Ocra Lab Idee

Ocra Lab Idee Ocra Lab è un centro culturale e di idee che crea momenti di incontro sulla lettura e la memoria.

AGOSTOCome una farfalla. La leggerezza regni sovrana.    Leggeremo poesie e pensieri scritti. Ogni settimana un autore o...
01/08/2024

AGOSTO
Come una farfalla. La leggerezza regni sovrana. Leggeremo poesie e pensieri scritti. Ogni settimana un autore o autrice da scoprire.
Leggerezza non significa frivolezza. È semplicemente la forza della lettura, quella di sollevarci dalle piccolezze quotidiane.
La poesia rende leggeri. E noi ci alziamo felici.

Il "Premio Nico Orengo" veniva istituito a pochi mesi dalla sua scomparsa, nel 2010.Ci piace riportare uno stralcio del ...
24/07/2024

Il "Premio Nico Orengo" veniva istituito a pochi mesi dalla sua scomparsa, nel 2010.
Ci piace riportare uno stralcio del comunicato con cui veniva presentato, perché coglie l'essenza dell'uomo, scrittore, poeta.
(Fonte Sanremonews)

Non un "classico" ma ci lascia una importante dolce eredità Nico, di scrittura 'capace', su più registri, fra cui, non così consueto, quello per l'infanzia.
Da leggere e rileggere.


VITA DI VENTO VITA D'ACQUAVita di vento, vita d’acquati**re i remi in barcae aspettare una copertadi sonno: lunga quanta...
20/07/2024

VITA DI VENTO VITA D'ACQUA
Vita di vento, vita d’acqua
ti**re i remi in barca
e aspettare una coperta
di sonno: lunga quanta
l’acqua di mare che ha visto
passare.

Vita d’acqua, vita di vento
farsi pesce nel mare
e morire contento.

A poche miglia
già si vede dove
il fiume nel mare
s’impiglia.

Basterà saltare
qualche onda, portare
il gozzo fra le prime
alghe di fiume
e poi lasciare che la trota
con il mare alla schiena
ritrovi il suo tema.


(Immagine: Acquerello di Nico Orengo)

32 anni fa l'attentato in cui cadeva ucciso il giudice Paolo Borsellino.   (Immagine tratta dalla pagina di Chora Media)
19/07/2024

32 anni fa l'attentato in cui cadeva ucciso il giudice Paolo Borsellino.

(Immagine tratta dalla pagina di Chora Media)

A-ULÌ-ULÉ"...Con la nascita del primo figlio Simone, a cui dedicò A-ulì-ulé (Torino 1972 poi Milano 2011), una raccolta ...
14/07/2024

A-ULÌ-ULÉ
"...Con la nascita del primo figlio Simone, a cui dedicò A-ulì-ulé (Torino 1972 poi Milano 2011), una raccolta di filastrocche, conte e ninnenanne con i disegni di Bruno Munari, Orengo incominciò a dedicarsi alla poesia per l’infanzia, che coltivò per lungo tempo, pubblicando decine di titoli, alcuni dei quali (ad esempio L’allodola e il cinghiale, Torino 2001, con i disegni di Luigi Mainolfi) sono stati dedicati ai figli che nacquero successivamente: Vladimiro, Antonio ed Eugenio."
[Fonte UniTo]

CARTOLINE DI MARELo spruzzo che leva la roccia trascina il granchio sott'acqua vicino alla stella marina: è l'inizio di ...
08/07/2024

CARTOLINE DI MARE
Lo spruzzo che leva
la roccia trascina il
granchio sott'acqua
vicino alla stella marina:
è l'inizio di una cruenta
mattina.


NICO...Quando si entra nel vivo dell'estate pensiamo sempre a lui, autore, poeta, giornalista, ufficio stampa per vent'a...
05/07/2024

NICO...
Quando si entra nel vivo dell'estate pensiamo sempre a lui, autore, poeta, giornalista, ufficio stampa per vent'anni alla casa editrice Einaudi, con cui ha pubblicato gran parte dei suoi libri. Nico Orengo è nato e ha vissuto a Torino, anche se l'infanzia e adolescenza la trascorre a La Mortola, nel ponente ligure, dove ha origine la sua famiglia.
Ci lasciava a soli 65 anni, e quel giorno di fine maggio del 2009, una giornata tersa, luminosa, a dispetto dello stato d'animo di chi lo aveva amato, ci è impressa. A noi manchi, Nico.

