La Forma dell'Infinito

La Forma dell'Infinito LA FORMA DELL’INFINITO
16 ottobre 2021 – 27 marzo 2022
Udine, Casa Cavazzini
(3)

ORARI
Lunedì 14.00-18.00
Dal Martedì al Giovedì 9.00 – 18.00
Dal Venerdì alla Domenica 9.00 – 19.30
Ultimo ingresso 60 minuti prima dell’orario di chiusura.

L’aspetto trascurato, i grandi occhi pesti dallo sguardo penetrante, le si*****te consumate una dietro l’altra. Lo chiam...
11/04/2022

L’aspetto trascurato, i grandi occhi pesti dallo sguardo penetrante, le si*****te consumate una dietro l’altra. Lo chiamavano Ho Chi Minh per la curiosa somiglianza con il leader vietnamita.

Pittore, incisore, fotografo, Gianfranco Ferroni è innanzitutto il soggetto stesso indagato sulla tela. Livornese di nascita, ma Lombardo di formazione, l’artista milita nel secondo dopoguerra nel gruppo dei Realisti esistenziali per poi fondare, nel 1979, il movimento della Metacosa.

Per Ferroni la pittura è un tratto autobiografico sulla tela, è il luogo dello scavo e dell’isolamento. Lo sguardo del pittore è introiettano e riporta alla superfice una matrice dolorosa e malinconica che fissa con lucida puntualità sulla tela attraverso un tratto sapiente e rigoroso.

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Le opere di Mikalojus Čiurlionis mostrano paesaggi stralunati: a volte inscenando lo scatenarsi di forze primigenie e ri...
10/04/2022

Le opere di Mikalojus Čiurlionis mostrano paesaggi stralunati: a volte inscenando lo scatenarsi di forze primigenie e ritmi arcani che risuonano nelle profondità del cosmo, altre gettando lo sguardo sul placido distendersi di un mondo senza tempo, pacificato e lirico.

È la sua infanzia dell’anima a volte a prendere in mano il pennello, riattivando la capacità tipica dei piccoli di vedere più di ciò che gli adulti vedono, combattendo anche così l’amarezza della condizione dolorosa in cui ci si ritrova a volte confinati.

Čiurlionis, mentre dipingeva angeli e fiabe, era internato nel sanatorio di Pustelnik, vicino a Varsavia, solo e povero, destinato a morire di polmonite a trentasei anni nel marzo del 1911.

Nel suo universo fantastico e spirituale, lo spazio in cui la sua sete di infinito e di pace può sopravvivere alle angustie della carne e della psiche ferita, agli angeli l’artista affida la missione di rendere visibile l’invisibile.

Nel Paradiso gli angeli soggiornano sulla riva fiorita di un mare da cui parte una promettente scalinata. Poi troviamo l’insolita figura di un angelo custode di città misteriose, dominate da ziqqurat deserti su strutture futuristiche e archeologiche, una sorta di cantiere di quella che sarà Metropolis e che in parte è la Babilonia di sempre.

L’artista lituano sembra narrare la delicata precarietà della nostra vita sospesa sull’infinito. Il castello ascendente tra le nuvole che tende ad un sole radioso, però, ribadisce il bisogno lancinante di trascendenza che non possiamo cancellare senza rinunciare a essere umani davvero.

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Una delle figure più significative dell’avanguardia russa è Aristarch Lentulov. Figlio del sacerdote della cittadina di ...
08/04/2022

Una delle figure più significative dell’avanguardia russa è Aristarch Lentulov.

Figlio del sacerdote della cittadina di Voron’e, presso Penza, rimasto orfano fu mandato alla scuola religiosa e, in seguito, nel seminario della città. L’apertura a Penza di un istituto d’arte lo spingerà a coltivare la sua passione per il disegno, abbandonando la prospettiva di intraprendere la carriera religiosa.

La sua formazione si svolse tra Penza, Kiev e San Piertoburgo. Nel 1908 si trasferì a Mosca dove conobbe Mikhail Larionov, David Burliuk, Natalia Goncharova e altri giovani avanguardisti con cui fondò il Fante di quadri.

