Massimo Ankor photographies

“La notte del 22 maggio camminavo per le vie di Milano e avevo una strana sensazione. Vedevo i ragazzi di 17-18 anni far...
04/12/2024

“La notte del 22 maggio camminavo per le vie di Milano e avevo una strana sensazione. Vedevo i ragazzi di 17-18 anni fare festa, io era più di 40 anni che aspettavo… Ci rimasi quasi male. Camminavo da solo. Andai fino in Piazza Duomo a vedere, in disparte, la gente che impazziva. Poi mi diressi verso casa, in Porta Romana. Eppure sentivo che stavo dimenticando qualcosa.
Alle 6 del mattino mi svegliai di soprassalto. Mi stavo dimenticando una promessa fatta a mia mamma, mancata qualche anno prima. Mi aveva chiesto: «Se dovesse capitarmi qualcosa e l’Inter dovesse vincere la Champions, ricordati di portarmi un ricordo di quella serata».
Mia mamma era più di un ultras. L’ultima partita che vide a San Siro fu un Inter-Borussia Moenchengladbach di coppa Uefa. Era con me ai popolari. A un certo punto la vidi schiaffeggiare un tedesco. «Mi ha insultato» si giustificò. E io: «Ma se non conosci nemmeno la sua lingua…». Da quel giorno, quando giocava l’Inter, l’ho sempre tenuta a casa. Soffriva troppo allo stadio. Con il ricordo di quella promessa, alle otto uscii di casa per andare da lei. Per strada c’erano tutti i residui dei festeggiamenti. I ragazzini andavano in giro con la sciarpa nerazzurra al collo. Ma mi colpì una figura, in particolare. All’orizzonte mi apparve un ragazzo, barcollante, con bandiera e sciarpa, visibilmente euforico. Si avvicinò. E, dopo avermi riconosciuto, gridò: «Campioni! Campioni! Dove sono gli altri?». «La festa è finita» gli risposi. E gli domandai: «Hai visto baracchini che vendono bandiere, sciarpe o gadget dell’Inter? Perché ho fatto una promessa a una persona che non c’è più». Lui si sfilò la sciarpa dal collo: «Questa è stata a Madrid, sono appena tornato. E’ tua!».
Con la sciarpa al collo, andai al cimitero di Lambrate. Comprai delle margherite e la nascosi dietro ai fiori, non mi sembrava opportuno entrare in quel luogo come allo stadio. Mantenni la promessa fatta a mia mamma. Legai la sciarpa intorno alla sua foto. Ero imbarazzato. Mentre mi alzai, alla mia destra vidi un signore che stava piantando una bandiera dell’Inter di fronte a una tomba. Mi sorrise. C’era tanto nerazzurro al cimitero e il mio imbarazzo iniziale si trasformò in una risata quando vidi una Coppa dei Campioni gonfiabile attaccata all’ala di un angelo di un monumento funebre. Per me quel giorno in qualche modo è stato l’apice del calcio romantico. Oggi mi fermo a guardare i ragazzini che giocano proprio con quello spirito. Moratti questa storia la conosce già. Ora spero che Oaktree la legga per capire che cosa vuol dire essere interisti. Perché se l’atletica è uno sport, il calcio è una metafora della vita”

Paolo Rossi ⚫️🔵

Mi sono preso una pausa in questa passione chiamata fotografia. Una pausa di tredici mesi circa per rielaborare un lutto...
11/11/2024

Mi sono preso una pausa in questa passione chiamata fotografia. Una pausa di tredici mesi circa per rielaborare un lutto profondo avvenuto al nova festival.
Quello che ha fatto più male è stato il silenzio dell'Occidente.
D'improvviso ho capito quanto la sinistra si sia riempita per anni di parole d'ordine tanto vuote quanto ipocrite.

