La Contrada del Drago è quella porzione di Mola di Bari contrassegnata di Verde (nella foto in alto) e rappresenta la parte periferica del paese che si estende verso ovest. Nonostante l’apparente vastità del territorio, questa porzione di Mola è contraddistinta da case sparse (villette a schiera, appartamenti) intervallate da aree di campagna, non urbanizzate. Al suo interno esistono dei piccoli Rioni storici, quelli comunemente conosciuti dai molesi e che sono:
Dal 2011, San Giorgio martire è stato posto a protezione della Contrada del Drago, poichè le origini di questa parte di territorio molese, sono riconducibili alla presenza della ex chiesa dedicata al Santo (nella foto in basso), attualmente sconsacrata e destinata ad abitazione privata dopo essere stata per anni un deposito di materiale agricolo, aveva una pianta a croce greca ed era corredata di campanile.
Sorgeva nel territorio di Contrada, all’imboccatura della vecchia strada che conduceva a Conversano (verso Contrada Pozzovivo). Al suo interno officiava la Confraternita di San Giorgio la quale, nella giornata del 23 Aprile, si occupava di organizzare la processione del Santo per le vie del paese. In quella stessa giornata si svolgeva la fiera (tutt’ora esistente) ed una sagra contadina, attorno alla chiesa, dedicata alla lattuga , verdura particolarmente coltivata in quel territorio al punto che San Giorgio veniva chiamato anche “il Santo delle lattughe”.
Il Drago, quindi, come “scalpo” della Vittoria del Bene sul male, come animale mitologico molto presente nella cultura medievale, è stato scelto come evocativo e rappresentativo delle gesta di San Giorgio, personaggio della cristianità molto considerato anche dalla religione musulmana. Nel 1996, Don Bruno Aloia, parroco della chiesa del SS. Rosario, fece restaurare a sue spese la statua di San Giorgio, donandola alla parrocchia della SS. Trinità affinché ne ripristinasse l’antico culto.
STEMMA: scudo ARANCIONE (colore attribuito dall’araldica ufficiale a San Giorgio) nel canton destro del capo e nel canton sinistro della punta trinciato di VERDE (colore del Drago e della lattuga, ortaggio anticamente coltivato nella Contrada). Nell’abisso dello scudo, dal punto d’onore sino all’ombelico, capeggia una testa di Drago a simboleggiare la vittoria di San Giorgio, protettore della Contrada, sul male.
BANDIERA: Un Drago fiammeggiante al centro della bandiera, ruota nel colore arancione per far spazio al colore verde e renderlo predominante. La cornice bicolore, che separa lo spazio centrale da quello esterno, è tratta dagli antichi ornamenti usati nelle piramidi dell’Antico Egitto. Sul cantone sinistro della punta, lo scudo di Contrada.
La Virtù affidata alla Contrada del Drago è LA SAGGEZZA poichè il Drago, soprattutto nella cultura asiatica, è considerato un essere positivo e di grande saggezza, tanto che il trono dell’imperatore cinese era detto il “Trono del Drago”, e la sua faccia il “Volto del Drago”. Le credenze cinesi affermano anche che alla morte l’imperatore volasse in cielo sotto forma di drago, e che quando un drago si alza in volo, la pressione delle zampe sulle nuvole provoca la pioggia. Infatti il re-drago cinese Lung Wang è considerato colui che provoca la pioggia.
COLORI: Verde e Arancio
COLORE PRINCIPALE: Verde
STEMMA: scudo sannitico con drago verde su sfondo arancione con al centro la bandiera di San Giorgio
SANTO PROTETTORE: San Giorgio
CHIESA DI RIFERIMENTO: Parrocchia della SS. Trinità
FESTA DELLA CONTRADA: 23 Aprile
PIAZZA DI RIFERIMENTO: Piazza Colonna
VALORE DELLA CONTRADA: La Saggezza (Sapientia in latino)
I CONTRADAIOLI DEL DRAGO: I Saggi
VITTORIE DI CONTRADA
LO STRADARIO DEL DRAGO
via S. Sabino,
via S. Onofrio,
via Don Mancini,
via Giovanni e Vito Laterza,
via Di Vittorio,
via Curie,
viale Einaudi,
via Canudo,
via Barbanente,
via Tribuzio,
via Di Bari,
via G. Pesce,
via Mangini,
via Colonna,
via Fleming,
via Cicorella,
via Giustino Russolillo,
via Di Giorgio,
via Uva,
via Quasimodo,
via Massimeo,
via della Pace,
via Mons. Tonino Bello,
via S. D’Acquisto