02/01/2025
🗞 Il Giornale dell'Arte n.457 🗞
A proposito di noi. Dopo cinquantamila pagine, un commiato. Umberto Allemandi saluta i lettori del Giornale dell’Arte da lui fondato 42 anni fa assieme alla casa editrice Allemandi dal 1983 e confessa: «Sono stato fortunato. Le tre istituzioni che subentrano sono quanto di meglio si possa immaginare». La Nuova Società Allemandi, dallo scorso dicembre, ha una nuova proprietà composta da Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 e Fondazione CRC.
«Si apre una nuova fase in cui si fondono tradizione e innovazione», afferma Michele Coppola, presidente della nuova società, «nel segno di questa continuità, rivolta all’eccellenza e al rigore scientifico». In più, l’album fotografico dei ricordi di una lunga carriera e le testimonianze di Pierre Rosenberg e Claudio Strinati.
Gli highlight del numero di gennaio:
1️⃣ l meglio e il peggio
Christian Greco dell’Egizio di Torino e la mostra di Federico Barocci al top, il ministro Sangiuliano e la banana di Cattelan al flop. E molto altro ancora… Salutiamo il 2024 con l’ormai imperdibile appuntamento dedicato al «gioco della torre» con protagonisti i nomi e gli eventi dell’arte che ci siamo appena lasciati alle spalle. A dispensare le pagelle, commentate da Franco Fanelli, tanti esperti ospiti del Giornale dell’Arte.
2️⃣ Primissima scelta
Aprite le agende e segnatevi i grandi appuntamenti culturali del 2025 passati al setaccio dal Giornale dell’Arte. Tra le nostre segnalazioni: la fotografia con Shirin Neshat e Nan Goldin a Milano, il confronto Kiefer-Van Gogh ad Amsterdam e a Londra, Tracey Emin e Beato Angelico a Firenze, Tatiana Trouvé, Schütte e Fontana a Venezia.
3️⃣ Regina di Venezia
Sarà la curatrice camerunense Koyo Kouoh a dirigere la Biennale Arte 2026. Una nomina a sorpresa, scrive Luca Beatrice: «il presidente Pietrangelo Buttafuoco ha smentito tutti gli scommettitori. La Biennale non torna indietro ma percorre una strada sempre in avanti e oggi il mondo della cultura arriva prima della realtà».
4️⃣Nascono musei
Le grandi inaugurazioni in calendario per i prossimi 12 mesi in giro per il mondo, dal distretto culturale di Abu Dhabi all’Egizio di Torino, passando per la Fondation Cartier di Parigi e il MACAM di Lisbona. Progetti davvero degni di nota firmati dalle stelle dell’architettura internazionale.
5️⃣ Buon mercato a tutti!
Terminati i brindisi per il nuovo anno, è tornato il momento di parlare d’affari. Per Alberto Fiz, il 2025 appare particolarmente favorevole per investimenti con prezzi ribassati in ogni fascia d’interesse. E dopo la chiacchierata mostra romana sul Futurismo, occhi puntati anche su Giacomo Balla & Co.