15/01/2023
In questa foto ci sono due dei personaggi più importanti nella storia della pallacanestro italiana. Quello basso è popolare come una star televisiva. Quello alto, invece, fa ve**re la pelle d'oca ai vostri papà e ai vostri nonni.
Dan Peterson e John Fultz.
Se di Dan Peterson si sa tutto, di John, soprattutto i più giovani, conoscono poco o nulla. John, prima a Varese ma soprattutto poi alla Virtus Bologna è stato uno dei giocatori più forti ad aver mai giocato in Serie A. Cannoniere impressionante, negli anni '70 era uno dei pochi giocatori di basket conosciuti anche al di fuori della pallacanestro. Per il suo talento infinito, per il suo strano modo di ti**re, per il suo look che gli valse il soprannome di "Kociss" come l'indiano protagonista di un famoso film western, per le sue frequentazioni nel mondo dello spettacolo, per i suoi interessi per la musica, per le moto, per la vita notturna molto movimentata, per il suo essere un giocatore professionista completamente al di fuori dei canoni dell'atleta tradizionale.
- "A Bologna trascorrevo il sabato sera in centro in compagnia di quegli stessi tifosi che al palazzetto dello sport mi acclamavano settimanalmente. Ero uno di loro e nonostante le ore piccole, riuscivo comunque a farmi perdonare, grazie alla notevole quantità di punti che mettevo a segno in ogni gara"
- "Trascorrevo spesso le serate a casa di Lucio Dalla. Mi diceva che avevo la tempra del rocker americano, e spesso cantavo accompagnato dalle sue note. Ma come cantante era decisamente meglio lui, io me la cavavo meglio sul parquet".
"Ero amico di Vasco Rossi. Una sera, mentre io ero circondato da fanciulle deliziose, mi disse, con un pizzico di invidia: 'Un giorno anche io avrò tutto questo'. Il futuro gli diede ragione...".
- "A Dan Peterson devo tutto perchè mi ha permesso di uscire dal baratro dei miei pesanti vizi che mi stavano rovinando. Se cambiai vita, il merito è suo. Per me è stato molto più che un semplice allenatore".
Oggi è un giorno triste perchè all'età di 75 anni ci ha lasciato John Fultz. Tra le altre cose, papà di Robert: playmaker della Fortitudo, Reggio Emilia, Pesaro e di tante altre squadre.
Oggi è un giorno triste perchè ci ha lasciato un'icona della pallacanestro italiana, un giocatore fantastico, un sognatore, una rockstar sul parquet.