10/10/2024
Immaginate di essere lei, Ilaria Salis, di ritrovarvi nell’emiciclo del Parlamento europeo e di avere di fronte l’uomo che, fino a solo qualche mese fa, vi teneva incarcerata, con le catene ai piedi di fronte al tribunale di un Paese fascista e liberticida.
Siete Ilaria Salis e avete l’occasione di parlare faccia a faccia all’uomo che voleva farvi marcire in carcere per 24 anni in quanto antifascista.
E allora, se siete Ilaria Salis, se avete il suo coraggio, la sua forza, prendete il microfono e davanti al Parlamento, guardando dritto negli occhi lo stesso Presidente ungherese Orban, gliele dite tutte, senza sconti, senza tralasciare nulla, con una chiarezza e una dignità che raramente si è sentita in quest’aula a qualsiasi livello.
“L’Europa deve essere solida e deve rifiutarsi di collaborare con il regime oppressivo di Orban. Conosco l’Ungheria dal suo luogo più oscuro: il carcere.
Sono stata detenuta preventivamente per 15 mesi e oggi, grazie alla solidarietà di migliaia di cittadini antifascisti, sono qui davanti a voi come donna libera. La Presidenza dell’Ungheria del Consiglio dell’Unione è assolutamente inopportuna.
Sotto Victor Orban l’Ungheria è diventata un regime illiberale e oligarchico, uno stato etnico autoritario che alcuni definiscono addirittura una tirannia moderna, in cui la libertà e lo stato di diritto non sono garantiti, il dissenso è criminalizzato, la società civile è repressa, i diritti delle minoranze sono sistematicamente violati e il razzismo è diventato mainstream, mentre gli oligarchi fedeli al leader si sono arricchiti. Questa nuova forma di fascismo rappresenta la variante autoritaria del capitalismo globale.
Le democrazie europee devono rifiutarsi di collaborare col regime autoritario e oppressivo di Orban.”
Enorme.