IL MIO MESTIEREIl mio mestiere è scrivere delle storie, cose inventate o cose che ricordo della mia vita ma comunque sto...
25/06/2024

IL MIO MESTIERE
Il mio mestiere è scrivere delle storie, cose inventate o cose che ricordo della mia vita ma comunque storie, cose dove non c'entra la cultura ma soltanto la memoria e la fantasia [...]
È un mestiere abbastanza difficile, lo vedete, ma è il più bello che ci sia al mondo. I giorni e i casi della nostra vita, i giorni e i casi della vita degli altri a cui assistiamo, letture e immagini e pensieri e discorsi, lo saziano e cresce in noi. È un mestiere che si nutre anche di cose orribili, mangia il meglio e il peggio della nostra vita, i nostri sentimenti cattivi come i sentimenti buoni fluiscono nel suo sangue. Si nutre e cresce in noi.
Natalia Ginzburg


Ph. Letizia Battaglia: "Palermo, Bambina con sacchetto di pane".

Nel giorno di solstizio postiamo questo estratto da "Ritratto di un amico" di Natalia Ginzburg, che con nitidezza e stru...
21/06/2024

Nel giorno di solstizio postiamo questo estratto da "Ritratto di un amico" di Natalia Ginzburg, che con nitidezza e struggente poesia ci porta nell'estate del 1950. Una scrittura magnifica.
L'estate è quella torinese.
L'amico è Cesare Pavese.

12/06/2024


NAUFRAGIOChiudiamo in bellezza il mese di maggio, mese di ricorrenze che teniamo sempre a ricordare, con rispetto ma cer...
31/05/2024

NAUFRAGIO
Chiudiamo in bellezza il mese di maggio, mese di ricorrenze che teniamo sempre a ricordare, con rispetto ma certo non con gioia.
Per fortuna è arrivato Enrico Pandiani a risollevarci lo spirito con il suo ultimo libro, "Naufragio", nelle migliori librerie già da dieci giorni! Esordiente nel 2009 con la serie poliziesca de "Les Italiens" (la nostra preferita), poi con la Banda Ventura, con cui vince il Premio Scerbanenco 2022 per "Fuoco", ci regala sempre storie movimentate, con una scrittura veloce, efficace, diretta.

A dispetto del nero e del male che l'autore annuncia per le sue storie, egli è esattamente l'opposto: solare, generoso, irriverente quando necessario.
Buona fine maggio e buone letture con i romanzi di Pandiani, in fuga da una realtà non meno complicata delle loro trame.

23 MAGGIO 1992 Quel giorno qualcosa cambiò per sempre. Perdevamo la speranza e ancora oggi ci sentiamo orfani. Per quest...
23/05/2024

23 MAGGIO 1992
Quel giorno qualcosa cambiò per sempre. Perdevamo la speranza e ancora oggi ci sentiamo orfani. Per questo è importante rinnovare la memoria di quel pensiero: ottimista, razionale e di forza, che è l'eredità principale di Giovanni Falcone.

Maggio, come non pensare a quello parigino, ai movimenti studenteschi del '68. E a chi poteva tradurlo meglio in lettera...
19/05/2024

Maggio, come non pensare a quello parigino, ai movimenti studenteschi del '68. E a chi poteva tradurlo meglio in letteratura...
Simone De Beauvoir, A conti fatti
Gallimard 1972, Einaudi 1973
#1968

"Mostrare la mia faccia, la mia magrezza - alzare la mia sola puerile voce - non ha più senso: la viltà avvezza a vedere...
09/05/2024

"Mostrare la mia faccia, la mia magrezza - alzare la mia sola puerile voce - non ha più senso: la viltà avvezza a vedere morire nel modo più atroce gli altri, con la più strana indifferenza. Io muoio, ed anche questo mi nuoce". Pier Paolo Pasolini
Sempre nella Memoria

Certo Henry Chinaski, il leggendario alter ego di Bukowski, non era un lavoratore irreprensibile. Lo raccontano le pagin...
01/05/2024

Certo Henry Chinaski, il leggendario alter ego di Bukowski, non era un lavoratore irreprensibile. Lo raccontano le pagine di "Post Office", pubblicato per la prima volta nel 1971, dove Henry, assunto dall'Amministrazione postale americana, non si trova per niente a suo agio con la routine e i regolamenti imposti dalla macchina burocratica. Questo libro, letto anni fa in un periodo non facile, resta un punto fermo, per come descrive i rapporti e gli equilibri (dis-equilibri) tra datore e lavoratori.
Se rispetto e diritti fossero posti alla base, in un rapporto di reciprocità fra chi offre lavoro e chi lo presta, forse non si arriverebbe alle conseguenze più tragiche.
Buon primo maggio.


