03/12/2024
C’era una volta, in un regno nascosto tra le nebbie di un’antica foresta incantata, una bambina chiamata Aylin. Era una giovane curiosa e silenziosa, il cui cuore era colmo di domande che il villaggio in cui viveva non sapeva rispondere. Ogni giorno guardava il cielo chiedendosi: “Chi sono? Qual è il mio posto in questo mondo?”
Una notte, mentre la luna splendeva alta e le lucciole danzavano come scintille dorate, Aylin sentì un sussurro tra gli alberi. Seguì quella voce fino a incontrare una magnifica lupa bianca, il cui manto sembrava intessuto di stelle e i cui occhi, sebbene socchiusi, trasmettevano un’antica saggezza. La lupa si presentò come Sariya, la custode della Foresta della Conoscenza.
“Perché hai paura, piccola Aylin?” chiese Sariya con un tono calmo e avvolgente.
Aylin abbassò lo sguardo. “Ho paura di non trovare mai le risposte alle mie domande. Di essere persa per sempre.”
La lupa sorrise dolcemente, un gesto quasi impercettibile. “Le risposte non sono nei libri del tuo villaggio o nelle parole degli altri. Sono dentro di te, ma per trovarle, devi affrontare tre prove. Salta sul mio dorso, e ti guiderò.”
Mentre cavalcava la lupa, Aylin attraversò un sentiero illuminato da foglie dorate che fluttuavano nell’aria. Sariya si fermò davanti a uno specchio d’acqua cristallina.
“Qui, Aylin, vedrai il tuo passato. Le tue paure, i tuoi rimpianti, e le storie che gli altri ti hanno raccontato su di te. Guarda, ma poi lascia andare.”
Nello specchio, Aylin vide i momenti in cui si era sentita piccola, giudicata, incapace. Le lacrime le rigarono il viso, ma Sariya le sussurrò: “Non sei ciò che gli altri vedono. Sei ciò che scegli di essere.”
Con un profondo respiro, Aylin immerse le mani nell’acqua e il passato svanì, come nebbia al sole.
Proseguendo, Aylin e Sariya giunsero a un ponte sospeso su un abisso scuro. Ogni passo sul ponte faceva scricchiolare le assi, e il vuoto sotto di lei sembrava sussurrare le sue più profonde insicurezze.
“Non puoi vedere cosa c’è dall’altra parte,” disse Sariya, “ma devi attraversare. Fidati del momento presente.”
Con il cuore che batteva forte, Aylin chiuse gli occhi, inspirò profondamente e iniziò a camminare. Ogni passo le sembrava più sicuro del precedente, finché non raggiunse l’altra sponda, dove trovò un campo di fiori illuminato dalla luce della luna.
Alla fine del viaggio, Sariya condusse Aylin in una radura circolare, dove un albero maestoso svettava verso il cielo. La lupa si voltò verso di lei. “Ora, devi fare l’ultima scelta: abbracciare l’ignoto. Salta verso i rami più alti e affidati alla tua forza.”
Aylin guardò la cima dell’albero e sentì la paura risalire. Ma poi ricordò ciò che aveva imparato: non era più schiava del passato, né prigioniera della paura del presente. Con un sorriso determinato, si arrampicò. Quando raggiunse la cima, vide il mondo sotto di lei, vasto e pieno di possibilità.
Quando scese, Sariya la guardò con orgoglio. “Ora sai, Aylin. Non importa dove andrai, chi sarai o cosa affronterai. La forza, la saggezza e la pace sono sempre state dentro di te.”
Da quel giorno, Aylin non ebbe più paura di esplorare l’ignoto. Divenne una guida per gli altri, ricordando loro che le risposte non si trovano fuori, ma nel cuore di chi ha il coraggio di ascoltare.
Il bozzolo interiore
La storia ti è piaciuta? Allora probabilmente ti piacerà il nostro libro di storie 😌🦋
🔗Scoprilo cliccando qui sotto: [https://ilbozzolointeriore.it/il-bozzolo-interiore/]