Casolare del Pensare

Casolare del Pensare Il Casolare del Pensare è un luogo di ristoro e di immaginazione, e di tutte e due le cose messe in

15/12/2023

Il Rimbalzo della Doppia Spirale
numero 1 (2023)
La Fan(ta)zine della Terra - Il Sospiro del Vulcano

Di rimbalzo in rimbalzo, ri-"uscimmo a riveder le stelle". Lì dove Lazzaretti si tatuò per sempre la doppia spirale in testa, memore di un antico passato prima rinaldoniano e poi etrusco, nient'affatto cristiano, e dove, mano mano che si inerpicava sul Monte del Purgatorio, a Dante svanivano le 7 P scolpite sulla fronte dal guardiano della soglia. Oggi qualcuno suppone che il buco nero si trasformi in buco bianco per effetto di un rimbalzo, come quello di un pallone da basket sul parquet. Ma Dante lo sapeva già 700 anni fa che alla fine dell'Inferno si risale nell'altro emisfero, verso il Monte Amiata del Purgatorio, proprio per un rimbalzo. Caricato Dante sulle spalle, al mantovano era venuto il fiatone a calarsi sui fianchi di Satana per poi risalire. Quando Stephen Hawking scoprì che i buchi neri emettono calore, sentì il fiato di Virgilio. Potere assoluto della poesia che nessuna diavoleria tecnico-scientifica potrà mai intaccare.Nel distretto utopico dove per la prima volta Voltumna si trasformò in lago da vulcano, nonostante la speculazione energetica odierna di farne un campo eolico con aerogeneratori di oltre 200 metri d'altezza nei monti dove gli etruschi erigevano i loro templi, o dove Tiburzi sarebbe potuto divenire il Subcomandante Marcos della Maremma Amara, oggi in procinto di convertirsi in discarica di rifiuti tossici radioattivi, la poesia regnerà per sempre perché è da sempre che regna; nelle forme animali dei gioielli postdigitali; nei vinili etrusco-caraibici a ritmo di boom-bap vulcanici; nelle specie rare di bambù che decidono di fare un giardino di sculture accanto a quello di Vicino Orsini, dietro casa di Pasolini; nel desiderio di dare un senso materiale all'arte uscendo dal contesto ritualizzato delle mostre internazionali che troppo spesso subiscono passivamente l'agire politico anziché rivendicarlo.

Il Rimbalzo della Doppia Spirale, numero 1 de La Fan(ta)zine della Terra - Il Sospiro del Vulcano.
Con interventi di Angela Wahr, Anonimo EC, Boika Esteban, Emilio G. Berrocal, Iain Chambers e Samuele Vesuvio; intervista a Paul Wiedmer e ricordo di Piero Ottusi.

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Scarica qui il numero 1, Il Rimbalzo della Doppia Spirale
https://drive.google.com/file/d/1ovK8epNV40Fk9T4eU31UELN0MhEa1odL/view

sempre disponibile il numero 0, W da Wilcock a Walcott
https://drive.google.com/file/d/1xBYCJm8qUhINn7DAaqQGbI3zezKT0vXR/view?fbclid=IwAR0_-zk-BnfbfeQkZkRL3dzWW2snQdpBOAR8MtBnAEOxvKkGTIhlktVrCMQ

Per copie fisiche, contattare: [email protected]

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20/03/2023

Il collettivo de La Fan(ta)zine della Terra - Il Sospiro del Vulcano è lieto di invitarvi Venerdì 24 Marzo, ore 18, presso la Bottega Chioccia Tsarkova di Orvieto (Via Adolfo C***a 1), per la presentazione del numero 0 - "W da Wilcock a Walcott" - in collaborazione con CicloStile.

L'evento è dedicato al maestro Piero Ottusi, purtroppo scomparso all'inizio del mese, fabbricatore con le sue mani sapienti del Mostro Volta che appare nella locandina, ed autore di un delizioso racconto in questo numero 0 della Fantazine.