Capire è già la via principale per guarire da un sonno profondo.
~
Da Assia Neumann Dayan:
voglio rassicurare tutti: il femminismo è morto. Il funerale è stato celebrato in data 8 marzo 2024 presso tutte le piazze italiane e del mondo occidentale, anche perché se scendi in piazza in Iran ti impiccano. L’elogio funebre è stato pronunciato da Judith Butler che ha definito «resistenza armata» il 7 ottobre, sentenza poi ribadita dagli striscioni manifestanti di “Non una di meno”. Il femminismo è morto, ma il transfemminismo è vivo e lotta insieme alla «resistenza palestinese». Lo abbiamo visto ad Harvard, alla Columbia, nei salottini e nei licei delle Ztl, e questo è il risultato del chiamare «fascista» sia quello che ti dice che sei grassa che quello che quello che ti butta sotto la metro perché non indossi il velo.
Prima andarono da Elisabetta Fiorito che presentava il suo libro “Golda” all’Odeon di Firenze. Gli spettatori sono stati fatti uscire come topi da una porta secondaria perché un gruppo di persone si è messo a contestare questo grave «evento sionista», cioè parlare di un saggio storico. L’abile sommossa è stata organizzata da Flavia Carlini, influencer e autrice, che presentava anche lei il suo libro a Firenze. Era una protesta per affermare la superiorità dei caroselli su Instagram rispetto al saggio storico? Lo so che la realtà è deludente e infatti questo non è antisemitismo, ma tour di autopromozione; d’altra parte, conosco persone che per un piatto di lenticchie hanno fatto di peggio. Poi venne Patrick Zaki, quello che nella bio di X ha «Human Rights Defender», a scrivere per l’8 marzo un pensierino in cui invita a «fare rumore» per le donne di tutto il mondo, meno che per quelle ucraine e per quelle israeliane, così siamo già siamo a due di meno. Rimarrà indimenticato nella storia dei diritti umani anche il suo tweet del 7 ottobre dove virgolettava l’umanità dei terroristi di Hamas che rapivano la signora Bibas e i suoi bambini, e chissà se sono ancora vivi. Ma nemmeno questo è antisemitismo, questa è difesa dei diritti umani, tranne che per quelli delle donne ebree e ucraine. Poi vennero a prendere a urla in faccia David Parenzo in un convegno a La Sapienza, impedendogli di parlare. Una ragazza gli ha gridato: «Lei utilizza la questione femminile strumentalizzandola per giustificare il genocidio in atto in Palestina». Lei invece no, per ca**tà. Questo nella loro lingua si chiamerebbe «appropriazione culturale», anche perché secondo me le donne palestinesi non sarebbero felicissime di sentire che Hamas è resistenza, ma sicuramente queste ragazze di Roma Nord lo sapranno meglio delle donne di Gaza. A Parenzo non è stato concesso di parlare perché è ebreo, poi possiamo anche raccontarci la favoletta del dissenso, ognuno si guarda allo specchio come può. E poi vennero a prendere Sara, che a Firenze è andata in manifestazione con un cartello in solidarietà delle donne israeliane. Una donna delle “Non Una di meno” si è messa con la mano a cucchiara a gridarle «Vai via», prendendoci poi tutti per deficienti dicendo che l’aveva fatto per il suo bene, metti che qualcuno le strappava il cartello. Troppo buona la nonunadimeno. Ma nemmeno questo è antisemitismo, questa è la linea che ha deciso di tenere “Non una di meno”. Se cancelli le vittime, cancelli il reato. Lo so, lo so che non ne potete più di sentir parlare del 7 ottobre, ma ditelo a quelle che vogliono cancellarlo. Delle donne stuprate, ammazzate, e di quelle tenute ancora in ostaggio non bisogna parlare. Il movimento si divide tra quelli che negano gli stupri chiedendo i video, e quelli che ammettono gli stupri ma a loro non importa. Cos’è peggio? Chi lo sa. La verità è che abbiamo scoperto che esiste una cosa peggiore dell’antisemitismo: il doppio standard. C’è una sola cosa tra queste che ha a che fare con la Palestina? No. C’è stato un susseguirsi di «sanzioni» e boicottaggi, dai frollini sottomarca ai medicinali generici, dal frigo della Coca Cola «che simboleggia la morte» all’inclusiva vetrina di Luis Vuitton, fino al boicottaggio totale dell’onestà intellettuale. È altresì curioso che nessuna voglia boicottare l’azienda dell’ebreo più famoso al mondo, Mark Zuckerberg. Invito quindi le compagne a boicottare Instagram e Facebook: non vorranno mica perdere l’occasione di far fallire l’entità sionista più influente del mondo?

