31/03/2024
🧑🌾 Coltivato e utilizzato nel bacino del Mediterraneo dagli Egizi e in Asia Minore oltre 2000 anni fa e descritto minuziosamente sia nel metodo di coltivazione che di preparazione in alcuni manuali degli antichi Romani nel 200 a.C., è l’ortaggio primaverile per eccellenza: si tratta dell’ASPARAGO BIANCO ed è una coltivazione tipica del .
📜 La sua storia ha origini lontane, a livello locale, già nel 1647 si ha testimonianza di tale don Valentino di Stefano da Forame condannato a lire 50 di multa non solo per rissa, insulti e ubriachezza, ma anche perché “andava a tagliare asparagi nell’orto dei nobili Attimis” e come testimoniato quasi un secolo dopo, nel 1727, in una relazione di un conte circa le nozze del fratello Carlo con Gabriella d’Attimis. Da queste testimonianze si può evincere come, almeno nei primi secoli, l’impiego dell’asparago fosse prevalentemente destinato alle classi privilegiate.
👑 Considerato un prodotto di prestigio per tutto l’Ottocento, la svolta si ha negli anni ‘30 del secolo scorso con le prime coltivazioni intensive. In particolare, la zona di Tavagnacco era considerata la capitale dell’asparago bianco friulano e conosciuta oltre i confini regionali per la tradizionale festa che si svolge sin dal 1935 nel mese di maggio, la più famosa e antica del genere in regione, molto attesa non solo dagli agricoltori ma da tutto il pubblico che ama le tradizioni contadine.
✒ Ne ha decantato la bontà e per le sue proprietà depurative Pietro Zorutti, nel suo “Strolic furlan, pronostic par I'an bisestil 1824”, inserendo gli “spargs di Tresèsin” tra le sette meraviglie del suo piccolo mondo antico, ed è proprio a Tricesimo che, ancora oggi vi sono le maggiori coltivazioni di questo ortaggio in regione.