Prima ancora della Seconda Guerra Mondiale, il mare al largo di Tortoreto era solcato dalle vele variopinte delle Lancette. Ed è qui che inizia il mio racconto: una storia, quella della mia vita, profonda e dalle origini lontane, capace di legare il Mare ai suoi Uomini attraverso ricordi indelebili nella mia mente.
Perché una di queste lancette, che affrontavano ogni giorno l’orizzonte del nostro Mare, era quella di mio nonno, e di suo padre prima di lui.
Appartengo a una generazione di marinai: chi li ha conosciuti li chiama ancora oggi “Lupi di Mare”, perché era impossibile non scorgere in quei visi scavati dalla fatica quella passione forte che li spingeva ogni giorno verso il largo, e che non li avrebbe mai lasciati.
Penso di possedere ancora, dentro di me, quello stesso sangue nelle vene: esso continua a far scorrere dentro di me quelle stesse emozioni nel lavoro che svolgo ogni giorno. In ogni menu che studio, e in ogni piatto che preparo, rivedo quelle vele variopinte, protagoniste dei miei racconti sin da bambino.
Sono nato marinaio, e cresciuto con le usanze marinare, che non sono assolutamente facili per un bambino. In molti dicono che il valore aggiunto di una persona sia nelle sue origini: io mi sento di poter aggiungere che creare tutto il resto stia a me!
A partire dall’età di dieci anni passavo le vacanze scolastiche a bordo dei pescherecci: diventavo così, nello stesso momento, spettatore e protagonista di grandi avventure e ricordi ancora perfettamente lucidi nella mia mente.
Con il passare degli anni, per necessità in famiglia mi viene affidato un ruolo di grande responsabilità, e fin troppo importante per la mia età: la vendita del pescato.
Inizio così a maturare grandi conoscenze ed esperienze, grazie al confronto costante con uomini appartenenti ad altri settori commerciali.
Apro così la mente a situazioni e circostanze nuove, dove non era più tanto il lavoro fisico a farla da padrone, ma quello mentale.
La capacità di definire la qualità, la freschezza e la particolarità dei sapori del pesce era legata direttamente a quelle nozioni che, senza rendermene conto, avevo appreso durante le mie dure notti trascorse a bordo dei pecherecci: lezioni di vita importantissime che mi hanno aiutato a forgiare il mio carattere e, contemporaneamente, a far maturare la mia esperienza.
Fu così che mi sentii pronto ad affrontare la mia prima sfida: aprire un’attività di vendita al dettaglio.
All’età di 18 anni nasce Vivere di Mare: una pescheria molto diversa rispetto alle altre, perché fin da subito decisi di offrire un prodotto diverso, non solo nel prezzo ma anche nel modo di presentarlo. Le esperienze maturate nei locali e nei ristoranti da me riforniti mi diedero modo di apprendere un’attività diversa: quella della ristorazione. Fu così che decisi di inserire la gastronomia nel mio locale a Sant’Egidio alla Vibrata. E fu così che, invece di una tradizionale pescheria, nella mia attività di trovarono sin da subito Antipasti, Primi e Secondi oltre al banco del pesce fresco: una rivelazione che, da lì a pochi anni, hanno introdotto quasi tutti i dettaglianti alimentari della zona.
Molto contento delle scelte fatte, con grandissimi sacrifici ripagati da un’attività fiorente, mi preparo ad un ulteriore passo: la ristorazione.
Ancora una volta il ricordo delle Lancette che solcavano coraggiose il mare di Tortoreto ispira le mie idee, e dà forza a un nuovo obiettivo: dare la possibilità a tutti di gustare i veri sapori del Mare.
Sapori genuini, senza alterazioni di alcun tipo, senza compromessi sui prodotti da usare, e il tutto caratterizzato da un’alta qualità: elemento essenziale per guadagnarsi il rispetto della propria clientela.
E ho scelto di fare tutto questo fornendo un tocco di unicità al sapore della mia cucina, grazie ad abbinamenti aperti al futuro, dove alla base di tutto regna l’equazione: buona alimentazione = rispetto.
Nasce così il Ristorante Vivere di Mare: una nuova sfida, che dà vita e sapore a nuove idee ed emozioni che crescono in me, accompagnate da una fantasia creativa che va di pari passo con la realtà. Una cucina forte, che raccoglie tutto il percorso che ti ho raccontato finora, e che ti emoziona con quei sapori che ti accompagnano, ad ogni portata, in quel luogo dove si trova lo stare bene.
Sono passati tanti anni da quei giorni trascorsi sulle lancette, ma il sapore della salsedine che scavava il volto dei miei avi la rivivo dentro ogni ricetta che ogni giorno preparo nel mio ristorante.