"Il doppio volto degli antisemiti"
ASSIA NEUMANN DAYAN
10 Marzo 2024

Le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano... Forse ho paura di perderla tutta in una vol...
01/10/2024

Le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano... Forse ho paura di perderla tutta in una volta se ne parlo. O forse l'ho già perduta a poco a poco.
~ Italo Calvino, le città invisibili

https://www.flickr.com/photos/ankor2/9438723916

10/08/2024

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈
L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora sono necessarie. Dalle prime manifestazioni ad oggi sono stati compiuti moltissimi passi in avanti, ma il Pride Month ci invita a ricordare che la parità non è ancora stata raggiunta, e in tantissime aree del pianeta non è nemmeno all’orizzonte.
💜
Sab. 15 giugno 2024 🌈 con
𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚
𝐏𝐀𝐑𝐀𝐓𝐀
📍 Partenza: Corso Principe Eugenio, ore 16:30
🏁 Arrivo: Piazza Vittorio, ore 20:30
***r

Io e il pride.
18/06/2024

Io e il pride.

"Mia cara, niente accade per caso e tutto torna al punto di partenza. Nessuna mia spiegazione potrebbe essere di conforto per te, tu cerchi una soluzione, perché sei giovane, ma un giorno capirai tutto questo"- Carol

Dopo tre anni torna il pride.

Questo giorno é per me molto più che solo fotografia.
TORINO E PRIDE, due identità che convivono e riacquistano senso in giornate come questa.
Il momento per me più felice é stato sapere che le mie foto venivano proiettare dal Centralino nella serata conclusiva del pride.

Ci sono cose che valgono di gran lunga più del guadagno.

Buon pride Torino!
❤️

𝐓𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐝𝐞!L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora s...
18/06/2024

𝐓𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐝𝐞!
L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora sono necessarie. Dalle prime manifestazioni ad oggi sono stati compiuti moltissimi passi in avanti, ma il Pride Month ci invita a ricordare che la parità non è ancora stata raggiunta, e in tantissime aree del pianeta non è nemmeno all’orizzonte. Coordinamento Torino Pride
https://www.facebook.com/share/GPThyJ9ASDb65WSD/?

Ancora oggi in 64 Paesi del mondo essere gay è illegale e può portare alla prigione e, in alcuni casi, anche ad essere frustati e trattati a livello sanitario. C'è di più: come evidenzia il report di ILGA World, in alcuni Stati, come Iran e Arabia Saudita, è prevista anche la pena di morte. Va però ricordato come, anche se in molti Paesi gli atti sessuali consensuali tra persone dello stesso sesso sono legali, la stigmatizzazione sociale delle persone percepite come non eterosessuali o non cisgender resti oltre i livelli di guardia. Anche per questo è nata la giornata mondiale del coming out, festeggiata ogni 11 ottobre dal 1988, quando negli Stati Uniti, grazie allo psicologo Robert Eichberg e alla politica e attivista LGBT Jean O'Leary, fu scelto questo giorno per ricordare la cosiddetta “Grande Marcia”, celebrata a Washington nel 1987 per chiedere i diritti per le persone lesbiche e gay. Diritti che però, in diverse zone del mondo, rimangono ancora preclusi.

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Il Pride è tante cose, un moto collettivo di emozioni e partecipazione. Ma, prima di tutto, il Pride è
nato come atto di ribellione contro il potere costituito e l’oppressione continua che la comunità
LGBTQIA+ affrontava ieri e affronta ancora oggi. Siamo persone che amano e siamo persone che
lottano. Vogliamo riappropriarci di entrambe queste definizioni, e vogliamo narrarle secondo le
nostre prospettive e le nostre storie uniche e differenti.
Sabato 15 giugno 2024
Partenza ore 16:30 in corso Principe Eugenio. Al concentramento sarà presente un banchetto delle persone volontarie con i gadget e per dare informazioni. Lo staff sarà presente anche durante tutta la parata per aiuto e supporto.

