle scarpe smangiate dal tanto camminarvi. Lui si porta ancora addosso l’odore delle olive al frantoio (è quanto ha fatto in questi giorni siculi) e saluta il portiere che sta in cortile a distrarsi, e ci sono foglie marroni sul selciato, e dimentica la nostra campagna sferzata dal leggero maestrale che ha appena lasciato, il dolce fritto con la crema sul piatto prima di andare in aereoporto, un granello di zucchero all’angolo di bocca. Milano col cielo chiaro e calmo, non isola, non sud, ma tutto insieme. Ciò che non vedrò mai più, e lui lo sa bene, e ha uno sguardo obliquo di chi fugge. Ciao gli dico, ciao. Milano come una madre. Questo vorrei"...❤

(Letizia Dimartino, poetessa e scrittrice siciliana)

16/10/2021

"Cominciava l’inverno, ero a Milano da un mese, sarei ripartita presto. Ascoltavo Lucio Battisti: “scusi lei mi ama o no? “ , il bar sotto casa di mia zia aveva una insegna verde pallido nelle prime sere uggiose, ritornando alle parole di Battisti. I taxi veloci sul viale di cui non si vedeva la sua fine, la città che si stendeva nella mia immaginazione, lontanissima. Andammo a cena in un ristorante famoso per il cibo prettamente milanese: era in un inizio di periferia o così sembrava nella sera scura. Il calore del locale, i tavoli pieni, la gentilezza dei camerieri, lo zabaione caldo a fine pasto con il biscottino friabile, il freddo uscendo fuori alla ricerca dell’auto, il senso del bello e buono, le ore trascorse con i piatti fumanti e perfetti, il giallo oro delle pietanze tipiche, il sentirmi lontanissima dalla mia vera casa, dai miei luoghi che mettevano sicurezza, il treno che avremmo preso due giorni dopo in stazione, i giornali comprati luogo i binari, quel che avrei lasciato e come perduto. Avrei voluto un amore lì, un uomo da non lasciare, un abbraccio col sempre ripetuto. Milano che avrei rivisto in primavera, la vita sconosciuta. E quella sera indimenticata"...❤

(Letizia Dimartino, poetessa e scrittrice siciliana)

04/10/2021

"Torna mio figlio per pochi giorni. Trova un ottobre prettamente siciliano, col tepore autunnale consueto. Lui ha addosso molta Milano, nella felpa pesante e qui ancora inconsueta e non necessaria, nei calzettoni lunghi, nel senso di un tempo trascorso. Come se si portasse dietro il cielo grigio che ieri ha lasciato in aereoporto. Quelle nubi compatte che io ricordo bene e che amai ma anche temetti, quei pomeriggi densi dai neon accesi nei tanti negozi, i bar pieni col cappuccio fumante e i frullati nei bicchieri alti, le spremute di arance tiepide. Era un tempo ora lontanissimo, i pasticcini sulle alzatine, il the ad orario fisso, le crostate di frolla che da noi non vendevano di certo, e i centrini di pizzo. Faccio trovare a mio figlio un cannolo piccolo e profumato, e sento l’odore della città sullo zaino, le strade attraversate e i tanti tram presi e l’aria del mattino che non ho dimenticato: era diversa, era tutta milanese. Era il bello, era il senso di ciò che amavo, come due amori vissuti insieme e tenuti stretti. Stretti"...❤

(Letizia Dimartino, poetessa e scrittrice siciliana)

È prevista per la fine di settembre, l'uscita in ebook e in versione cartacea (distribuite e promosse da Distribook) del...
26/08/2021

È prevista per la fine di settembre, l'uscita in ebook e in versione cartacea (distribuite e promosse da Distribook) della nuova antologia di racconti brevi dedicati alla Milano di quarant'anni fa da un gruppo di amici autori di cui faccio parte (Rino Morales, Maurizio De Filippis, Domenico Megali e Alberto Fumagalli) e della quale sono anche orgogliosamente editore, con il marchio Milano Meravigliosa. Alla realizzazione del testo hanno partecipato anche Luca Levati (prefazione), Marco Dell'acqua (postfazione), Enrico Della Torre (illustrazioni) e Marina Mari (immagine di copertina). L'opera può essere considerata generazionale, soprattutto per chi ha frequentato le vecchie latterie milanesi, luoghi di ritrovo per tutti quelli che sono cresciuti negli stessi quartieri e che pur divisi da scelte personali e lavorative diverse hanno ancora il piacere di bere un caffè o un aperitivo insieme, scherzando e raccontandosi storie vere, verosimili e letteralmente inventate. Non sappiamo se quella Milano fosse migliore o peggiore di quella che l'ha preceduta e che l'ha seguita. Ma era la Milano della nostra gioventù. E per noi tanto basta...❤

(Ermanno Accardi, giornalista e scrittore)

