Radio Amore Campania

Radio Amore Campania Radio Amore è un'emittente radiofonica locale, nata nel 1975. Presente in FM, DAB+ e app.
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Approfondimenti di tematiche locali, musica di qualità con evergeen e classico napoletano.

"Sono nato a Napoli, adesso abito a Bellavista, 4 km da Napoli.Tengo Napule int' 'o core, non me ne sono mai andato da n...
12/11/2024

"Sono nato a Napoli, adesso abito a Bellavista, 4 km da Napoli.
Tengo Napule int' 'o core, non me ne sono mai andato da nessuna parte.
Napoli mi ha dato tutto e io devo a Napoli.
Bello e buono me ne vaco a Roma, me ne vaco a Milano, me ne vaco America...
'O paese mio è Napule e a Napule aggia rimanè."

Mario Merola

«Di sicuro prima di tutto dobbiamo fare meno errori noi». Le parole riportate da Gazzetta e CorSport del designatore  , ...
12/11/2024

«Di sicuro prima di tutto dobbiamo fare meno errori noi». Le parole riportate da Gazzetta e CorSport del designatore , in seguito alle polemiche arbitrali dell’ultimo turno di . «Ma poi bisogna cercare di essere più riflessivi, perché serve sempre rispetto. Chiedo di essere più riflessivi ed essere il più tolleranti possibile perché se non porti rispetto il clima s’incendia. Se poi uno incappa in un errore chiaro, lo diciamo noi la sera che è un errore».

Cartoline che certificano la vostra fedeltà ❤️ grazie a tutti per esserci, sempre.
12/11/2024

Cartoline che certificano la vostra fedeltà
❤️ grazie a tutti per esserci, sempre.

Questo è quanto.
12/11/2024

Questo è quanto.

"Rara è la capacità di lasciarsi ferire dalla bellezza. Una ferita che diventa feritoia, aperta su quell'infinito e quel...
12/11/2024

"Rara è la capacità di lasciarsi ferire dalla bellezza.
Una ferita che diventa feritoia, aperta su quell'infinito e quell'eterno verso su cui si tende."

✍️ Gianfranco Ravasi - “La bellezza"

Caravaggio ❤️

Radio Amore Campania ha un nuovo “cuore”.Il processore audio Omnia.9 di Telos Alliance è finalmente realtà, da questo mo...
12/11/2024

Radio Amore Campania ha un nuovo “cuore”.

Il processore audio Omnia.9 di Telos Alliance è finalmente realtà, da questo momento ascoltare Radio Amore Campania sarà ancora più piacevole, apprezzando un netto miglioramento della qualità audio, in FM, IP e DAB+.

Omnia.9 è il processore audio più potente e flessibile al mondo. Configurato in modalità Dual Path può processare simultaneamente 2 segnali stereo indipendenti, con processo FM+RDS, 2 processi HD per streaming a DAB+ e integra un motore streaming SHOUTcast/ICEcast, il tutto in uno chassis 3RU.

Buon ascolto 🙂

🔴 STORIA DI UN BACIO TARDIVO E DI MANI CHE SI SFIORANONarra la leggenda che agli inizi del 1200, nella città sp****la di...
12/11/2024

🔴 STORIA DI UN BACIO TARDIVO E DI MANI CHE SI SFIORANO

Narra la leggenda che agli inizi del 1200, nella città sp****la di Teruel, vivevano due innamorati: un ragazzo di nome Juan e una ragazza di nome Isabel.
Come in tante storie, quando tra gli innamorati vi è un divario di classe di appartenenza sociale, l'amore trova non di rado l'ostacolo della famiglia più ricca.

Questo accade anche per Juan e Isabel, ove la famiglia della ragazza, di fronte all'insistenza dei due giovani innamorati, concede a Juan - secondogenito di una benestante famiglia ma, in quanto figlio minore, non ereditiero - un lasso di tempo di cinque anni per procurarsi l'adeguata ricchezza materiale per ottenere la sua Isabel in sposa.

Per trovare i beni necessari ad "acquistare" la sua amata, Juan si arruola in guerra, riuscendo così a reperire quanto gli serve.
Senonché, tornato a casa, trova l'amara sosrpresa: Isabel è stata concessa dal padre in sposa a un altro uomo, naturalmente un nobile (alcuni dicono perché Juans sarebbe tornato dopo la scadenza dei cinque anni, altro dicono che Isabel non avendo avute notizie del suo amato e credendolo morto abbia accettato direttamente lei la proposta dell'altro contendente).

