26/11/2022
Occhi che sussurrano alle Muse
Seconda Età, racconti di Vita alla ricerca del "Bello"
Il 25 novembre 1950 nasceva ad Asti, colui che è stato considerato uno tra i più grandi talenti della Letteratura italiana.
Al primo libro, edito da Zelig, "Porco il mondo che ciò sotto i piedi" che rievoca le gesta di Vito Catozzo, segui' nel 2002 "Io uccido" e nel 2004 il romanzo "Niente di vero tranne gli occhi", con oltre 4 milioni di copie vendute.
Jeffery Deaver, scrittore statunitense di "gialli e di thriller", dal successo internazionale, affermo' che dalle sue parti un uomo come Giorgio Faletti sarebbe diventato una leggenda.
Laureato in Giurisprudenza, preferisce lo spettacolo ad uno studio legale e dopo essersi brevemente rapportato al mondo pubblicitario, arriva al Cabaret, riuscendo, in poco tempo, ad esibirsi al "Derby Club", celebre locale notturno milanese dove transitavano tutti quegli artisti, tipo Diego Abatantuono e Massimo Boldi, esponenti inconsapevoli di una comicità che sarebbe esplosa nei futuri anni.
Alla fine degli anni 70, partecipa alla fortunata commedia "La tappezzeria" di Enzo Jannacci e nel 1982 debutta televisivamente con "Pronto Raffaella" condotto dall'amatissima Raffaella Carrà.
Beppe Recchia nel 1985 lo lancia in "Drive in" e, da quell'anno istrionico, creatore di un'altra televisione, tutto il divenire fa ormai parte della nostra storia.
Vito Catozzo, Carlino, Suor Daliso, hanno influenzato ed ancora oggi colorano il lessico ed il gergo di alcuni ragazzi.
Quest'uomo dalle poliedriche potenzialità ha scritto Canzoni per Mina, per la Cinquetti e Fiordaliso arrivando perfino a collaborare e confrontarsi con la genialità di Battiato; ha coadiuvato la stesura di testi ironici per colleghi quali Beruschi e Sabani.
Giorgio Faletti cantautore, vede riconosciuto il proprio raffinato eclettismo nel 1991 quando, dall'album "Disperato ma non serio", del quale ha curato musica e parole, viene tratto un videoclip dal brano Ulula, pluripremiato a Rimini Cinema, Umbria Fiction ed al Festival del Cinema di Montreal.
Il suo "Signor Tenente" al Festival di Sanremo del '94, commuovendo tutti , l'ha consacrato al miglior modo di essere Arte, toccando intimamente le nostre fragilità e la nostra capacità di cadere e sapersi rialzare.
Questo fantastico ragazzo dagli occhi sognanti dello stilista Franco Tamburino (Emilio 1987) e da quelli severi del professore "Carogna" (Notte prima degli esami - Film 2006), ieri avrebbe compiuto 72 anni.
Auguri Giorgio, voglio immaginarti a festeggiare con una fumante "Carbonara", circondato dai quadri da te dipinti, da nuove note da te scoperte, da pagine di libri scritti da poco; da tutta la dolcezza, lealtà e spensieratezza che ti appartengono.
Adalpinaaa! Taca la musica...
Roberta Bellesini Faletti