Domenica 27 giugno alle ore 11.00 all’ Anteo Palazzo del Cinema proiezione gratuita del docufilm L’ImmEnzo dedicato a En...
01/06/2021

Domenica 27 giugno alle ore 11.00 all’ Anteo Palazzo del Cinema proiezione gratuita del docufilm L’ImmEnzo dedicato a Enzo Jannacci e alla sua Milano. Prodotto dall’Associazione culturale L’Ultima Spiaggia, presidente Tiziano Jannacci, cugino del grande artista, con la regia di Roberto Manfredi che ha collaborato con Jannacci ai tempi dell’ Ultima Spiaggia, etichetta della RCA di Nanni Ricordi. Il docufilm della durata di 65 minuti è un omaggio al grande maestro con decine di testimonianze di artisti della musica e dello spettacolo di ieri e di oggi, tra i quali Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Paolo Rossi, Enzo Iacchetti, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Mara Maionchi, Nanni Ricordi, Fabio Concato, Francesco Baccini, Tullio De Piscopo, Gianfranco Manfredi, Omar Pedrini, Lodo Guenzi,Mic Monesta, Alberto Salerno..
Il docufilm contiene alcune immagini del documentario “Milano Oh Cara” gentilmente concessi dall’ex sindaco Paolo Pillitteri che ne aveva curato la regia e la sceneggiatura e un inedito duetto blues di Giorgio Gaber e Enzo Jannacci.
Prima della proiezione avverrà una breve introduzione del regista Roberto Manfredi e del produttore Tiziano Jannacci che per l’occasione presenterà anche l’album discografico “Canzoni per l’immEnzo Jannacci”.

((Testo a cura della pagina Jannacci Show)

Risate al femminile senza limiti e censure a teatro Out Off il 15 ottobre https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10...
01/10/2020

Risate al femminile senza limiti e censure a teatro Out Off il 15 ottobre

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158111995818241&id=41393068240

Donne Comiche.Tante. Brave.Diverse tra loro e sempre originali. Per il terzo anno Accademia del Comico propone il format di comicità esclusivamente al femminile
💛💛💛CABARAZZE💙💙💙
perchè avere equo spazio su altri palchi non è sempre facile, e qui c'è tutto lo spazio e l'attenzione che donne comiche meritano!
Milano 15 ottobre al Bistrot del Teatro OUT OFF
con 💙Ambra Fenice 💛Chiara Cherubini 💙Christina Pecora 💛Daniela Carta 💙Natalia Vasilishina con la Dir.Art. di Sonja Collini.
Prenotazione obbligatoria, pochi posti disponibili.
https://www.eventbrite.it/e/121158589603
3922420970 [email protected]

Il blog di Milano Meravigliosa (www.milanomeravigliosa.it) continua a crescere e ad ottenere giudizi positivi e lusinghi...
03/07/2020

Il blog di Milano Meravigliosa (www.milanomeravigliosa.it) continua a crescere e ad ottenere giudizi positivi e lusinghieri da parte dei lettori, che ne hanno apprezzato anche l'impegno costante nel lungo periodo di emergenza sanitaria. E oggi più che mai, in questa fase di ripartenza della nostra città, che rappresenta sempre e comunque la locomotiva d'Italia, è aperto ai preziosi contributi informativi, culturali e di idee che i giornalisti, gli scrittori, gli esperti di comunicazione, gli esponenti politici di qualsiasi appartenenza, i medici, i magistrati e tutti i cittadini milanesi che hanno a cuore la nostra città intendono offrire per migliorarla e aiutarla ad uscire prima possibile dalle difficoltà che sta incontrando.
Per qualsiasi contatto potete rivolgervi a me, Gianna Avenia, Stefania Chines, Domenico Megali, Patrizia Vitali, Nicoletta Pol Brenna, Angela Orsini e Gemma Testa Tusa.
Grazie di cuore...❤ (Ermanno Accardi, giornalista e scrittore)

http://www.milanomeravigliosa.it/

02/07/2020

Comunque, nonostante l'attuale situazione sanitaria, economica e sociale determinata dall'Emergenza Coronavirus, Milano Meravigliosa e Milano è femmina continuano ad entrare in contatto con imprenditori, editori, direttori commerciali, esperti di relazioni pubbliche, giornalisti e scrittori per condividere nuovi progetti editoriali e di comunicazione milanesi.
Se siete interessati scrivete in privato a Ermanno Accardi, Angela Orsini, Gemma Testa Tusa, Gianna Avenia, Stefania Chines, Domenico Megali, Patrizia Vitali e Nicoletta Pol Brenna.
Grazie...😉❤️

