19/11/2023
Durante i nove mesi di gravidanza siamo a immaginare la cameretta,il vestitino, quanto sarà felice la nostra vita.ma non è questo essere genitori. genitori veramente si diventa quando i figli crescono, quando cominciano ad avere una mente pensante, a fare scelte, anche completamente diverse dalle nostre, spesso dolorose e paurose per noi. Vorremmo che i nostri figli facessero quello che noi con la nostra esperienza pensiamo. Ma non è quasi mai così e bisogna ascoltare, leggere tra le righe. E si sta con le dita incrociate, perché nel mondo i nostri figli ricordino i valori che gli abbiamo trasmesso,che abbiamo pensato i valori migliori possibile. figli che ci mettono in discussione continuamente che amiamo e qualche volta odiamo.
-sono i genitori che devono educare i figli-, è vero, le radici sono importanti, io lo so. Ma è pure vero che la società, la scuola, la televisione li forgiano e tu non puoi fare niente. sei lì a guardare e ogni tanto, cerchi di dire la tua, ma spesso non sei ascoltato. I nostri figli, i figli del mondo,bisogna lasciarli andare,con le dita incrociate.sono una donna e come madre cerco di educare i figli ad approfondire in maniera costruttiva. E da donna, quanti soprusi, mobbing, aggressioni velate o meno da uomini e anche da donne, che non ti aspettavi. è un'educazione che deve essere omnicomprensiva. in Italia siamo indietro, dobbiamo avere il coraggio di riconoscerlo.la nostra storia,la bellezza della nostra arte ci hanno reso così sicuri del nostro valore. ricorderò sempre quando dall'altra parte del mondo dissi con orgoglio -sono italiana-, mi risposero con un gesto ‘paraocchi’. abbiamo i paraocchi. quanta storia abbiamo alle spalle, che non ci ha aiutato a crescere e ci ha reso tanto pigri. tutti corrono a vedere il film di , sicuramente bellissimo, che ci racconta di un mondo antico e questo ci consola, ma è più profondo il messaggio. Quel mondo antico è tra di noi.
ragazzi svegliatevi e chiedetevi perché quel film vi emoziona tanto.Non sarà perché tocca le coscienze,facendovi credere, con una carezza, che si parla di un mondo lontano? È alla vostra coscienza che parla.