08/06/2023
GUERRA E FOLLIA
"Il tempo della pace è di ore, di minuti, il tempo della guerra è la Storia.
Il tempo della guerra deve fissarsi in (finite) memorie, un passato senza tempo. E poi bisogna mettersi di traverso alle storie per essere in guerra oggi.
Il tempo della guerra è Istituzionale.
Il tempo della pace è quotidiano, memoria di momenti, di atmosfere, di irripetibilità.
Per fare la guerra occorre recuperare Miti, Archetipi, Prototipi, Tipi, Stereotipi. Gli attrezzi sono gli stessi della follia.
La finta normalità è data dalle regole.
La vera normalità è data dall'irripetibile modo di interpretare, vivere, giocare le regole da parte di ciascuno: quando questo gioco singolare finisce comincia la guerra, così come esaurite le scelte resta la follia.
Il luogo della guerra è l'Ideologia, il luogo della pace è scambio materiale, relativo, articolato sui bisogni.
Il luogo della follia è analogamente fantasma, staccato dalla cooperazione materiale, che, al contrario è l'unico spazio del terapeutico (se mai ne è esistito uno).
Guerra e follia vivono di astrazioni: le fondano, le giustificano, ne sono giustificate.
Se pace e salute mentale esistono, lo sono nella materialità del vivere."
(Estratto di Franco Rotelli - 1994)