Fatto è che Juan, appresa la notizia, si presenta al cospetto di Isabel chiedendole, come ultimo segno del suo amore, un bacio; bacio che la ragazza, oramai maritata, gli nega.

A quel punto, affranto dal dolore, si accascia al suolo e muore, peoprio davanti alla sua amata che io destino gli ha negato.

Il giorno successivo, mentre si celebrano i funerali del giovane, nella chiesa appare una giovane vestita a lutto, che si avvicina al feretro e bacia sulle labbra l'esanime Juan.
La ragazza è Isabel, che in questo modo vuole dare a Juan quel bacio negatogli in vita.

Proprio mentre Isabel poggia le labbra su quelle di Juan, muore anch'ella, proprio accanto a colui con il quale si era scambiata la promessa di un amore eterno, poi naufragato per colpa di un destino loro avverso.

Volete conoscere il seguito della storia? Ebbene, dobbiamo spostarci al 1555, tre secoli dopo gli eventi narrati sopra: in una ca****la della chiesa di San Pietro - sempre a Teruel - vengono scoperti due corpi mummificati, con a fianco - lo testimonia un notaio - un antico documento che rendiconta i fatti avvenuti secoli prima.

La storia non finisce qui. Come accade in teatro, il finale a sorpresa si ha nel terzo atto. Nel 1955 lo scultore Juan de Ávalos esegue un'opera raffigurante i due innamorati, che tendono le braccia l'uno verso l'altra; le mani di Juan - è questo il dettaglio che rende unica l'opera - non riescono però a raggiungere le mani di Isabel, restando sospese ad appena qualche centimetro di distanza, quale ricordo di un amore che non trova il lieto fine, restando però nel cuore di chi, oggi, ammira la scultura o semolicemente legge la storia dei due protagonisti.

Juan e Isabel riposano, uno accanto all'altra, nella chiesa di San Pietro, a Teruel, in quello che è universalmente conosciuto come il Mausoleo de los Amantes.

di

Juan de Ávalos
Amanti di Teruel
1955
Marmo
Chiesa di San Pietro, Teruel Spagna

“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto d...
11/11/2024

“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno.

Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso ‘persona con valori’. Non puntiamo solo sulle prestazioni.”

- Piero Angela

“Ero l’unico figlio maschio della famiglia Mazzone. Il primogenito con tre sorelle amatissime: Anna e le gemelle Laura e...
11/11/2024

“Ero l’unico figlio maschio della famiglia Mazzone. Il primogenito con tre sorelle amatissime: Anna e le gemelle Laura e Maria. Con la famiglia che cresceva, ci siamo trasferiti al quinto piano di un palazzo sulla Circonvallazione Gianicolense, vicino all’Ospedale San Camillo, dove c’è la stazione ferroviaria di Trastevere. Facendo molti sacrifici, mio padre ce l’aveva fatta a comperarla, quella casa più grande. Ed è lì che è sbocciata sul serio la mia passione per il calcio. Come accadeva a quei tempi, si andava nella squadra della parrocchia.

Prima si ascoltava la Messa, poi si giocava a pallone all’oratorio.

Papà Edmondo aveva un’autorimessa e faceva anche il meccanico, era bravissimo, conosciuto nella zona. E in più, non appena poteva, gli piaceva andare a correre in automobile e in motocicletta.
Con mio padre però era una discussione continua perché io scappavo di nascosto dal garage per andare a giocare a pallone. Il problema era rientrare, con mamma Iole che stava lì sull’ingresso a segnare l’entrata e l’uscita dei nostri clienti - lei lavorava la mattina mentre a me toccava il turno del pomeriggio. Invece fuggivo per andare ad allenarmi facendo infuriare mio padre che minacciava: «Te lo puoi scordare, il calcio ! »

Era la Roma del dopoguerra, c’era molta miseria in giro, si faceva fatica a ti**re avanti. Ricordo mia nonna, si chiamava nonna Adalgisa, che non mi faceva mai mancare una pizzetta calda, puntuale tutti i giorni. Il patto era che in cambio io andassi a comperarle le si*****te dal tabaccaio. Nonna Adalgisa qualche volta mi portava anche una fettina di carne, ma di nascosto, arrivava insieme alle mie sorelle e diceva: «Questa è per Carlo, deve mangiare perché va a gioca’ a pallone».”

