21/04/2024
"Mettere i dischi" equivale spesso ad una narrazione, alla scrittura di un racconto, di un romanzo.
La (mia) storia di questo disco è qualcosa del genere.
Questo brano è stato per anni la mia ossessione (non "una delle mie ossessioni", proprio LA mia ossessione).
Lo ascoltai per la prima volta quarant'anni fa su una cassetta del Cosmic, leggendario club sulle sponde del Lago di Garda. Un club decisamente sui generis.
Erano i tempi in cui si andava a ballare e si compravano le cassette pirata dai DJ. Si compravano e poi si duplicavano e decuplicavano per gli amici e gli amici degli amici.
Non ricordo da dove arrivasse la mia copia di quel nastro, marchiato C49 / 1981.
So che c'era dentro un'ora di musica mai sentita altrove, e bellissima.
E, in mezzo, questo brano molto particolare.
Una base ritmica molto asciutta, synth-pop primi anni '80, e praticamente solo quella.
Sopra, il dialogo radiofonico notturno (quasi rap) tra un DJ e un gruppo di ascoltatori, truckdrivers, con tanto di rumori di strade e motori sullo sfondo.
Non avevo idea di chi fossero.
Internet era ancora di là da ve**re, Shazam ancora di più (ma non sarebbe servito, non la riconosce nemmeno adesso).
Mi è capitato spesso di chiedere a Daniele Baldelli e TBC (i due DJ del Cosmic) se si ricordassero che brano fosse.
Zero.
Non risolse l'enigma nemmeno l'avvento del web con i vari forum dedicati al riconoscimento dei brani oscuri di quelle mitiche cassette (vi giuro: esistono forum di questo tipo, organizzati come un archivio con l'elenco numerato delle cassette, anno per anno!).
Tutto questo fino a circa due anni fa, quando un amico che condivideva con me questa ricerca mi scrisse che proprio su uno di questi forum era stato scoperto, non so come, il titolo di questo pezzo, e l'autore.
C.B. Wrapper- Président Rosko.
Due minuti dopo il 45 giri che vedete in foto era nel mio carrello su Discogs, per la cifra ridicola di 5€.
Ma il mistero originale, una volta svelato, ne generò un secondo, ancora più fitto.
Président Rosko era il soprannome di Mike Pasternak, meglio noto come Emperor Rosko, DJ radiofonico californiano, molto popolare negli anni '60 in UK perché trasmetteva per una radio pirata da una nave ancorata al largo delle coste britanniche (stratagemma usato per evitare il monopolio BBC e la puritana legge inglese che cercava di frenare l'esplosione del Beat e delle libertine pulsioni che quella musica generava).
Ebbene, quella Radio pirata si chiamava Radio Caroline e la sua storia leggendaria è la trama del celebre film I love Radio Rock, con Philip Seymour Hoffman.
E Philip Seymour Hoffman in quel film interpreta proprio la figura del Conte: Emperor Rosko.
Ora, la carriera di Président/Emperor Rosko come DJ radiofonico è stata lunga e articolata, fino ai giorni nostri. Ha inciso anche un paio di dischi, ma non sono riuscito a trovare un articolo o un'intervista a Rosko in cui si parli di questo brano (che tra l'altro è musicalmente distante dalle sue passioni, il rock e il soul), nonostante il volto in copertina sia il suo.
Di cosa si trattava quindi? Di un sorta di omaggio/citazione da parte di ammiratori sconosciuti? Di appropriazione indebita di un nome di culto? O era proprio lui, Président Rosko in una sorta di camaleontico divertissement?
Quest'ultima è la risposta corretta.
La risposta che rende questa storia (almeno per me) davvero memorabile.
E, aldilà di tutto, il brano è davvero notevole.
https://youtu.be/lDd5S5wemn4?si=eifZ3uaUMGe8_y1v
P.S.
Per la cronaca, nella cassetta in questione il dj lo mixava splendidamente con Where did our love go (storico brano soul di Diana Ross & The Supremes) nella versione "meravigliosamente sintetica" che ne fecero i Soft Cell proprio in quell'anno.
La cosa curiosa è che il dj ci mise creativamente del suo facendo suonare il brano dei soft cell a 33 giri anziché a 45, rendendolo profondo, cupo, quasi post-atomico.
E questo potrebbe essere il tema del prossimo racconto.