28/11/2022
The H**p Club
Via Brusuglio 70/ Interno
20161 Milano MI
In data 13 Novembre veniva effettuato un secondo controllo di polizia, senza nessun mandato, dovuto ad una “semplice segnalazione” , da parte delle autorità competenti del commissariato di Milano Comasina, nella sede del 420 H**p Club, primo e unico Cannabis Social Club della Città Meneghina.
L’Associazione ispirata a Marco Pannella, è nata per la tutela e l’aiuto per pazienti e consumatori che necessitano di ricevere cannabis terapeutica, secondo le vigenti leggi in tema di Salute.
Sono passati pochi mesi dalla prima ispezione delle forze dell'ordine, che aveva portato al sequestro di diverse piantine coltivate dal Club con lo scopo di disobbedire alle leggi vigenti in materia di cannabis terapeutica e di dare ai pazienti la certezza della cura, resa impossibile dalle croniche carenze di farmaco che si verificano perché l'Italia ha ancora problemi a calcolare l'approvvigionamento annuale dei farmaci cannabinoidi. La seconda perquisizione di ieri, oltreché vari materiali "sporchi di cannabis", ha visto la confisca di alcuni barattoli preparati dalla farmacia e contenenti le terapie dei pazienti, come indicava l'etichetta apposta su ognuno di essi.
Non è il primo e purtroppo non sarà l'ultimo episodio che vede il "dovere di indagine" prevaricare sul "diritto alla salute" di chi ha la sfortuna di doversi curare con una sostanza come la cannabis.
Walter De Benedetto, Christian Filippo, Andrea Trisciuoglio, Fabrizio Pellegrini e come loro tante altre persone che sono malate agli occhi del servizio sanitario, ma criminali agli occhi dello Stato perché hanno avuto l'ardire di coltivare "quel fitofarmaco" che lenisce i dolori e migliora le condizioni di vita.
A oggi l’associazione continua ad organizzare un centinaio di visite mediche mensili con il rilascio di altrettante prescrizioni mediche, con una media di 15 grammi per ricetta, per un quantitativo complessivo che supera abbondantemente il Kilo.
Vista la grande difficoltà nel reperimento del farmaco a costi elevatissimi che ne permettono l’utilizzo solo per cittadini benestanti, tagliando fuori coloro che non hanno disponibilità economiche, per pagare la propria terapia regolarmente prescritta (un grammo al giorno per un mese ha un costo non inferiore a 340€)
Al termine del controllo, il presidente dell’associazione veniva posto in stato di fermo diretto e accompagnato al commissariato di Turati, per la schedatura,scortato dagli agenti di Comasina, dalla quale sono partiti i perquisitori della squadra mobile ,che hanno voluto effettuare il controllo per il rilascio del verbale di sequestro.
Restiamo fiduciosi nelle capacità di comprendere consentito dalla legge e necessario per i pazienti, restiamo a disposizione e delle autorità competenti, in vista di un possibile procedimento penale che coinvolge non solo l’associazione milanese, ma una rete di Associazioni e attivisti, pronti a essere sottoposti a processo per evidenziare l’incongruenza delle leggi dello stato con la Costituzione Italiane che, all’art. 32, prevede l’obbligo da parte dello stato a garantire le cure ai propri cittadini e permette l’auto determinazione della stessa, in funzione delle dichiarazioni da parte dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, accolte e promosse anche in sede delle Nazioni Unite (ONU).
L’azione di facilitazione unita a quella già nota di disobbedienza civile è frutto di ampi studi delle vigenti leggi e ha l’ambizione di poter creare un precedente che consenta ai pazienti riunuirsi in associazioni per potersi coltivare la propria terapia, senza dover costringere pazienti a rivolgersi al mercato nero, evitando di alimentare attività criminali e poter cominciare un percorso che porti alla determinazione della tipologia di Cannabis che possa migliorare le condizioni di vita del paziente.
Ci auguriamo una pacifica e comprensiva assoluzione, in caso contrario saremo pronti a affrontare tutti i gradi di giudizio per dimostrare le nostre ragioni, spinte dalla scienza, grazie al prezioso supporto dell’Avv. Filippo Maria Molinari, legale che fin dai primi passi ha accompagnato l’associazione in ogni sua evoluzione a partire dalla stesura dello statuto.