La sua adesione al modernismo si giovò, nel 1911, di un soggiorno parigino dove alle lezioni di Le Fauconnier alternò la frequentazione dei pittori della Section d’Or.

La loro influenza fu considerevole, le opere di Lentulov rivelano una marcata impronta cubista che sfaccetta in modo caleidoscopico i piani. Tuttavia il suo lavoro si distinse per le tematiche tipicamente russe: l’architettura sacra ne è la più fervida espressione.

Che forma ha l’infinito? Scopri di più al link in bio.

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Il quadro di Plinio Nomellini, dopo una stagione giovanile dedicata ai temi sociali, intraprende una sua meditazione esi...
08/04/2022

Il quadro di Plinio Nomellini, dopo una stagione giovanile dedicata ai temi sociali, intraprende una sua meditazione esistenziale, abbandonando anche il linguaggio precedente che lo collocava tra i Divisionisti.

Qui, con nuova tecnica di pittura, l’artista raffigura la sproporzione tra gli uomini affaticati che tentano di strappare al mare i suoi tesori e l’immensità indomabile dei flutti, affascinanti e spaventosi al tempo stesso.
Qualcuno custode di un’anfora ritrovata negli abissi, qualcuno arrampicato sulle scogliere.

Sembra di risentire i pensieri di Pascal, sull’uomo fragile al cospetto dell’immensità, ma immensamente superiore all’universo per la sua coscienza che cerca l’infinito.

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Un giovane Vasilij Kandinskij, in viaggio per studiare le credenze popolari e i principi giuridici delle popolazioni rur...
07/04/2022

Un giovane Vasilij Kandinskij, in viaggio per studiare le credenze popolari e i principi giuridici delle popolazioni rurali russe komi, rimane, come lui stesso riporta, “inchiodato di stupore davanti alle pitture sorprendenti” che incontra nelle case contadine del luogo.

“Ora all’improvviso mi trovavo per la prima volta di fronte a un dipinto rappresentante un pagliaio […] che io non riconoscevo come tale. Questa incomprensione mi turbava e mi indispettiva […], ma con stupore e sgomento constatavo che non solo sorprendeva, ma si imprimeva indelebilmente nella memoria e si riformava davanti agli occhi, nei suoi minimi particolari […].”

In Kandinskij queste suggestioni – probabilmente simili a quelle che noi proviamo oggi davanti ai suoi dipinti – cominciarono ad aprire una strada.

Il suo quadro “Mosca I, Piazza Rossa” – qui in mostra –, dipinto a olio su tela nel 1916, ha il potente significato simbolico d’essere per Kandinskij la celebrazione riuscita dell’esperienza quasi mistica di un luogo e di un momento in cui il pittore era stato trapassato dal presentimento dell’infinito.

A proposito di questo quadro Kandinskij scrive: “Il rosa, il lilla, il giallo, il bianco, il turchino, il verde pistacchio, il rosso fiamma delle case e delle chiese si uniscono in un coro con il prato verde f***e e il mormorio profondo degli alberi; e insieme è la neve dalle mille voci canore e l’allegretto dei rami spogli e infine la cintura della rossa muraglia del Cremlino, severo, diritto, silenzioso […].”

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Nella famiglia viennese dei Rothaug l’arte era di casa. Tale passione era stata trasmessa dal padre Theodor a entrambi i...
06/04/2022

Nella famiglia viennese dei Rothaug l’arte era di casa. Tale passione era stata trasmessa dal padre Theodor a entrambi i figli Leopold e Alexander.

La formazione di Alexander Rothaug, dopo le prime lezioni paterne, si giovò del perfezionamento presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna dove studiò con il pittore orientalista Leopold Carl Müller.

Traguardata la maturità, elaborerà uno stile personalissimo di difficile rubricazione dove il dosato classicismo appreso all'Accademia si fonde con elementi di Jugendstil e con la fascinazione per le atmosfere simboliste alla Franz von Stuck, sotto la cui influenza l'artista operò durante il suo periodo a Monaco.

Le sue opere si distinguono per la pennellata vigorosa e il solido modellato, aspetto quest’ultimo che rivela una prima formazione come scultore.