-Carletto Mazzone (Una vita in campo)

Quando Charlie Chaplin chiese a Oona O’Neill di sposarlo, lui aveva 53 anni e lei 18. Il grande artista disse: “Sposami ...
11/11/2024

Quando Charlie Chaplin chiese a Oona O’Neill di sposarlo, lui aveva 53 anni e lei 18. Il grande artista disse: “Sposami così potrò insegnarti a vivere e tu potrai insegnarmi a morire.” Lei rispose: “No, Charlie, ti sposerò perché tu mi insegni a crescere e io ti insegni a restare giovane.”

Hanno vissuto insieme per 34 anni e avuto 8 figli.

“In quell’occasione io che in quest’ultimo anno ho imparato a concentrarmi sul positivo, come sempre faccio prendo una f...
11/11/2024

“In quell’occasione io che in quest’ultimo anno ho imparato a concentrarmi sul positivo, come sempre faccio prendo una foto di Giulia me la guardo e non c’è nulla di negativo che appare nella mia vita, perché mi concentro sul bello, sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza provare odio o rabbia. Questo esercizio l’ho fatto per un anno, mi sono reso conto quanto sia importante per creare valore. Ma mi sono reso conto anche che intorno a me c’era qualcosa di negativo, ed è umano. Tutti questi sentimenti vengono messi nel proprio ecosistema. A me è sembrato di vedere come se noi vivessimo in un’atmosfera dove noi singoli siamo degli individui che possono produrre ossigeno, sentimento positivo, o anidride carbonica, qualcosa di negativo. Perché poi lo portiamo a casa, nelle relazioni con i nostri cari. Quando noi recepiamo qualsiasi cosa negativa, sta a noi come reagiamo, e se reagiamo positivamente portiamo a casa un sentimento di amore, creando valore nel sistema. Io sono riuscito a non odiare, non so come ho fatto. Il modo che ho utilizzato io è quello di concentrarsi sui propri cari.”

Gino Cecchettin a Che Tempo Che Fa

“Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di...
11/11/2024

“Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.” (Frida Kahlo)

“Non voglio rimanere nella storia di Napoli, ma nei ricordi di Napoli!”18 anni fa moriva Mario Merola, Napoli perdeva un...
11/11/2024

“Non voglio rimanere nella storia di Napoli, ma nei ricordi di Napoli!”

18 anni fa moriva Mario Merola, Napoli perdeva una fra le sue voci più belle.

12 novembre 2003.
11/11/2024

12 novembre 2003.

La mitica Sora Lella, cuoca e attrice simbolo di Roma, cucinava per gli ebrei romani nascosti in una botola del Fatebene...
11/11/2024

La mitica Sora Lella, cuoca e attrice simbolo di Roma, cucinava per gli ebrei romani nascosti in una botola del Fatebenefratelli.
Una grande Donna.

Interessante racconto storico. L'anno 392 d.C. L'imperatore Teodosio decretò la chiusura di tutti i templi egizi. L'Impe...
11/11/2024

Interessante racconto storico.

