25/12/2018
Sono Orgoglioso di trasmettere la cronologia di 20 anni di storia di un successo Friulano e Italiano a valenza mondiale, orientato all'attenzione della salute e al miglioramento economico in viticoltura - Testi tratti da comunicazioni dell'Ateneo di Udine
1998 - I ricercatori dell’Università e dell’Istituto di Genomica Applicata del Parco scientifico di Udine, Testolin, Peterlunger, Morgante e Cipriani hanno dato inizio al progetto " Viti Resistenti alle malattie " con l’obiettivo di ridurre l’uso dei pesticidi in Viticoltura
Per comprendere l'importanza di tale ricerca basti sapere che la viticoltura Europea, che occupa il 3,3% della superficie agricola, utilizza il 65% dei funghicidi usati in agricoltura. Sicuramente un progetto di grande valenza economica nella viticoltura ma soprattutto che conferma le volontà, del mondo agricolo e della ricerca, di mettere al centro " l'Uomo"
Un'attività intensa che nei primi 4 anni i ricercatori, in collaborazione con i laboratori dell’ “Unione italiana vini di Verona”, hanno svolto vinificando quasi 500 campioni d'uva scelti tra i circa 16 mila incroci mantenuti presso l’Azienda agraria sperimentale “Antonio Servadei” dell’Ateneo Udinese : 65 % a bacca bianca e 35% a bacca rossa.
Uva non derivata da OGM, come si può a primo acchito supporre, ma da incroci tra un genitore di varietà commerciale e un’altro in linea genetica resistente alle malattie, in particolare la peronospora. Gli incroci sono stati eseguiti in maniera tradizionale portando il polline di uno dei due genitori sui fiori dell’altro genitore. La selezione ha invece utilizzato i moderni metodi di selezione assistita da marcatori (MAS) e l’analisi dei profili aromatici dei mosti per rendere più spedito ed efficiente il lavoro.
2010 - Il progetto viene finanziato e sostenuto dalla Regione, dalle banche di credito cooperativo e fondazioni bancarie regionali (Crup, Crt e Carigo), dai Vivai cooperativi di Rauscedo e da diversi produttori friulani : Le Vigne di Zamò, Livio Felluga, Marco Felluga, Venica&Venica e il Consorzio Collio.
2011 - La ricerca e la sperimentazione passa nelle mani di una generazione di giovani ricercatori guidati da Gabriele Di Gaspero: Simone Diego Castellarin, Luigi Falginella, Courtney Coleman, Barbara Bucchetti, Dario Copetti e altri collaboratori studenti dell'Università di Udine. Si tratta – sottolinea il prof. Testolin – di ricercatori cresciuti all’ateneo friulano, ma già noti e affermati a livello mondiale per una serie di pubblicazioni di elevato profilo scientifico sui geni di resistenza alle malattie della vite e sui metodi di selezione moderni.
2015 - Copertura con brevetto Europeo e internazionale delle nuove selezioni e l'inserimento nel registro nazionale italiano al Ministero Politiche agricole. I nuovi vitigni sono stati valutati dall’Università di Udine, in collaborazione con VCR Rauscedo, ai quali sono stati concessi i diritti esclusivi di moltiplicazione e commercializzazione.
2016 - Presentati i nuovi vitigni resistenti alle malattie. 5 a bacca bianca: Fleurtai, Soreli, Sauvignon Kretos, Sauvignon Nepis, Sauvignon Rytos. 5 a bacca rossa : Cabernet Eidos, Cabernet Volos, Merlot Khorus, Merlot Kanthus, Julius. Usato
2017 - i vini Microvinificati dai Vivai Cooperativi di Rauscedo, che commercializzano i vitigni resistenti alle malattie, messi a punto da Università di Udine e Istituto di genomica applicata (IGA) hanno ottenuto un’importante attestazione di qualità conquistando due ori e quattro argenti all’International PIWI Wine Award 2017.
2018 - A 20 anni dall'inizio di un sogno, oggi vediamo cooperative e cantine private innovative e sensibili alle tematiche di sostenibilità e di salute, come le Cantina Rauscedo e l'Azienda S. Simone, site nella pianura Pordenonese, mettere in commercializzazione il frutto di visione, di ricerca, di sostenibilità e d'imprenditorialità made Friuli e made Italy .
Con il primo traguardo dell'80% di trattamenti in meno " le viti resistenti " sono le basi per una nuova Viticoltura sempre più di qualità e attenta all'uomo.
GF