16/12/2024
QUELLA STRANA DOMENICA POMERIGGIO
Non ero nell'hinterland milanese in un pomeriggio meneghino e nemmeno nella Valle di Comacchio.
Ero solamente al Città di Arezzo, pronto ad assistere alla partita degli amaranto.
Vedere è un eufemismo, anche intravedere è eccessivo.
La nebbia all'irto colle di San Cornelio piovigginando sale….
E mi sono, ci siamo persi una partita scoppiettante, ci siamo persi una bella vittoria dell’Arezzo e, soprattutto avremmo voluto celebrare l’impresa di Emiliano Pattarello, autore di tutte e quattro le reti amaranto , come meglio meritava.
Una domenica strana, in tribuna, ci confrontavamo nel mettere insieme quello che ognuno di noi mana a mano intravedeva, per mettere assieme il puzzle delle azioni amaranto. Abbiamo esultato ai primi due gol dell’Arezzo solo perché abbiamo sentito il boato della Curva Minghelli, che aveva avuto il privilegio di vedere le prime due reti di Pattarello, di sapere perché l’arbitro aveva fischiato il rigore e come Emiliano lo avesse trasformato.
Nella ripresa le parti si sono invertite, dalla tribuna, riuscivamo a vedere la porta avversaria e poco altro, ma quanto bastava per vedere , noi, gli altri due gol di Pattarello, Ed è stato divertente sentire il boato di una Curva Minghelli, ignara di quanto succedesse a quasi cento metri di distanza, dieci secondi dopo il gol, con il tramite della Tribuna e della sue esultanza.
Ho visto poco, diciamo una mazza, se non una decina di minuti in cui la nebbia si era leggermente alzata, per poi ripiombare sul Comunale. Troppo poco per dare anche un minimo giudizio.
Ma, nonostante tutto, la vittoria è stata netta e la prestazione di Pattarello (che ha eguagliato, dopo 25 anni la prodezza di Fabio Bazzani) con le sue quattro reti segnate, ci riconsegna un giocatore importante e il poker di segnature sara una iniezione da cavallo di energia e fiducia sui propri mezzi.
L’Arezzo chiude il girone di andata con 32 punti, meglio della passata stagione, in linea con i programmi societari.
Adesso i fari sono puntati sulla Coppa Italia, con un quarto di finale affascinate con il Trapani di Eziolino , squadra dai grandi nomi e con il capocannoniere principe di tutti e tre gironi, l’argentino Facundo Lescano già a quota 15 a metà del cammino in questo campionato
Una squadra tosta, un allenatore tosto
Come non si fa a ricordare il periodo Capuano.... Per quello che ha fatto ad Arezzo lo si può amare... e quelli che ancora oggi lo deridono, sicuramente erano quelli che, quando Eziolino si lanciava verso la curva per fare festa, lo osannavano.
In quei due anni l'Arezzo era Capuano e Capuano era l'Arezzo... imprescindibili. Ha tenuto insieme la baracca, con la sua cocciutaggine ha imposto al Presidente una seconda richiesta di ripescaggio e lui giurava sulla sua famiglia (che ama alla follia) che lo avremmo vinto e cosi fu.
Rivoluzionò la squadra pronta per la D , chiamava i giocatori in piena notte, la mattina dopo erano ad Arezzo. Riuscì anche a fare plusvalenze, ricavando sangue dalle r**e. Era scenico, teatrale ma di calcio ne sapeva e ne sa più di tanti altri.
Una partita di cartello che merita un pubblico numeroso…. Ma che ve lo dico a fa
A proposito dimenticavo le pagelle
NEBBIA - 3,0 - La partita , forse, più divertente, la vittoria netta, le quattro reti di Pattarello. MALEDETTA!!
PATTARELLO - 10,0 - Venticinque anni dopo Fabio Bazzani, un giocatore dell'Arezzo segna quattro reti tutte insieme.... basterebbe questo, no?
Riccardo Bonelli