L'anno 392 d.C. L'imperatore Teodosio decretò la chiusura di tutti i templi egizi. L'Impero Romano d'Oriente era ufficialmente cristiano dall'editto di Tessalonica del 380 d.C. e le persecuzioni dei pagani erano all'ordine del giorno: i loro templi furono distrutti e furono privati ​​dei fondi per mantenere i loro culti.
Furono create leggi contro di loro: nel 346 Costanzo aveva già vietato l'accesso ai templi, e pochi anni dopo l'idolatria fu punita con la pena più severa. Le proprietà furono confiscate e i matrimoni misti furono proibiti. In 388 discussioni religiose furono bandite.
Tuttavia l'Egitto era lontano, e sebbene alla fine del IV secolo fosse essenzialmente cristiano, c'erano ancora coloro che mantennero l'antica religione dei faraoni. Nello specifico, i blemios, popolo nomade originario della Bassa Nubia (tra la prima e la seconda cataratta e le rive del Mar Rosso) la cui antichità risale al secondo millennio a.C.
Sin dal regno di Meroë i Blemios avevano costantemente molestato i romani, costringendoli a firmare trattati di pace, sebbene continuassero a razziare periodicamente. La tattica funziona e nell'ultimo quarto del IV secolo fondano il proprio regno negli ex territori meroitici della Bassa Nubia.
Dalla loro roccaforte osano continuare a molestare l'invasore e nel 374 assaltano la pen*sola del Sinai, costringendo l'impero a concedere loro il mantenimento e la gestione di tutti i templi egizi pagani, una religione che continuano a mantenere.
Nel 394 d.C. Controllano un'estensione di territorio che comprende Berenice, Elefantina, File, Faras e Talmis, facendo di quest'ultima la loro capitale e preservandola almeno fino al secolo successivo.
Di fronte alla situazione, gli imperatori bizantini non hanno altra scelta che alzare la mano e tenere aperti i templi, nonostante l'editto di Teodosio, poiché i blemios scendono regolarmente dalle colline del Mar Rosso per adorare Iside.
Lo fanno a File, l'isola del Nilo (a circa 11 chilometri a sud di Assuan) divenuta famosa nell'antichità per i tanti templi eretti in epoca ellenistica e romana dedicati alla dea. Un luogo sacro dove l'accesso è consentito solo a sacerdoti e alti funzionari, ma che è diventato il confine dell'impero con i blemios, una zona franca dove c'è ancora libertà di culto.
Se oggi cerchi l'isola sulle mappe non la troverai, è stata sommersa dall'acqua dopo la costruzione della diga di Assuan nel 1970, sebbene i templi siano stati smantellati pietra su pietra e ricostruiti sull'isolotto di Agilkia.
Una mattina uno scriba di nome Esmet-Akhom, probabilmente un blemio, si trova di fronte al muro nord della porta di Adriano, vicino al tempio di Iside costruito da Tolomeo Filadelfo in File, dove si trova la piccola ca****la di Mandulide. Comincia a scolpire un'iscrizione, data la sua grossolanità, in geroglifico e demotico (la scrittura demotica era una forma abbreviata di scrittura ieratica, che a sua volta era un'ortografia abbreviata di geroglifico).
Forse il caldo soffocante o un'altra urgenza meno piacevole ti costringono a scrivere rapidamente la tua preghiera sulla pietra. In cima all'iscrizione scrive con geroglifici:
Prima di Mandulis, figlio di Horus, per mano di Esmet-Akhom, figlio di Esmet, secondo profeta di Iside, per sempre. Parole pronunciate da Mandulis, signore dell'abaton, grande dio
E in fondo, in demotico:
Io Esmet-Akhom, scriba dell'archivio di Iside, figlio di Esmet-Panekhate, secondo profeta di Iside, la cui madre è Eswe-Ra, ho inciso questa figura di Mandulis per l'eternità, perché è gentile con me. Oggi, nell'anniversario di Osiride, nella sua festa dell'anno 110 (era di Diocleziano)
Mandulis, a cui è rivolto il testo, è il nome greco del dio Meruel, la personificazione della giovinezza solare nella mitologia egizia che era venerata principalmente dai Blemios. E l'abatón è un termine greco che significa luogo inaccessibile. Si riferisce ai 14 luoghi in cui si credeva che fossero state sepolte parti del corpo di Osiride. L'abatona più documentata è stata sull'isola di B**a, molto vicina a File.
All'epoca Esmet-Akhom non ci pensava nemmeno, come avrebbe potuto pensarlo, ma la sua iscrizione era l'ultima mai scritta con i geroglifici. Non sono state trovate altre iscrizioni o documenti successivi. Ma forse ha intuito qualcosa ed è per questo che ci ha lasciato il suo nome, in modo che potessimo ricordarlo, e la data di quel giorno: l'anniversario di Osiride nell'anno 110 dell'era di Diocleziano, o che è lo stesso il 24 agosto dell'anno 394 d.C.
Non si sa nient'altro di Esmet-Akhom. Probabilmente fu l'ultimo degli egiziani a saper scrivere i geroglifici, l'ultima testimonianza di una scrittura durata più di tremila anni. Almeno così è ricordato oggi, nonostante qualche sorprendente scoperta archeologica in futuro.

- Teresa… secondo te questo sarebbe l’antipasto?!…- Perché non è l’antipasto?…- Tre olive!!“Totò, Peppino e i fuorilegge...
11/11/2024

- Teresa… secondo te questo sarebbe l’antipasto?!…
- Perché non è l’antipasto?…
- Tre olive!!

“Totò, Peppino e i fuorilegge”, 1956. Regia di Camillo Mastrocinque.

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11/11/2024

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