La scelta dei temi pittorici mostra una forte e duratura passione per la mitologia e la storia antica, un repertorio narrativo straordinariamente vasto e suggestivo che egli interpreta molto spesso in formati monumentali.

Nell’ultimo tratto della sua vita, oltre all’insegnamento, si dedicherà alla trattatistica scrivendo il volume “Statica e dinamica del corpo umano”.

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Frank Eastman, uno dei principali ritrattisti e paesaggisti inglesi dell’età edoardiana, nella maternità “A Little Sleep...
06/04/2022

Frank Eastman, uno dei principali ritrattisti e paesaggisti inglesi dell’età edoardiana, nella maternità “A Little Sleep” che si ammira in mostra riflette lo stile del contemporaneo movimento Arts and Crafts, raffigurando sua moglie, Maud Mair, e la loro figlia appena nata, Agnes Mary, nell’intimità della loro casa.

La costruzione dell’immagine la colloca sul confine tra due mondi: quello domestico, colto nella mormorazione di una ninna nanna per addormentare la piccina, e quello sacro, che rimanda immediatamente a una Madonna con Bambino.

Il rotondo bagliore aureo dietro la mamma evoca un’aureola così come lo sguardo serio della genitrice ricorda quello che l’arte immagina sul volto di Maria mentre pensa al destino del suo misterioso figlio Gesù.

E nell’una e nell’altra maternità affiora sull’orlo dell’anima la percezione di una commovente immensità, racchiusa in una creaturina minuscola e fragile, capace di infinito e al tempo stesso votata all’inevitabile limite della morte.

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Il sorprendente talento di Piotr Ivanovich Petrovichev nel disegno, rivelato fin dalla tenera età, gli valse un precoce ...
05/04/2022

Il sorprendente talento di Piotr Ivanovich Petrovichev nel disegno, rivelato fin dalla tenera età, gli valse un precoce avviamento all’arte.

Fondamentale fu l’incontro con il pittore Vasilij Vasil'evič Vereščagin che lo convinse a lasciare la natia Wyssokowo per proseguire gli studi a Mosca all’Accademia di Belle Arti, dove divenne allievo di Isaak Ilych Llevitan.

Negli anni della maturità espose con frequenza con il gruppo degli Itineranti e con l’Unione degli artisti russi; nel 1906 fu tra gli artisti prescelti da Diaghilev per la celebre mostra “Exposition de l’art russe” a Parigi.

Nella produzione di Petrovichev il paesaggio emerge come il genere favorito e, non di rado, nelle sue vedute l’imponente fiume Volga è il protagonista.

La sua opera si distingue per le ampie pennellate dall’impasto spesso e denso dove l’artista rivela una predilezione per le cromie tenui ravvivate dal vibrante azzurro dei cieli, atmosfere limpide e serene che quando sfiorano l’orizzonte si orlano con il prezioso merletto delle guglie dei campanili.

Durante il secondo conflitto mondiale il pittore non si risparmiò, impiegandosi in attività collaterali allo sforzo bellico per le quali ricevette in seguito una medaglia al valore.

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Ogni dipinto è una finestra aperta sull’infinito: le nostre visitatrici e visitatori lo sanno bene.Grazie di cuore per i...
05/04/2022

Ogni dipinto è una finestra aperta sull’infinito: le nostre visitatrici e visitatori lo sanno bene.
Grazie di cuore per il vostro affetto!

Vieni a trovarci e condividi con noi il tuo viaggio: l'esposizione è aperta fino al 10.04.2022.

Foto di .maniero via Instagram

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Nel 1854, il ventisettenne pittore Jacques-Edouard Jabiot si cimenta nella copia di un imponente dipinto che una trentin...
01/04/2022

Nel 1854, il ventisettenne pittore Jacques-Edouard Jabiot si cimenta nella copia di un imponente dipinto che una trentina d’anni prima aveva segnato la storia: La zattera della Medusa, di Théodore Géricault, un monumento nazionale che al Louvre impressiona ancor oggi.

