14/07/2024
Vi aspettiamo domani, , a con lo spettacolo “Se una notte d’inverno un cieco insonne” di e con Francesco Casaburi accompagnato alla chitarra da Vito Palazzo.
Poco prima di morire, Italo Calvino rivelava il suo ultimo progetto rimasto purtroppo incompiuto: “Un libro che sto scrivendo parla dei cinque sensi, per dimostrare che l’uomo contemporaneo ne ha perso l’uso. Il mio problema scrivendo questo libro è che il mio olfatto non è molto sviluppato, manco d’attenzione auditiva, non sono un buongustaio, la mia sensibilità tattile è approssimativa, e sono miope”.
E se a cento anni dalla sua nascita qualcuno provasse a riprendere il filo?
Qualcuno che più che miope, non ha proprio idea di cosa sia la vista; ma gli altri sensi ha voluto sviscerarli fino in fondo…
Ambientato in una singolarissima libreria notturna, lo spettacolo pone al centro dell’attenzione la sensorialità, alternando interpretazioni di brani letterari a monologhi originali. Il tutto condito con simpatici dialoghi con lo stravagante Ottavio, un libraio certo fuori dalle righe.
Così tutto diventa pretesto per indagare aspetti inediti della percezione sensoriale, dalle letture che sembrano parlare di tutt’altro alle considerazioni di un chitarrista un po’ filosofo.
L’autore: Francesco Casaburi
Cieco anche fuori dalla scena, da più di vent’anni porta in tutta Italia i suoi workshop sui meccanismi cognitivi delle menti non visive.
Nel 2016 pubblica “Come la vedo io”, un saggio divulgativo sulle ultime scoperte delle neuroscienze in merito alla cecità congenita, e nel 2022 esordisce nella narrativa con la raccolta di racconti “Fuori luogo”.