16/11/2024
Ci sono innumerevoli cose che perdiamo: un mazzo di chiavi, un treno, un libro, la fiducia in qualcuno, la tessera del Pam, la serenità, un amico che abbiamo smesso di cercare, l’amore, la proiezione di quel film che ci eravamo promessi di vedere, la felpa grigia comprata a Siviglia, la custodia degli occhiali, un ciondolo, la ricetta della carrots cake, l’abbonamento della palestra, quella calamita che avevamo preso al mercato di Istanbul per il nostro frigorifero.
E penso che in qualche modo, siamo intimamente composti da quello che ci manca, da tutte quelle cose che ad un certo punto abbiamo perso di vista perché eravamo impegnati a fare altro o semplicemente abbiamo lasciato andare.
Da giorni rimango in giardino ad osservare il mio castagno centenario e penso alla sua serenità ancestrale, al modo in cui accetta di perdere e perdersi nell’inverno, lasciandosi spogliare dal vento, restando così silenziosamente n**o e senza alcuna protezione.
Forse dovremmo solo essere più gentili con noi stessi, fare pace con quello che abbiamo perso, con tutto quello che per qualche ragione abbiamo smesso di desiderare, perché forse è il modo migliore per fare spazio a nuove cose.