L’impeto delle linee di forza che Gericault mette in scena e Jabiot ripropone concentra lo sguardo sulla disperazione del naufraghi nel chiamare l’aiuto del minuscolo battello in lontananza.

Quel gesto epico, un attimo prima della certezza d’essere salvati, non è solamente un episodio di cronaca: è la sintesi della condizione umana.

Fluttuiamo sopra l’infinito - che talvolta ci spaventa - nella speranza che qualcuno ci soccorra.

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É sempre emozionante rivivere la mostra attraverso gli occhi delle nostre visitatrici e visitatori. Grazie di cuore per ...
30/03/2022

É sempre emozionante rivivere la mostra attraverso gli occhi delle nostre visitatrici e visitatori. Grazie di cuore per il vostro affetto!

Vieni a trovarci e condividi con noi il tuo viaggio: l'esposizione è aperta fino al 10.04.2022.

Foto di via Instagram

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Londinese di nascita, terzo figlio dell’architetto Hugh Tomas Eastman, Frank Samuel Eastman si forma alla Royal Academy ...
29/03/2022

Londinese di nascita, terzo figlio dell’architetto Hugh Tomas Eastman, Frank Samuel Eastman si forma alla Royal Academy of Fine Arts dove si distingue ottenendo diversi riconoscimenti. Otterrà una discreta notorietà come pittore affermandosi come uno dei principali ritrattisti dell'epoca edoardiana. Tale fama gli valse una costante presenza alle rassegne della Royal Academy.

Nella sua vita realizzò più di 3000 ritratti. Tra i suoi committenti si contano uomini d’affari, dignitari e la nobiltà mondana inglese. I dipinti sono apprezzati per l’accurata resa fisiognomica e per la presenza di piccoli indizi che rivelano tracce della personalità dell’effigiato.

Nella sua produzione la componente femminile appare in netta minoranza, tuttavia l’opera più avvincente e significativa della sua carriera è un dipinto dedicata alla moglie e alla figlia. Un sonnellino, il duplice ritratto delle due, è una porta che si schiude sul mondo degli affetti.

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25/03/2022

Non solo luoghi d’arte, ma anche piazze, portici, palazzi e chiese fanno del cuore storico di Udine un centro intriso di fascino tutto da scoprire

Per gli amanti del bello, Udine offre luoghi da scoprire:

📍 Casa Cavazzini, sede della nostra mostra e del nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine

📍 Il Palazzo Arcivescovile, sede di un eccezionale ciclo di affreschi di Giovanni Battista Tiepolo

📍 Musei Civici del Castello, sede del Museo del Risorgimento, del Museo Archeologico e del Museo della Fotografia

📍 Museo etnografico del Friuli, luogo adatto per scoprire la cultura tradizionale locale dal XVIII al XX secolo

Tutti i musei di Udine sono ad ingresso gratuito con FVGcard

Per ulteriori informazioni puoi visitare laformadellinfinito.com

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Elèna Bebutova è una delle pittrici che fioriscono nella Russia del primo Novecento, complice la facoltà loro riconosciu...
23/03/2022

Elèna Bebutova è una delle pittrici che fioriscono nella Russia del primo Novecento, complice la facoltà loro riconosciuta dallo Zar di accedere alle accademie e alle scuole d’arte.

Dal 1913 espone i suoi dipinti, dopo aver lavorato come costumista per importanti opere andate in scena a Mosca e San Pietroburgo. Tra il 1923 e il 1924 si forma a Parigi, dove acquisisce le suggestioni del cubismo e del costruttivismo.

Le sue prime opere sono caratterizzate da una grande espressività, composizioni dinamiche e ritmo energico.

A metà degli anni '20, sotto l'influenza di Kuznetsova, l’artista passa a un colore più saturo e all'organizzazione decorativa dello spazio libero. Bebutova congiunge cubismo e costruttivismo alle fonti del folklore russo, alle icone, alle immagini delle stampe popolari chiamate "lubki".

