03/08/2024
Antiche Tradizioni Popolari: Lughnasadh,/Lammas, Antica Festa Celtica del Raccolto
Nel cuore dell'estate, 40 giorni dopo il solstizio, arriva il tempo di Lughnasadh, la festa del raccolto celtico.
È una festività pagana molto importante per le tribù celtiche di stampo gaelico, che secondo la Ruota dell'Anno (il calendario celtico) corrisponde ad a una delle celebrazioni principali legate al ciclo naturale e alla vita rurale.
Lughnasadh era il primo dei tre grandi raccolti dell'anno, seguito da Mabon e Samhain, il quale segnava la fine dell'anno e l'inizio dell'inverno.
Il termine Lughnasadh deriva dalle parole gaeliche "násadh", assemblea o commemorazione, e Lugh, il nome del dio del Sole celtico, e può essere tradotto come "la festa di Lugh".
I riti di Lughnasadh
Questo momento di grande abbondanza era molto sentito dalla comunità che si riuniva e festeggiava la mietitura del primo grano e la raccolta dei frutti di stagione, come mele e pere.
Aveva inizio il primo agosto e consisteva in sontuosi banchetti collettivi, raduni e tornei che duravano per diverse settimane.
Era anche un'occasione per celebrare i matrimoni.
Inoltre, secondo la tradizione celtica era usanza svolgere tutte queste attività sui colli e sulle montagne, il più possibile vicino al dio Sole.
Si raccoglievano mirtilli selvatici, si svolgevano danze rituali intorno al fuoco purificatore e si addobbavano i pozzi sacri con corone di fiori.
Durante l'evento, capitava anche che un giovane del villaggio interpretasse il dio Lugh per assistere alla mietitura e si portava su un colle una testa scolpita nella pietra con le fattezze della divinità.
Lughnasadh è conosciuto anche col nome inglese di Lammas, dai termini inglese "loaf-mass", ossia "FESTA DEI PANI", che mette in luce la tradizione di ringraziare il primo grano facendo del pane e offrendolo al dio Lugh; nel tempo, la celebrazione non si è estinta, ma solo trasformata per le influenze date dalla cristianizzazione.
Lugh, il dio delle mille arti
Lughnasadh era dedicata al dio Lugh, da cui prendeva il nome e significa letteralmente "bagliore".
Come detto sopra, era protettore del Sole e della Luce e non solo, infatti questa divinità aveva una raffigurazione sia guerriera che sciamanica/sacerdotale.
Era patrono dell'artigianato, delle tecniche e del talento artistico, di cui era maestro indiscusso grazie alla sua mente brillante e intelligente, tanto da essere definito il "dio delle mille arti".
Considerato un dio giusto, proteggeva la verità, le leggi e inviolabili erano i giuramenti fatti in suo nome.
Inoltre, era protettore dei mercanti, dei viaggiatori e persino dei ladri.
Sotto molteplici aspetti quindi assomigliava molto alla figura del dio Apollo del mondo greco-romano.
Secondo la mitologia irlandese, divenne il Re d'Irlanda e in suo possesso era l'invincibile lancia Lúin, detta la Fiammeggiante, uno dei quattro tesori d'Irlanda, che lo rendeva un guerriero imbattibile.
Infine, si diceva che il primo grano di Lughnasadh fosse incarnazione di Lugh e la sua mietitura corrispondesse al sacrificio del dio che dava tutto se stesso per sfamare il popolo.
Un rito dai forti connotati di morte e rinascita.
Quest'atto sacrificale era incarnato anche nella creazione di una bambola di paglia, che veniva messa in casa o nelle stalle per propiziare i futuri raccolti.
Per questa sua doppia manifestazione, Lughnasadh era una festa legata tanto all'abbondanza quanto alla morte.
Perciò, venivano celebrati anche riti funebri in onore di Lugh, come ad esempio attraverso giochi atletici.
Durante la festa del raccolto, non era strano che fossero effettuati dei ringraziamenti in onore della madre adottiva di Lugh, ovvero Tailtiu, dea della fertilità e della natura che "muore" per nutrire l'Umanità, che spirò dopo lo sforzo di aver creato le pianure di Breg, in Irlanda, perché fossero ideali per l'agricoltura.
Lughnasadh era caratterizzato da moltissimi riti molto affascianti, legati alle offerte di primizie e al sacrificio di Lugh.
L'altare di Lughnasadh
Lughnasadh simboleggia l'abbondanza del raccolto e la gratitudine che la tribù ha nei riguardi di Madre Natura, se vuoi celebrare anche tu questo momento, puoi preparare un tessuto di lana, sul quale disporre elementi che richiamano fertilità e sacrificio:
spighe di grano o di orzo (il raccolto)
una pagnotta di pane
mele e mirtilli (l'offerta di primizie);
candele gialle (il sole);
una bambola di paglia o fatta con foglie di mais (il sacrificio di Lugh);
un mazzolino di fiori di stagione, come l'ulmaria e la lavanda (la fertilità).
Puoi accendere una candela e ringraziare dei doni che la Natura sempre ci concede e meditare con gratitudine su ciò che si è raccolto e si sta raccogliendo ora.
Il pane di Lammas
Il tipico pane di Lammas è una pagnottina ai semi di papavero.
Se vuoi realizzare questo tipo di pane, a seguire la ricetta per 4 persone.
Un pane che puoi benedire o far benedire e condividere con chi ami.
100 grammi di farina d’avena;
100 grammi di farina integrale di frumento;
100 grammi di farina d’orzo;
100 grammi di farina di segale;
100 grammi di b***o;
50 grammi di lievito di birra;
700 ml di latte anche vegetale;
2 cucchiai di miele;
4 cucchiai di semi di papavero;
olio, sale e pepe a piacere.
Riscaldare il latte, quando è quasi a bollire, aggiungere il sale, il pepe, il miele e il lievito .
Girare in senso orario, mettendo nel gesto buono pensieri di benedizione e far sciogliere e amalgamare bene il tutto.
Mescolare le varie farine e impastarle, aggiungendoci il latte precedentemente ottenuto.
Lasciar riposare l'impasto per 30 minuti, coprendolo con un panno per farlo lievitare.
Lavorare poi l'impasto per altri 10 minuti e modellarlo a piacere.
Una forma tipica è quella ovviamente della treccia, per rimandare alle spighe di grano.
Posare il pane su una teglia da forno unta e lasciarlo lievitare per un'altra ora.
Una volta lievitato, spennellare con olio la superfice superiore del pane e aggiungerci i semi di papavero.
Scaldare il forno a 150° gradi, inserire la pagnotta e lasciarla lì per 20 minuti.
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