23/06/2020

Una domenica a Milano. Avrò avuto 22 anni. Mia madre operata, in ospedale. Il viale Monza lunghissimo, venditori di cocomeri sotto baracchini. Stavo alla finestra, l'aria tremava, bianchissima. La polvere sulle auto al posteggio. Gente in carrozzella, stanze calde, tende spesse, corridoi ampi. Faceva un temporale, i vetri sbattevano, le nuvole di colpo blu notte, l'odore del caffè fatto dagli infermieri. Io che chiudevo e mi sdraiavo accanto al letto di mia madre, i pochi alberi piegati per il vento improvviso, la Sicilia lontanissima. Mio padre al telefono parlava di scirocco, di un mare schiumoso. Pensavo al treno che avremmo preso, la Calabria lunga da attraversare, le onde ghiacce dello Stretto, i monti incolori. Milano silenziosa di allora. Milano che aveva l'odore di un profumo di Guerlain che avevo comprato una mattina in cui desideravo la libertà. Le gocce del profumo sui polsi, fra i seni giovani, il senso del perduto...

(Letizia Dimartino, poetessa e scrittrice siciliana)

LINDA BULGHERONI (amministratore delegato Weber Shandwick): “ABBIAMO RIVOLUZIONATO I PIANI DI LAVORO PER AIUTARE LE AZIE...
22/06/2020

LINDA BULGHERONI (amministratore delegato Weber Shandwick): “ABBIAMO RIVOLUZIONATO I PIANI DI LAVORO PER AIUTARE LE AZIENDE CLIENTI. E DA SETTEMBRE LA COMUNICAZIONE RIPRENDERA’ IL PERCORSO DI CAMBIAMENTO GIA’ INTRAPRESO”

Linda Bulgheroni è arrivata a Milano nell’87 da Besozzo, nel Varesotto, dove si trovano le sue radici. E dopo una Laurea in Economia e Commercio all'Università Cattolica ha iniziato a maturare importanti esperienze alla Bocconi Comunicazione e in Ketchum PR (oggi Omnicom PR) per poi passare alla Weber Shandwick, dove lavora da oltre vent'anni e dove oggi ricopre il ruolo di amministratore delegato.

Cara Linda, parliamo (e non potrebbe essere diversamente) dell’Emergenza Coronavirus. Come vedi oggi la situazione milanese?

“Vedo una Milano ancora molto smarrita e a diverse velocità. Quella dei ragazzi e delle giovani famiglie, che fanno prove di piena normalità all'aperto, e quella di un business inevitabilmente costretto in spazi chiusi e distanziati che fatica a trovare una dimensione nuova. E poi vedo la paura dell’autunno all'orizzonte, ancora pieno di incertezze, che deprime i consumi, evocando crisi”.

Come ti sei organizzata? Com'è cambiato il tuo lavoro?

“Lavoro in smartworking come quasi tutti nel mio settore, oggi molto meglio organizzata rispetto alle prime settimane di lockdown in cui scambiavo il giorno per la notte, mi nutrivo ad orari strani, arrivando ad odiare ogni tipo di schermo. Mi sono data delle regole, una nuova disciplina, ho trovato il mio equilibrio. Riapriremo gli uffici ad inizio settembre e dovrò reinventarmi di nuovo”.

Qual è la situazione nell'azienda che dirigi? Avete avuto forti ripercussioni?

“Nei primi due mesi abbiamo dovuto velocemente reindirizzare il nostro supporto ai clienti, rivoluzionare i piani di lavoro dell’anno, ormai già tracciati e condivisi. Li abbiamo affiancati in un momento di grande discontinuità e forte bisogno di consulenza, sul fronte della comunicazione sia interna sia esterna. Abbiamo anche contribuito alla nascita e alla valorizzazione dei tanti contributi di solidarietà delle aziende clienti per la propria comunità e per il Paese e stiamo costruendo insieme a loro la road map del recovery. Molto stimolante dal punto di vista professionale, anche se non avremmo mai voluto vivere questo momento”.

Non pensi che come spesso accade, paradossalmente, in situazioni come queste si creino nuove opportunità?

“Certamente si, soprattutto nelle modalità di lavoro e di relazione con i colleghi. Dico sempre ai miei: non dobbiamo tornare alla normalità, laddove la normalità era il problema. Se saremo in grado di portarci a casa con lucidità questa analisi coglieremo tutte le opportunità di questo periodo”.

Per chiudere, Linda: come vedi il futuro più immediato del tuo settore, qui a Milano?

“Da settembre, se questo odioso e invisibile nemico decide di lasciarci in pace, la comunicazione riprenderà il suo percorso di cambiamento. Lo dico perché credo che questa emergenza sia stata prima di tutto un acceleratore di processi già in atto da tempo. Già prima noi consulenti di comunicazione vivevamo tempi molto complessi, abituati a dover intercettare il cambiamento continuo. Più complesso diventava il business, più le nostre organizzazioni hanno imparato ad affrontare le perturbazioni e a trovare nuovi equilibri. Ma questo credo valga per il nostro mercato come per tante altre industrie”.

Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)

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