Qui la Fantazine: https://drive.google.com/file/d/1xBYCJm8qUhINn7DAaqQGbI3zezKT0vXR/view?fbclid=IwAR1XmcHItiVzon63ebApFbVq06wiZJV8MSiMWt12rBHRMTxSVf-P8osebyk

Una presentazione/performance che spazia dal preistorico al post-digitale, dalla poesia alla surrealtà, dal comico all'epico. 

Una copia cartacea sarà donata al negozio CicloStile (Via Cavour 3, cortile interno) per essere consultata pubblicamente da chiunque voglia dedicare dello spazio-tempo alle sollecitazioni di quelle pagine.  

La nostra fan(ta)zine è un prodotto in controtendenza. Mentre i nuovi giornali in edicola assumono dimensioni sempre più ridotte, tascabili, rispetto agli standard tradizionali, il nostro progetto editoriale, del tutto autoprodotto e gestito, reclama spazio, lo spazio del pensiero. Il fruitore delle nostre pagine deve metterci del lavoro per poter maneggiare con efficacia quel formato prima di lasciarsi trasportare dalle parole e immagini lì impresse. I nostri paginoni ripiegati stanno come a segnalare materialmente la presenza di un temenos, un muretto di delimitazione, valicato il quale si entra nella giurisdizione del tempio sacro.  

La dimensione dello spazio è quella che l'epoca della globalizzazione sembra aver del tutto sacrificato a vantaggio della nevrastenica polverizzazione del tempo. Le distanze sembrano non contare più quando un corriere ci recapita a casa in tempi record prodotti provenienti da molto lontano. Di fronte a questo scenario di accelerazione, il "peso" del nostro giornalone impone un tempo lento di fruizione. 

Info: [email protected] 

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"W da Wilcock a Walcott"
numero 0
Fan(ta)zine della Terra - Il Sospiro del Vulcano

La Terra parla, ha sempre parlato. E tutte le specie animali e vegetali, e prima ancora gli organismi unicellulari, che vivono sulla Terra lo hanno sempre saputo. Solo l'uomo moderno, da Hobbes e Cartesio in poi, ha creduto possibile dimenticarsi che entrambi i piedi della propria postura eretta, acquisita scendendo dagli alberi tanto tempo addietro, poggiano al suolo. Fin quando questo non è stato terribilmente sconquassato dal poderoso terremoto di Lisbona del 1755. Ma anche dopo, nonostante le innumerevoli vittime e il trauma del ricordo, il percorso dell'uomo moderno è continuato ignorando, sempre più vigorosamente, di poggiare i piedi a terra.
Ed è forse questa la ragione del perché i ripetuti allarmi degli scienziati sul riscaldamento del pianeta per causa antropica cadono nel vuoto, come dimostrano ampiamente le ormai prive di interesse mediatico conferenze delle Nazioni Unite sull'emergenza climatica: non possono essere gli scienziati a decifrare il linguaggio della Terra se è stata proprio la scienza moderna a far credere all'uomo, per il tramite delle sue mirabolanti imprese tecnologiche, di potersi sollevare dal suolo. No, occorre uscire da questo autoreferenzialismo limitante dell'oggi per incontrare il "prima" accedendo così al "dopo".
Cosa meglio dunque di una Fan(ta)zine della Terra per auscultare il Sospiro del Vulcano? Dal Monte Amiata al Monte Cimino, con in mezzo il Lago di Bolsena - una terra di vulcani - la Fan(ta)zine della Terra si arma di tutti gli strumenti dell'immaginario per mettersi in cammino, con i piedi ben saldati a terra anche quando si cala nelle sue profondità o si inerpica oltre il cielo.
Con il contributo di Angela Wahr, Boika Esteban, Capitano Elica, Emilio G. Berrocal, Piero Ottusi e Samuele Vesuvio, è disponibile online (e in forma cartacea per chi lo richiedesse) il numero 0, "W: da Wilcock a Walcott".

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