12/05/2023
Le mamme stanno dietro, non davanti né accanto.
Dietro.
Ogni tanto i figli sentono il fiato sul collo ma è nuca.
Ogni tanto pacche sulle spalle.
Ogni tanto anche calci sul di dietro, spingono come possono pur di aiutarli.
Spingono senza farli mai cadere.
Ci pensa la vita però a buttarli giù.Come birilli. Travolti.
Allora le mamme li acchiappano, anche dai capelli, se è il caso, ma non li fanno stare a terra. E quando non ci riescono si sdraiano accanto a loro e aspettano. Quel tutt'uno, quel cordone, non si vede più, ma c'è sempre.
Se li vedono in salute e li vedono camminare, quasi saltellando, allora sono felici e raccontano di loro, il taccuino é il cielo.Raccontano sempre le stesse cose come un disco rotto e hanno sempre lo stesso sorriso se è una cosa bella e la stessa lacrima se è una cosa br**ta, anche se superata .
Se li vedono tristi, sofferenti, allora non hanno nemmeno la forza di aprire la bocca, li abbracciano, li incoraggiano e di nascosto piangono, pregano Dio ma sono disposte a scendere all' inferno e fare patti con il diavolo se c'è in pericolo la vita. È qui che tagliano il cordone. Il cordone si può tagliare l'anima no.
Ogni tanto i figli buttano tutto in aria, dai cassetti dell' anima tirano sogni e colori, allora le mamme raccolgono, riordinano e hanno cura di non chiudere il cassetto perché senza sogni non si può stare .
Ogni tanto i figli le gridano contro, le danno colpe inesistenti, girano le spalle, allora la mamma li perdona prima ancora che il cerchio della vita si chiuda così da non lasciare loro nessun rammarico. In ogni momento se il figlio le dice "Mamma facciamo pace" lei risponde
Quando mai abbiamo litigato? E allarga sempre le braccia, senza età, senza tempo, senza dubbi, senza braccia.
Le mamme usano sempre l 'anima così da esserci sempre, anche senza corpo, usano solo il cuore e non ragionano per non inquinare l' amore.
Ogni tanto i figli si voltano a guardare e da lontano le mamme fanno loro cenno di proseguire. A poco a poco le mamme vanno via fino a scomparire completamente. Finisce così il grande conto alla rovescia iniziato alla nascita.
Abituato com' era al bene profondo ogni figlio si sente perso, triste e solo. E si pente per tutte le volte che avrebbe potuto farla contenta, per tutte le volte che ha detto di no a quel piatto di pasta preparato con amore così dettagliato da sembrare un dipinto. Si pente e le lacrime scendono senza volere. Ci pensa la mamma allora con un permesso speciale che viene dal Paradiso si chiama amore ed è un miracolo. Il figlio allora si sente accarezzato e non si sta sbagliando perché ne percepisce anche l' odore e continua il suo percorso di vita con il rimpianto di non averla ringraziata abbastanza.
Sa infatti che quell'amore nessuno mai glielo potrà portare via.