English copy below the Italian! Lu Festival ti Tri Culuri (Il Festival dei Tre colori nel dialetto brindisino) sarà una festa della musica di una regione benedetta da una notevole diversità culturale, che mescola le tradizioni di popoli diversi tra loro. Arabi, Normanni, Ebrei, Angioini e Aragonesi, tutti hanno trascorso del tempo in Puglia e lasciato il segno della loro permanenza. Paisiello, Gio
rdano e Piccinni provengono tutti da queste terre e le loro opere sono spesso presenti nei programmi del Festival della Valle d'Itria, che si svolge nel nobile cortile del palazzo ducale a Martina Franca. Gli spettacoli de Lu Festival ti li tre culuri si terranno nella masseria Terra di Marina nelle campagne della splendida città medievale di Oria. L'intenzione originaria era quella di tenere un corso in cui i partecipanti (soprattutto dilettanti) avrebbero provato a mettere in scena una produzione della Carmen, al contempo imparando le danze locali, come la pizzica-pizzica ed eseguendo un brano di loro scelta (il terzo colore). In realtà il parterre dei partecipanti è divenuto di qualità ben più elevata delle aspettative. Si è assistito ad una superba interpretazione di Rebecca Goulden (la nostra Micaëla), del Jewel Song dal Faust, degno di essere ascoltato in ogni grande palcoscenico operistico. Commovente è stata l’interpretazione del Liszt di 'O quand je dors', eseguita dal soprendente ventenne Kelly Mathiesson. E soprattutto si stenta a credere nel coinvolgimento di un direttore musicale di eccezione come Philip Sunderland . Alcuni possono trovare la scelta di mettere in scena la Carmen come singolare o persino banale. Ma in realtà la decisione è stata dettata dalla volontà di non rischiare troppo nella prima edizione di una manifestazione che si auspica avrà cadenza annuale per lungo tempo. E soprattutto dalla volontà di associare l’opera con la tradizione della coltivazione del tabacco in Puglia e segnatamente nel Salento. Sarà una settimana f***e dell'opera, della pizzica, della canzone yiddish e di qualunque altro sapore del quale i partecipanti avranno intenzione di renderci partecipi. Mark Glanville e Francesco Toussaint Maheu Carone
Lu Festival ti tri Culuri (The Festival of Three Colours in Pugliese dialect) is a celebration of the music of a region long blessed by remarkable cultural diversity, from the Greek-speaking and gypsy peoples of Italy's south-east corner, to the Albanians near Taranto and the Provençale speakers in the north of the province. Arabs, Normans, Jews, Angevins and Aragonese have all spent time in Puglia and left their mark there. Paisiello, Giordano and Piccinni all hail from the region and their works have frequently featured in the programmes of the established Festival della Valle d’Itria which takes place in the noble courtyard of the ducal palace in Martina Franca. Performances at Lu Festival ti Tri Culuri will be given in the grounds of my own rather more rustic country mansion near the beautiful medieval town of Oria.The original intention had been to run a course where mainly amateur participants would rehearse and perform a production of Carmen, learn local dances such as thepizzica-pizzica and perform a piece of their own choosing (the third colour). But I couldn’t have anticipated the quality of those who came to audition. More used to standing in front of the table of an audition panel than sitting behind one, it was an afternoon of sheer delight for me, beginning with a superb rendition by Rebecca Goulden (our Micaëla) of the Jewel Song from Faust worthy to be heard on any major operatic stage. Another highlight was Liszt’s ‘O quand je dors’ performed by the remarkably mature 20-year-old RCM student Kelly Mathiesson, so poised and moving that I was forced to conceal embarrassed tears. Nor can I quite believe that we have managed to engage the services of our outstanding musical director, Philip Sunderland who has recently been conducting ETO’s Paul Bunyan. Jos Vantyler, a prodigiously talented young actor, will make his directorial debut, moving cast and chorus around the mansion's orange grove, church, courtyard and, of course, garage (a perfect smugglers’ haunt.)