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Hans Hartung, con i suoi segni come graffiati su atmosfere interiori, sembra ricordarci quanto egli stesso scrisse: “Un ...
22/03/2022

Hans Hartung, con i suoi segni come graffiati su atmosfere interiori, sembra ricordarci quanto egli stesso scrisse: “Un segno su una roccia, un tratto inciso e il nostro spirito risale alla preistoria, come se quei segni dicessero: qui, un uomo ha vissuto.”

Questo stesso sentimento di vincere la morte, lo si ritrova nelle piramidi che difendevano i loro re dalla sparizione totale e che oggi ancora ci danno prova della loro passata esistenza. Le opere d’arte testimoniano l’umanità.

Questi messaggi, questi pensieri, queste religioni e filosofie, queste arti del vivere ch’esse ci trasmettono, ci ancorano nella nostra specificità umana, la fissano, l’approfondiscono, la trasfigurano.

A tal proposito Hartung afferma: “Questi messaggi sono universali, hanno il potere di attraversare il tempo senza subirne l’usura, sono sfide al niente. Una parola alla quale non voglio né posso credere. Felicemente nulla mi prova che la morte sia la fine della coscienza del nocciolo umano. Posso immaginarmi, e la speranza mi spinge, che il nucleo spirituale dell’uomo una volta apparso nel mondo persista e si irradi per sempre”.

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Figlio dell'esule italiano Gabriele Rossetti e della dama Frances Polidori, Rossetti nacque il 12 maggio 1828 a Londra, ...
21/03/2022

Figlio dell'esule italiano Gabriele Rossetti e della dama Frances Polidori, Rossetti nacque il 12 maggio 1828 a Londra, al n. 38 di Charlotte Street, con il nome di battesimo di Gabriel Charles Dante; solo successivamente adottò il nome pubblico di "Dante Gabriel", desiderando un accento maggiormente letterario al proprio nome dati i suoi interessi nella poesia.

Rossetti era il secondo di quattro fratelli. L'ambiente familiare era ricco di fermenti religiosi ed artistici, sicché gli servì d'eccellente tirocinio. Ancora giovanissimo, divorava le opere di William Blake, Walter Scott, Edgar Allan Poe, Samuel Taylor Coleridge e Lord Byron

Il primo accenno all'interesse del Rossetti alla poetica italiana si trova invece tra il 1845 e il 1849, quando tradusse in inglese l'intera Vita nuova e la maggior parte della lirica stilnovistica, in modo da formare il volume The Early Italian Poets from Ciullo d'Alcamo to Dante Alghieri in the original metres together with Dante's Vita Nuova.

Frequentò la King's College School e la Royal Academy, per poi fondare assieme a William Holman Hunt, John Everett Millais e Thomas Woolner la Confraternita Preraffaellita.

La corrente favorisce la bellezza estetica a scapito del realismo, esplorando una dimensione romantica.

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16/03/2022

Siamo felici di annunciare che, visto il grande successo di pubblico, la Forma dell’Infinito sarà prorogata fino a domenica 10 aprile 2022.

Vieni a scoprire Monet, Cézanne, Matisse, Kandinskij, Boccioni, Roerich, Picasso e molti altri.
Dal 16.10.2021 al 10.04.2022 presso Casa Cavazzini, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine.

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Nato a Ufa, tra gli Urali e il confine asiatico, da una famiglia di mercanti, formatosi tra Mosca e San Pietroburgo, Nes...
11/03/2022

Nato a Ufa, tra gli Urali e il confine asiatico, da una famiglia di mercanti, formatosi tra Mosca e San Pietroburgo, Nesterov spicca tra i pittori del suo tempo per la capacità di interpretare con inedita intensità e forza la profonda vena spirituale del popolo russo ortodosso.

Di lui lo scrittore e filosofo Vassilij Rozdanov disse “Una tra le persone migliori, fra i meravigliosi pittori che ho incontrato nella mia vita. La spiritualità che traspare dai suoi dipinti non si esaurisce mai”.

Le sue opere sono il frutto di una personale ricerca, di un animo teso a cogliere ogni sussurro d’infinito.

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05/03/2022

Vedere altrimenti: questo è il punto, questo è in un certo senso l’obiettivo che l’arte vorrebbe raggiungere, riaprendoci gli occhi e insegnandoci a vedere in pienezza.