Stasera in un collegamento televisivo abbiamo visto e sentito Gilberto Salmoni, 95 anni, sopravvissuto alla Shoah, chiam...
27/04/2024

Stasera in un collegamento televisivo abbiamo visto e sentito Gilberto Salmoni, 95 anni, sopravvissuto alla Shoah, chiamato a commentare questi tempi così privi di senso e di memoria.
La sua dolcezza, intelligenza e 'buon' senso, ci hanno per un attimo illuminato, e per questo abbiamo sentito il bisogno di postare le sue parole. Sono raccolte insieme a quelle di altri sopravvissuti, nel lavoro del fotografo Simone Gosso, che li ha incontrati ormai più di vent'anni fa, riportando di ognuno la testimonianza e insieme realizzandone il bellissimo ritratto fotografico.
Ph. tratte da "Sopravvissuti" di Simone Gosso Tutti i diritti riservati.



FLORANel documentario diretto da Martina De Polo, Flora Monti, bolognese, racconta la propria vita dal momento in cui ac...
25/04/2024

FLORA
Nel documentario diretto da Martina De Polo, Flora Monti, bolognese, racconta la propria vita dal momento in cui accettò di essere una staffetta partigiana. Aveva dodici anni.
Con Flora Monti, Deina Palmas.

Regia di Martina De Polo. Un film con Flora Monti, Deina Palmas. Da domenica 21 aprile al cinema.

Buona festa della Liberazione
25/04/2024

Buona festa della Liberazione

«Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palaz...
23/04/2024

«Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni (...). Sono vedova, bassa, br**ta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l’alito di un mammut».

Per la Giornata mondiale del libro, il nostro 'colpo di fulmine', scoccato alcuni anni fa: "L'eleganza del riccio". Di Muriel Barbery.
Pubblicato da Gallimard nel 2006 e in Italia da e/o l'anno dopo, è diventato un film nel 2009.
Abbiamo amato i caratteri dei personaggi, Renée, Paloma, monsieur Ozu... che incrociano i loro destini in una Parigi aristocratica e splendente a dispetto dei loro vissuti e stati d'animo, non sempre così luminosi.
Una storia di amicizia amore vicinanza. E anche di amore per i libri.


...MA COS' È LA FELICITÀ DELLA TERRA INCOGNITA?Dall'introduzione di Eugenio Pacchioli a: "Attese Spaesate".
21/04/2024

...MA COS' È LA FELICITÀ DELLA TERRA INCOGNITA?
Dall'introduzione di Eugenio Pacchioli a:
"Attese Spaesate".

20/04/2024


"Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il ca****re. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato.

Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.

Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023). Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.
Antonio Scurati
(pubblicato su repubblica.it)

"...Di raccontare.Méttiti davanti a quel mare blu di nero e racconta contro vento, amico mio!Perché a Ferlø Få gli spazi...
14/04/2024

"...Di raccontare.
Méttiti davanti a quel mare blu di nero e racconta contro vento, amico mio!
Perché a Ferlø Få gli spazi sconfinati sono fuori dalla portata del grande polipo."
Eugenio Pacchioli, "Paesaggi Spaesati" (2003)


Eugenio Pacchioli, già Direttore dell’Archivio Storico Olivetti, poi Segretario Generale dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, è un pittore, scenografo, performer e scrittore.

GIULIO EINAUDI (2genn 1912 - 5apr 1999)Il progetto.   Quante volte mi hanno ossessionato con questo imperativo: "devi fa...
05/04/2024

GIULIO EINAUDI (2genn 1912 - 5apr 1999)
Il progetto. Quante volte mi hanno ossessionato con questo imperativo: "devi fare il progetto". Tutto è sempre viziato da questa ossessione [...] Non mi allineo affatto ai celebratori del disordine, del mondo com'è e basta. Ma la realtà è questa. Le cose che si sono attuate, proprio in una casa editrice di cultura e, fin dalla sua origine, progettuale per eccellenza come l'Einaudi, sono state quelle che giorno per giorno venivano fuori dagli avvenimenti, dalle intuizioni del futuro. Tu fai un "progetto" per i prossimi vent'anni, e tutto poi viene travolto dai fatti.
Giulio Einaudi
Da: "Colloquio con Giulio Einaudi", di Severino Cesari (Theoria editore)



"E oltre i terrazzamenti variopinti, ciascuno popolato di alberi da frutto, di ulivi, di viti sui graticci, di fichi e p...
02/04/2024

