20/04/2020
Cari amici oramai ci siamo abituati a dover fruire del bello che il nostro paese offre come nessun altro nel mondo, e intendo il bello in toto, quello sapientemente creato dall'uomo, e quello generosamente donatoci dalla natura, in modo differito e virtuale come questi tempi tristi ci impongono. Esempio eclatante, una delle più importanti e complesse mostre degli ultimi anni Raffaello a Roma ha dovuto chiudere i battenti il quarto giorno dalla inaugurazione. Abbiamo potuto vedere importantissimi capolavori, mai riuniti prima, solo attraverso i nostri freddi ,ma onnipresenti device. Consoliamoci. Anche nei bei locali dell'antica corte, si programmava di esporre in questi giorni , tra la Pasqua e il primo Maggio, con il conforto dei primi caldi primaverili, le fioriture dei ciliegi selvatici,e il rinverdire dei prati, una nuova mostra, per far conoscere altri talenti artistici ai nostri visitatori. E proprio in onore alle belle giornate che ci invitano a stare fuori e a godere del paesaggio intorno a noi, (sento un lieve disagio a dirlo oggi) si pensava ad una bella collettiva di pittori paesaggisti provenienti da varie regioni d'Italia,per onorarne le tipicità e i vari linguaggi espressivi. Vorremmo nei prossimi giorni presentarvene alcuni per poterne fare un "assaggio" prima di poter vedere , speriamo presto, le opere dal vivo.
Inizierei oggi da un nome molto importante del nostro "carnet", un pittore romagnolo scomparso nel 2013, dopo una vita e una carriera costellata di successi, e con un linguaggio espressivo, che ha fatto scuola dalle sue parti:
Giorgio Rinaldini. Nato nel 1933 inizia a dipingere a metà degli anni '50,e dal 1963 in poi si afferma in un numero impressionante di importanti manifestazioni artistiche in Italia e all'estero. E' l'unico artista ad aver vinto ben tre volte il concorso estemporaneo "Marina di Ravenna" riconosciuto come uno dei più prestigiosi dello scorso secolo. Innumerevoli anche le mostre personali tenute in sedi istituzionali, inoltre parecchie sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche tra le quali "Il piccolo museo di Fighille"e la Raccolta d'arte moderna del patrimonio della Regione Emilia Romagna.
Prima membro, poi docente ,nella scuola di pittura "Ivo Casadei"di Coriano , ha influenzato con la maestria del suo linguaggio artistico, e la bonomia del suo carattere,tanti bei nomi della pittura romagnola .