Vieni a scoprire Monet, Cézanne, Matisse, Kandinskij, Boccioni, Roerich, Picasso e molti altri.
Dal 16.10.2021 al 27.03.2022 presso Casa Cavazzini, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine.

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Il potenziale innovativo delle opere di Medardo Rosso, tra i pochi artisti a rendere con flagrante efficacia i parametri...
28/02/2022

Il potenziale innovativo delle opere di Medardo Rosso, tra i pochi artisti a rendere con flagrante efficacia i parametri dell’Impressionismo in scultura, era stata chiaramente percepita da Boccioni, il quale, nel Manifesto della scultura futurista, non avaro di lodi, ne coglie prontamente la natura.

“L’opera di Medardo Rosso – scrive il futurista - è rivoluzionaria, modernissima, più profonda e necessariamente ristretta. In essa non si agitano eroi né simboli, ma il piano d’una fronte di donna o di bimbo accenna ad una liberazione verso lo spazio, che avrà nella storia dello spirito una importanza ben maggiore di quella che non gli abbia data il nostro tempo”.

Sfuggente nelle forme, ma di imparagonabile icasticità nello scandagliare l’animo fino a cogliere l’essenza dell’effigiato, l’opera di Medardo Rosso ha saputo parlare al meglio di quel soffio d’infinito che si cela nei reconditi dell’animo umano.

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Mikalojus Čiurlionis visse proprio nel tempo in cui l’idea di sintesi delle arti infiammò il mondo artistico europeo. Al...
23/02/2022

Mikalojus Čiurlionis visse proprio nel tempo in cui l’idea di sintesi delle arti infiammò il mondo artistico europeo. All’interno dell’atmosfera del simbolismo fin de siècle, Čiurlionis era perfettamente predisposto alle sinestesie, avendo una formazione tanto da compositore quanto da pittore, dotato di una immaginazione facilmente predisposta a superare i confini tra musica e pittura. Appassionato di cosmologia, filosofia, storia, letteratura e poesia, era cresciuto nella biblioteca di famiglia tra i libri di Baudelaire, Poe, Dostoevskij, Tolstoj, Wilde e Nietzsche.

Čiurlionis, mentre dipingeva angeli e fiabe, era internato nel sanatorio di Pustelnik, vicino a Varsavia, solo e povero, destinato a morire di polmonite a trentasei anni nel marzo del 1911.
Nel suo universo fantastico e spirituale, lo spazio in cui la sua sete di infinito e di pace può sopravvivere alle angustie della carne e della psiche ferita, agli angeli l’artista affida la missione di rendere visibile l’invisibile. Con la scelta degli angeli, Čiurlionis sta pienamente dentro il repertorio iconografico del Simbolismo: basti pensare a Redon, Vrubel, Moreau, Segantini, fino a Chagall.

Nel Paradiso gli angeli soggiornano sulla riva fiorita di un mare da cui parte una promettente scalinata. Poi troviamo l’insolita figura di un angelo custode di città misteriose, dominate da ziqqurat deserti su strutture futuristiche e archeologiche, una sorta di cantiere di quella che sarà Metropolis e che in parte è la Babilonia di sempre.

L’artista lituano sembra narrare la delicata precarietà della nostra vita sospesa sull’infinito, nel bimbo che tende la mano a un fiore di tarassaco, un soffione che a un minimo alito disperderà i suoi acheni distaccati dal ricettacolo. Ma accanto a quella fiaba appare come una visione la sorprendente costruzione del castello ascendente tra le nuvole che tende ad un sole radioso, come a ribadire il bisogno lancinante di trascendenza che non possiamo cancellare senza rinunciare a essere umani davvero.

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Briton Rivière ottenne una straordinaria popolarità nell’Inghilterra vittoriana.La sua pittura coglieva nel segno il gus...
22/02/2022

Briton Rivière ottenne una straordinaria popolarità nell’Inghilterra vittoriana.

La sua pittura coglieva nel segno il gusto dei contemporanei per le vivide descrizioni aneddotiche e l’intensa vena patetica che rendevano le sue scene eccezionalmente coinvolgenti.