"E oltre i terrazzamenti variopinti, ciascuno popolato di alberi da frutto, di ulivi, di viti sui graticci, di fichi e peschi e ciliegi, c'era il mare. Peschi e ciliegi in fiore, un turbinio di petali bianchi e rosa intenso tra le tenere foglie tremolanti degli ulivi".
"Un incantevole aprile", Elizabeth von Arnim (1866 – 1941) -nata Mary Annette Beauchamp-

PASQUA I POESIA"Da piccola cantavo forte quando salivo le scale per andare nella mia stanza al piano di sopra: pensavo c...
30/03/2024

PASQUA I POESIA
"Da piccola cantavo forte quando salivo le scale per andare nella mia stanza al piano di sopra: pensavo che la stanza fosse piena di morti, e li avvisavo del mio arrivo, così che potessero tornare nella scomparsa e non farmi paura. Sentivo i morti, in un modo che ora mi sembra molto pascoliano, ma anche vicino ai film di Bergman. Forse [...] c’è solo vita, niente altro che vita, vita che si vede e vita che i nostri sensi non sanno percepire. La poesia è in continuo dialogo coi morti, anche con i poeti che ci hanno preceduti e che ci hanno sicuramente e inconsciamente formati."
Dal dialogo con Mariangela Gualtieri pubblicato sulla rivista Pangea nella sezione Poesia (novembre 2019).


2024

“Nonostante viva adesso senza la preoccupazione del domani, quindi da privilegiato, non sono capace di possedere. Di tut...
01/08/2023

“Nonostante viva adesso senza la preoccupazione del domani, quindi da privilegiato, non sono capace di possedere. Di tutto quello che ho, e che mi è stato offerto senza che io l’abbia cercato, non posso tenere nulla. Non per generosità, ma in virtù d’un’altra specie di parsimonia: sono avaro di quella libertà che sparisce non appena comincia l’eccesso delle proprietà. Il maggiore dei lussi non ha mai cessato di coincidere per me con una certa nudità. […] Non ho mai saputo abbandonarmi a quella che chiamano ‘vita d’interni’ (che spesso si rivela essere l’esatto opposto della vita interiore); la felicità cosiddetta borghese mi annoia e mi spaventa”.
Albert Camus da la prefazione al suo "L’envers et l’endroit [Il rovescio e il diritto], Gallimard 1958, Bompiani 1959.

Consigli di lettura."Blues della fine del mondo": '... una riflessione provocatoria e sorprendente sui modi di guardare ...
30/07/2023

Consigli di lettura.
"Blues della fine del mondo": '... una riflessione provocatoria e sorprendente sui modi di guardare alla nostra esistenza collettiva.' [cit. dalla quarta dell'edizione Einaudi 2008].
Buona domenica.

Il giornalismo perde una voce preparata e appassionata, dedicata, con le sue inchieste e approfondimenti, alla ricerca d...
19/07/2023

Il giornalismo perde una voce preparata e appassionata, dedicata, con le sue inchieste e approfondimenti, alla ricerca della verità.
Dalle stragi di terrorismo a quelle di mafia. Le storie nere e irrisolte d'Italia, le ha scandagliate nei minimi dettagli.
Sempre con una innata eleganza e professionalità.
Un grande dispiacere

Nel ricordo della strage di via D'Amelio che ricorre oggi, il pensiero è questo: quanto ognuno di noi conti, con le sue ...
19/07/2023

Nel ricordo della strage di via D'Amelio che ricorre oggi, il pensiero è questo: quanto ognuno di noi conti, con le sue scelte di trasparenza e denuncia, piuttosto che di ambiguità e omertà, nei gesti quotidiani con cui si esprimono scelte e non scelte. Siamo Tutti coinvolti nel demolire o tenere in piedi un sistema mafioso.


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... E’ un’impresa culturale che mette al centro dei suoi progetti la promozione della lettura e la memoria del territorio. Ideiamo e promuoviamo mostre, eventi teatrali e musicali, incontri con autori, dibattiti, approfondimento, collaborando con musei, imprese, associazioni, Istituzioni cittadine e regionali. Usiamo la creatività per far conoscere ed emozionare. Abbiamo #storie da raccontare.

In copertina: “Sopravvissuti - Ritratti Memorie Voci -”, personale di Simone Gosso, nell’allestimento realizzato presso la Biblioteca Norberto Bobbio del Campus universitario Luigi Einaudi di Torino. Un progetto Ocra Lab

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