02/09/2024
Sabato 14 settembre 2024
Un secolare Castello, un oscuro segreto ed una serie di enigmi, via via sempre più criptici, che si susseguono uno dietro l’altro
Il Castello Pallavicino di Varano De' Melegari si erge su uno scoglio di arenaria, in posizione strategica per il controllo della vallata del Ceno fin dal 1087
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Strada Della Rocca
Varano De' Melegari
43040
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Il Castello Pallavicino di Varano De' Melegari si erge su uno scoglio di pietra arenaria, in posizione strategica per il controllo della vallata del Ceno, e rappresenta un eccellente esempio di architettura medievale a carattere difensivo: una fortezza progettata e realizzata con lo scopo di risultare inespugnabile.
La sua edificazione rientra probabilmente in quel fenomeno di incastellamento che ebbe origine nel IX secolo per contrastare la minaccia di invasioni di Ungari e Saraceni, ma le prime fonti scritte che ne documentano l'esistenza fanno riferimento alla “Cronaca Pallavicino” del 1087, anno in cui Uberto Pallavicino, discendente del capostipite Adalberto (che fu Vicario Imperiale di Ottone II a partire dal 980), ereditò la fortezza. La famiglia Pallavicino, che fu una delle principali consorterie gentilizie presenti nei territori di Parma e Piacenza, mantenne infatti per diversi secoli il controllo delle principali vie di comunicazione tra la Toscana, l'Emilia e la Liguria, attraverso un'ampia rete di fortezze e rocche, dislocate strategicamente sul territorio.
La forma del Castello di Varano riprende la tipica pianta quadrangolare delle fortezze dell'epoca, ma presenta numerose peculiarità, fra le quali, in primis, l'andamento irregolare delle mura (spesse fino a quattro metri), condizionato dalla particolare situazione topografica del terreno, che seguiva il forte dislivello dei due corsi d'acqua che, a nord-est ed a sud-ovest, isolavano la fortezza. L'abilità dell'ignoto architetto del Castello di Varano fu perciò quella di adeguare la costruzione alle asperità del terreno, legando le solide masse murarie agli speroni di roccia viva, specie a sud-ovest ed a nord ovest, dove il pendio risulta estremamente alto e marcato.
All'inizio del XV secolo, a seguito dei contrasti fra i Pallavicino e Ottobono Terzi, il castello venne ceduto a Galeazzo Visconti, la cui famiglia operò svariati lavori di ampliamento della struttura, ammodernandola secondo le più innovative tecniche di architettura difensiva dell'epoca.