15/05/2021
Evitare urla e punizioni in tre mosse.
Diventare genitori, oltre a essere l’esperienza più unica e meravigliosa della vita, comporta anche queste quotidiane fatiche. E, quando la stanchezza o la fretta prendono il sopravvento, per far rispettare le regole, spesso si ricorre alle punizioni.
Un errore, perché punire non serve. È inutile dal punto di vista educativo e addirittura dannoso sul piano della relazione con i genitori. Questo non significa gettare la spugna ma pensare a come organizzare la giornata con poche e chiare routine, sempre le stesse.
1) ORGANIZZAZIONE
I bambini sono abitudinari, per loro, è più facile rispettare le regole se non ci sono continue “variazioni sul tema”. In pratica vuol dire che devono esserci un orario per andare a dormire, sempre quello, una modalità per mangiare, una particolare procedura per lavarsi i denti e dei rituali da mettere in atto fra la cena e il momento della nanna e così via. E mamma e papà devono essere compatti nel proporre e far seguire questo schema di procedure.
2)ESEMPIO CONCRETI
I bambini devono vedere “come si fa”. Agire insieme, come spiegano le neuroscienze, attiva un prezioso meccanismo di emulazione e facilita il compito ai genitori perché è guardando come fanno gli altri che un bambino impara.
3)RISPETTO DEI TEMPI
Se la casa non sta andando a fuoco, è inutile urlare come ossessi «Sbrigati!» al bambino di 3 anni che si sta vestendo e arrivare all’asilo trafelati: la mattina occorre puntare prima la sveglia. Il tempo dei bambini, infatti, non è il tempo degli adulti, e fare il muro contro muro per questioni di organizzazione e tempistica è la strategia meno appropriata.
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Testo estratto dall'articolo "Adesso basta, ubbidisci!" di Daniele Novara.
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