Palazzo Santa Chiara, una volta Teatro Rossini, si trova in una delle zone più belle del centro di Roma, tra Largo di Torre Argentina e il Pantheon. Ospitato in un palazzo che risale alla metà del ‘600, fu costruito dove, precedentemente, esisteva una dimora di Domenicane, in una delle cui stanze, nel 1380, morì Santa Caterina da Siena. L’istituto proprietario dell’immobile, l’Arciconfraternita de
lla Santissima Annunziata, nel 1873 concede una parte del Palazzo a degli impresari romani che ne fanno un teatro, ad opera di Virgilio Vespignani, inaugurato il 7 Febbraio 1874, con uno spettacolo della celebre Adelaide Ristori, alla presenza dei futuri reali d’Italia e delle massime autorità cittadine e nobiliari. Nei primi tempi si alternano opere liriche di Rossini, di Verdi e di Bellini, a spettacoli di arte varia, e il 19 Gennaio del 1879, per la prima volta, viene rappresentata l’operetta romanesca “Meo Petacca”, interpretata da Filippo Tamburri, il più importante attore dialettale dell’epoca. Il 20 Aprile 1886 il teatro torna alla Santissima Annunziata che ne fa, prima la sede della Libreria Declè e poi l’archivio dell’Arciconfraternita. Il 21 Aprile 1950 riapre l’antico Teatro Rossini ad opera di Checco Durante, attore e poeta dialettale romano. Agli inizi del 1976 muore Checco Durante, e la direzione passa alla moglie Anita e al genero Enzo Liberti: il gruppo diviene “Compagnia Stabile del teatro di Roma Checco Durante”. Nel 1992 Anita abbandona le scene e Alfieri continua, da solo, fino al 2005. Nell’Agosto 2008 inizia un nuovo capitolo per il teatro: l‘imprenditore Gustavo Cuccurullo ne assume la gestione e, con una radicale ristrutturazione, estetica e funzionale, rende Palazzo Santa Chiara una delle più belle e prestigiose strutture teatrali destinate all’ospitalità di eventi del nostro Paese.