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora sono necessarie. Dal...
18/06/2024

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈
L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora sono necessarie. Dalle prime manifestazioni ad oggi sono stati compiuti moltissimi passi in avanti, ma il Pride Month ci invita a ricordare che la parità non è ancora stata raggiunta, e in tantissime aree del pianeta non è nemmeno all’orizzonte.
💜
Sab. 15 giugno 2024 🌈 con
𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚
𝐏𝐀𝐑𝐀𝐓𝐀
📍 Partenza: Corso Principe Eugenio, ore 16:30
🏁 Arrivo: Piazza Vittorio, ore 20:30
***r

17/06/2024

L’anima ‘festaiola’ del Pride convive con le rivendicazioni politiche che ancora sono necessarie. Dalle prime manifestazioni ad oggi sono stati compiuti moltissimi passi in avanti, ma il Pride Month ci invita a ricordare che la parità non è ancora stata raggiunta, e in tantissime aree del pianeta non è nemmeno all’orizzonte.

16/06/2024

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈
Il grande giorno è arrivato e non vediamo l’ora di scatenarci con voi! Per prepararci, facciamo un tuffo nei ricordi con una serie di foto dei nostri Pride passati. Energia, colori e puro divertimento! 🏳️‍🌈💖

(https://www.instagram.com/explore/tags/domani/) promettiamo di alzare ancora di più il livello con il nostro 𝑸𝒊𝒎𝒂𝒏𝒋𝒊 𝑺𝒉𝒖𝒕𝒕𝒍𝒆 e il DJ set di .insta (https://www.instagram.com/dannyg.insta/) ! 🚀
—-
Sab. 15 giugno 🌈 QIMANJI con (https://www.instagram.com/torinopride/) + 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚

𝐏𝐀𝐑𝐀𝐓𝐀
📍 Partenza: Corso Principe Eugenio, ore 16:30
🏁 Arrivo: Piazza Vittorio, ore 20:30
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Dopo la parata, continua la celebrazione con il 𝑻𝒐𝒓𝒊𝒏𝒐 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚 al (https://www.instagram.com/centralinoclub/) 🏳‍🌈 Insieme a tutt3 le organizzazioni vivremo una serata incredibile ✨

𝐎𝐅𝐅𝐈𝐂𝐈𝐀𝐋 𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐘
🕚 Inizio: ore 20:30
📍 Location: Centralino Club (Via delle Rosine, 16 - TO)

(https://www.instagram.com/explore/tags/pride/) (https://www.instagram.com/explore/tags/torinopride/) (https://www.instagram.com/explore/tags/pridemonth/) (https://www.instagram.com/explore/tags/lgbtcommunity/) ***r (https://www.instagram.com/explore/tags/q***r/) (https://www.instagram.com/explore/tags/gayitaly/) (https://www.instagram.com/explore/tags/torino/)

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈Il grande giorno è arrivato e non vediamo l’ora di scatenarci con voi! Per prepararci, facciamo un tu...
15/06/2024

𝙏𝙤𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 2024 🌈
Il grande giorno è arrivato e non vediamo l’ora di scatenarci con voi! Per prepararci, facciamo un tuffo nei ricordi con una serie di foto dei nostri Pride passati. Energia, colori e puro divertimento! 🏳️‍🌈💖

(https://www.instagram.com/explore/tags/domani/) promettiamo di alzare ancora di più il livello con il nostro 𝑸𝒊𝒎𝒂𝒏𝒋𝒊 𝑺𝒉𝒖𝒕𝒕𝒍𝒆 e il DJ set di .insta (https://www.instagram.com/dannyg.insta/) ! 🚀
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Sab. 15 giugno 🌈 QIMANJI con (https://www.instagram.com/torinopride/) + 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚

𝐏𝐀𝐑𝐀𝐓𝐀
📍 Partenza: Corso Principe Eugenio, ore 16:30
🏁 Arrivo: Piazza Vittorio, ore 20:30
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Dopo la parata, continua la celebrazione con il 𝑻𝒐𝒓𝒊𝒏𝒐 𝑷𝒓𝒊𝒅𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒚 al (https://www.instagram.com/centralinoclub/) 🏳‍🌈 Insieme a tutt3 le organizzazioni vivremo una serata incredibile ✨

𝐎𝐅𝐅𝐈𝐂𝐈𝐀𝐋 𝐏𝐑𝐈𝐃𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐘
🕚 Inizio: ore 20:30
📍 Location: Centralino Club (Via delle Rosine, 16 - TO)

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Indirizzo

Piazza Campidoglio, 50
Settimo Torinese
10036

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