Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di La Storia in Cucina, Organizzatore di eventi, Via Federico Delpino 182, Rome.
18/09/2023
⭐ Da questa settimana si riparte con i mitici pranzi della domenica!
💥 Lorto - Gastronomia Contadina è aperto:
: Lunedì a CENA
: Martedì CHIUSO
: Mercoledì a CENA
: Giovedì a CENA
: Venerdì a CENA
: Sabato a CENA
: Domenica a PRANZO
🍝 Per prenotare chiama il 06 296009
🍷" Er vino è la zinna de li vecchi"
19/03/2023
⭐ Un nuovo appuntamento dell'incredibile storia della "Gastronomia Operaia"⭐
⭐ Corri in edicola a comprare il manifesto ❤️✊
21/02/2023
🔥LI MOCCOLETTI*_ La festa di chiusura del Carnevale romano🎉
"L’urtimo ggiorno de Carnovale, ammalappena sonava l’Avemmaria
(anticamente sparava puro er cannone), tutti quelli che sse trovaveno
p’er Corso, sii a ppiede, sii in carozza, sii a ccavallo, sii a le
finestre, accennéveno li moccoletti. Poi co’ le svèntole, co’ li
mazzettacci de fiori, o co’ le cappellate, ognuno cercava de smorzà’
er moccolo a ll’antro, dicènno: — Er móccolo e ssenza er móccolo!
Avevi voja, pe’ ssarvallo, de ficcallo in cima a una canna o a un
bastone, o a fficcatte in un portone! Era inutile.
Tutti te daveno addosso; e o ccor un soffietto, o ccor una svèntola o
cco’ ’na manata o ’na mazzettata te lo smorzaveno in ogni modo,
urlanno: — Er móccolo e ssenza er móccolo; abbasso er móccolo!"
Giggi Zanazzo
*I moccoletti erano delle candele con un piccolo cono di carta che riparava la fiamma
15/02/2023
⭐ Il Carnevale è la festa del popolo per il popolo, è un mondo alla rovescia!
🔥Oggi a Geo un bellissimo viaggio nella storia del Carnevale con le fantastiche ricette proposte dallo chef Raffaele Lenti
🌶️Daje forte
La Storia in Cucina
Lorto - Gastronomia Contadina
02/02/2023
🔥Voi farti una bella cenetta con i gustosi piatti del nostro grande chef Federico 🧑🍳?
⭐Si può fare!
🌶️ Ti aspettiamo al Lorto - Gastronomia Contadina in via Federico Delpino 186_ Centocelle!
30/12/2022
⭐Ecco il mio ultimo lavoro: Storia della ricotta, il formaggio dei poveri💥
🔥Un altro piccolo approfondimento della collana "La Storia in Cucina" con prefazione della dolce Caterina Guzzanti
🍾Lo trovi al Lorto - Gastronomia Contadina , nelle migliori librerie oppure puoi ordinarlo on-line
🌀 Da non perdere 😎
15/12/2022
🔥ATTENZIONE🏺
🍝Continuano le nuove proposte del grande chef Federico 🧑🍳
🧅 Da questa settimana al Lorto - Gastronomia Contadina potrai trovare uno dei capolavori della cucina napoletana: gli ziti alla Genovese 🤤
🌶️
Settimana Cicinnati in "Mangiamo così"
14/12/2022
⭐Domenica 18 dicembre alle ore 16.00 terrò una piccola lezione di "Storia in Cucina" all'interno della bellissima iniziativa L/ivre Festival dei vini e dei libri indipendenti 2022
🔪Faremo un viaggio tra storie, territori e sapori... Il tutto accompagnato da piccoli assaggi di piatti della cucina popolare
🍝 Ci vediamo ad Esc in via dei Volsci 159
🔥 🔥
⭐
06/12/2022
🔥LA STORIA DEL RISO🍚
⭐Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Fora li palanchi, fora li palanchi
Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Fora li palanchi ch'anduma a cà!🔥
Lorto - Gastronomia Contadina
La Storia in Cucina
Geo
03/12/2022
🥦Supplì di riso con broccolo romano, alici e caciocavallo 🤤
🔥Una delle straordinarie proposte del nostro grande chef Federico 🧑🍳
🍝Vieni a provarlo a Lorto - Gastronomia Contadina!
