13/01/2025
“Mi piace fotografare le cose che nessuno vuol guardare in faccia”. E così, con Oliviero Toscani, la pubblicità diventò cultura.
Il grande fotografo ed artista autore di campagne pubblicitarie, mostre ed installazioni controverse e dibattute, era amante della terra, del cibo genuino e del buon vino. Aveva acquistato un piccolo podere a Casale Marittimo in Toscana, poi divenuto una vera e propria tenuta con olivi e vigneti.
“Abbiamo iniziato per passione nel 1970 con un piccolo podere, e da allora ho piantato dodicimila ulivi e molte vigne. La strada che ho indicato è stata quella di fare un vino che si bevesse per divertimento, cosa che mi pare ormai scarseggi. Basti pensare alle facce serie e concentrate di tutti quelli che partecipano o organizzano degustazioni: sembrano funerali. Io mi baso solo sulle mie sensazioni e ho voluto un vino “schietto”, da osteria, che rallegra, che crea amicizia. Ci tengo a dire che le nostre piante sono concimate solo con lo sterco dei cavalli che vi pascolano in mezzo, a loro volta nutriti in modo del tutto naturale. Non usiamo prodotti chimici, anche se non condivido a pieno certe posizioni esasperate contro l’agricoltura moderna, perché ritengo che possano diventare controproducenti ed elitarie”.
Questa era la sua visione del rapporto tra l’uomo e la natura che si era riversata anche negli innumerevoli scatti sul mondo del cibo e del vino. Vogliamo ricordare due collezioni.
😍I ritratti dall’atmosfera calda e famigliare delle osterie “Tre gamberi” della Guida del Gambero Rosso e di alcuni viticoltori inseriti nella Guida ai Vini d’Italia voluta dalla cantina Contadi e Castaldi.
😎Gli scatti, divenuti poi iconici, di 60 presidi Slow Food del mondo - - in occasione della presentazione del libro del fondatore di Slow Food Carlo Petrini "Cibo e Libertà - Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione".
Il tuo sguardo unico e caustico sulla realtà ci mancherà Oliviero, buon viaggio, qualunque sia la la destinazione.