Le vivaci e puntuali rappresentazioni animali lo resero tra gli artisti più apprezzati della sua epoca; si diceva avesse ereditato il primato di Sir Edwin Henry Landseer, indiscusso maestro del genere.

Più introspettivo, malinconico e disincantato negli ultimi tratti della sua carriera, Riviere prestò volentieri i suoi pennelli a tematiche sacre dove emerge la sua eccezionale capacità di cogliere i sussulti dell’animo umano di fronte all’ineffabile presenza del divino.

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18/02/2022

Casa Cavazzini, sede del nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, si trova nel centro storico della città.

Acquisito dal Comune per volontà testamentaria di Dante Cavazzini, l’edificio è stato sottoposto ad un lungo lavoro di ristrutturazione realizzato su progetto originario dell’architetta G*e Aulenti.

Oggi è diventato un museo moderno e funzionale, destinato a trasformarsi in un centro propulsore di cultura tale da rivalutare il cuore storico di Udine.

Per gli amanti del bello, Udine offre anche:

📍 Il Palazzo Arcivescovile, sede di un eccezionale ciclo di affreschi di Giovanni Battista Tiepolo

📍 Musei Civici del Castello, sede del Museo del Risorgimento, del Museo Archeologico e del Museo della Fotografia

📍 Museo etnografico del Friuli, luogo adatto per scoprire la cultura tradizionale locale dal XVIII al XX secolo

Tutti i musei di Udine sono ad ingresso gratuito con FVGcard

Per ulteriori informazioni puoi visitare laformadellinfinito.com

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L’avanguardia russa conta una ragguardevole presenza femminile. Tra queste “amazzoni” spicca Natalia Goncharova, pittric...
16/02/2022

L’avanguardia russa conta una ragguardevole presenza femminile. Tra queste “amazzoni” spicca Natalia Goncharova, pittrice, grafica, illustratrice e scenografa, la prima pittrice russa a guadagnare una fama internazionale.

Goncharova è una figura nodale tanto dei circoli d’avanguardia moscoviti quanto di quelli europei: espone con il Cavaliere Azzurro e alla seconda mostra di postimpressionisti di Londra. L’artista lavora con straordinario eclettismo, abbracciando stili e tecniche differenti.

Dal Neoprimitivismo all’Astrattismo, Goncharova elabora una vivace sintesi delle sue esperienze artistiche secondo lo spirito del “tuttismo”. Esule a Parigi, si dedicherà alle scenografie dei balletti di Djagilev e frequenterà la brillante vita artistica francese senza mai perdere di vista le proprie radici, fatte di icone illuminate da fiochi lumi e colorati lubki.

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14/02/2022

Noi sempre ad un passo dal cielo, ma davanti agli occhi come un velo.

Vieni a scoprire Monet, Cézanne, Matisse, Kandinskij, Boccioni, Roerich, Picasso e molti altri.
Dal 16.10.2021 al 27.03.2022 presso Casa Cavazzini, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine.

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L’intera vita di Maurice Denis è rischiarata da una solida spiritualità cristiana e da una sensibilità che travalica la ...
11/02/2022

L’intera vita di Maurice Denis è rischiarata da una solida spiritualità cristiana e da una sensibilità che travalica la dimensione interiore facendosi materia stessa della sua pittura.

“Io artista, cristiano, ho tradotto dei sentimenti cristiani attraverso degli equivalenti plastici” appunta il pittore nei suoi scritti. Per rendere ancora più flagranti le sue convinzioni cala brani biblici nella viva contemporaneità, non di rado declinandoli secondo le proprie esperienze domestiche.

Nell’ultima parte della vita, Denis coltiverà con maggior intensità questa vena; ancora una volta non è un sentimento che si disgiunge dall’intento artistico, concretizzandosi nella creazione degli Ateliers d’art sacré, dove la formazione teologica e spirituale corre di pari passo con quella artistica.

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Indirizzo

Casa Cavazzini
Udine

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 19:30
Domenica 09:00 - 19:30

Telefono

+3904321270127

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