🔪Il Supplì_Il nome dato a questa delizia nasce a Roma ma la leggenda ne attribuisce la paternità ai soldati francesi che erano a Roma a inizio Ottocento. Uno di loro infatti, grande amante della ricetta, chiamò la polpetta di riso fritta e impanata surprise, proprio perché scopriva cosa c’era dentro solo aprendola. Il nome di questo piatto ci aiuta già ad individuare una data o almeno a testimoniare l’esistenza di questa prelibatezza all’epoca dell’occupazione francese, fra 1809 e 1814. Il primo supplì, col nome di "soplis di riso" sui menù delle osterie romane appare nel lontano 1874 in quello della Trattoria della Lepre in Via dei Condotti 9, frequentata, tra gli altri, da Gogol e Melville.
18/11/2022
🔥Le belle e fiere donne di Roma🔪
🔥La Trasteverina:
"Io so Trasteverina e lo sapete;
Nun serve bbello mio che ce rugate;
So’ cortellate quante ne volete!"
🔥La Regolante
"E ssemo Regolante e nun tremamo;
Paura nun avemo de gnisuno;
Ciavemo bbôna lingua e bbône mano!"
🔥La Popolante
"Noi sémo Popolante e ssémo donne;
Paura nun ce fanno manco l’arme;
Sémo più fforte noi che le colonne!"
🔥La Monticiana
"Sémo Monticianelle e nun tremamo;
E lo spadino in testa lo tienemo;
Er cortelluccio in petto e’ r sercio in mano!"
Lorto - Gastronomia Contadina
La Storia in Cucina
30/10/2022
⭐ MARTEDÌ 1 NOVEMBRE gastronomia contadina apre a pranzo!
🍷Aperture della prossima settimana:
🔥Lunedì 31 aperti a CENA
🔥Martedì 1 aperti a PRANZO
🔥Mercoledì 2 CHIUSI
🔥Giovedì 3 aperti a CENA
🔥Venerdì 4 aperti a CENA
🔥Sabato 5 aperti a CENA
🔥Domenica 6 aperti a PRANZO
🌰 Mangia accorto sostieni Lorto 🍄
05/10/2022
⭐Buona la prima!🔥
🍄Ricomincia la stagione a Geo, oggi bella puntata sulla storia dei funghi con la simpatica e brava Alessia Uccellini!
❤️Donpasta mi manchi✊
29/09/2022
⭐SIETE PRONTI PER LA GRANDE ABBUFFATA DOMENICALE?🍝
🍄Dal 2 ottobre riprendono i pranzi domenica del Lorto - Gastronomia Contadina
🌰Troverai gustosissimi piatti della tradizione contadina e popolare, ottimi vini e un ambiente super accogliente!
🥦T'immagini se fosse sempre domenica..
🍗Ti aspettiamo in via Federico Delpino 186, Centocelle
🔥Mangia accorto, sostieni Lorto!🔥
25/07/2022
⭐Pastasciutta antifascista di casa Cervi⭐
Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.
Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti.
I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa.
Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito b***o e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta.
Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.
Fonte: istitutocervi.it
30/06/2022
⭐ATTENÇÃO ⭐
☀️É arrivata l'estate e Lorto - Gastronomia Contadina cambia i giorni di apertura:⛱
Lunedi- APERTO a cena
Martedì- APERTO a cena
Mercoledì- APERTO a cena
Giovedì- APERTO a cena
Venerdi- APERO a cena
Sabato- APERTO a cena
Domenica- CHIUSO
☀️Vi ricordiamo inoltre che il ristorante chiude alle 24.00 mentre la cucina alle 22.30.
Perché così presto? Per rispetto dei nostri vicini e perché anche noi abbiamo una vita oltre il lavoro😎
⭐Vi aspettiamo in via Federico Delpino 186 per assaggiare alcuni dei fantastici piatti del nostro grande chef Federico👨🍳
(foto presa dal web)
23/06/2022
🐌Le lumache a San Giovanni🧛♀️
"Le lumache, quelle de vigna, se magneno la notte de San Giuvanni. So' tanto bòne, che a Roma se le mangerebbe in testa d'un tingnoso. Ma prima però bisogna falle spurgá bene in de la semola, lavalle in de l'aceto, eccetra, eccetra. Si no a magnalle accusì, come se troveno, posso fa' pìjá quarche colica. Li regazzini, tutte le vorte che troveno quarche lu**ca, pe' falla uscì d'ora de la coccia, je dicheno 'sta cantasiléna: Esci esci, còrna; fija de 'na donna, fija de Micchele, che te do pane e méle!"
