03/02/2023
Avete presente il Carnevale, no?
Sì, dai, quella festa che arriva tra capo e collo mentre state ancora faticosamente smaltendo il b***o del pandoro e tutta la frutta secca ingurgitata durante le feste di Natale.
Siete lì, ancora nel bel mezzo della vostra personalissima lotta con i trigliceridi post-natalizi ed ecco che arriva un’invasione di frittelle, cenci, zeppole, dolciumi vari più o meno commestibili, possibilmente ricoperti di miele, zucchero e qualunque altra cosa iperglicemica, l’importante è che poi sia fritto. E unto.
Come se non bastasse, quintali di coriandoli e stelle filanti inzuppate di pioggia, ad intasare i tombini delle città, timpani molestati da odiose trombette starnazzanti, giacche costose irrimediabilmente rovinate dalla schiuma spray, orde di bambini urlanti mascherati da Zorro, accompagnati alle sfilate da genitori che vorrebbero essere altrove.
E poi carri e carretti di ogni forma e dimensione, che faticosamente si fanno strada avanzando metro dopo metro in una bolgia infernale fatta di esseri vagamente somiglianti a persone, che, in trance, ripetendo “a Carnevale ogni scherzo vale” come una litania, mettono sale nei caffè di ignari turisti nordeuropei, sostituiscono la panna con la schiuma da barba e spargono fialette puzzolenti addosso a malcapitati sconosciuti.
Tanta roba, il Carnevale.
Se anche voi siete logorati solo a sentirlo nominare, se anche voi saltereste direttamente da Natale a Pasqua, se anche voi siete terrorizzati dalle feste in maschera, beh… è arrivato il momento di esorcizzare la paura.
“CarnevalEO!” Una festa non fritta.
E’ gradita la maschera, di qualunque tipo: di bellezza, da sub, da saldatore, da sci... qualunque, sappiate solo che per una sera potrete essere voi stessi, pur sembrando qualcun altro.