Giggi Zanazzo
Una delle feste religiose e profane più sentite nella Roma di una volta era quella di San Giovanni, protettore dalla cattiva sorte, festeggiato il 24 giugno. La festa cominciava la notte della vigilia, la cosiddetta “notte delle streghe”, durante la quale si credeva che le streghe venissero chiamate a raccolta sui prati del Laterano dai fantasmi di Erodiade e di sua figlia Salomè, dannate per aver causato la decapitazione del santo, e andassero in giro per la città a catturare le anime prima di proseguire per Benevento, città delle streghe per eccellenza.
Dopo aver benedetto i letti e la porta di casa con l'acqua santa presa dalla propria parrocchia, la gente partiva da tutti i rioni di Roma al lume di torce e candele: arrivati su piazza San Giovanni, illuminata con fiaccole e lanterne colorate, si accendevano falò per scacciare le forze occulte, si pregava e si mangiavano le lumache nelle osterie e nelle baracche allestite sulla piazza. Alcune famiglie se le portavano addirittura da casa, in un “callaro”, ovvero un enorme pentolone, pieno di lumache al sugo.
Fonte web Memorie di Roma, nella foto un venditore di lumache in piazza San Giovanni
30/05/2022
⭐ Rullo di tamburi... ecco a voi l'ultima fantastica proposta del nostro grande chef 🧑🍳Federico:
🔥Polpette fritte di coda con panatura al cacao amaro su sugo di coda alla vaccinara accompagnate da fagiolo corallo all'agro🤤
🏺A proposito della coda alla vaccinara...
"Sò tutte magna code e ssò carine
Sò tutte magna code e ssò galanti"
Lo stornello popolare romanesco è la testimonianza di come la tradizione di questo piatto nasca nel rione Regola, i cui abitanti
erano in prevalenza vaccinari e concia-pelli la mattatoio Flaminio che sarà successivamente sostituito da quello di Testaccio a causa
dell’incremento demografico della città di Roma. L’ispirazione per la ricetta della coda alla vaccinara fu data dallo “Stufatino col sellero”, preparazione già di per sé gustosa, ma con l’aggiunta di ingredienti preziosi (cacao, pinoli e uvetta) inizialmente rimasti segreti. L’invenzione della coda alla vaccinara sembra sia da attribuire a Ferminia, figlia dei coniugi Mariani, gestori di una famosa trattoria a Trastevere specializzata nella preparazione del
“quinto quarto”, che entrata in cucina con i genitori nel 1887, perfezionò la ricetta di famiglia aggiungendo a cottura quasi ultimata
sellero (sedano), uvetta, pinoli e cacao amaro, che prima non c’erano.
Fonte: “ Er mejo della cucina romana” di Lejela Mancusi Sorrentino
Lorto - Gastronomia Contadina
18/05/2022
⭐La Storia in Cucina + donpasta a Geo ⭐
Ultima puntata della stagione!
Ci rivediamo a settembre 🔥🔥
⭐ F**k the war⭐
28/04/2022
Divino Amore / Amor di vino
Il santuario del Divino Amore, sulla via Ardeatina, nella zona di Castel di Leva, è oggetto di grande devozione popolare da quando, nel 1740, un viandante si ritenne salvato dall' attacco di un branco di cani rabbiosi grazie all'immagine della Madonna col Bambino affrescata sul muro di un' antica torre; gli era bastato implorarla perché i cani si placassero e si allontanassero. La notizia del miracolo si diffuse rapidamente e nel giro di pochi anni fu costruito un piccolo santuario con tanto d'indulgenza plenaria dei peccati concessa da papa Benedetto XIV.
Da allora presero il via i pellegrinaggi che iniziavano il lunedì di Pentecoste e duravano fino all' autunno; erano un misto di sacro e profano, perché finivano per identificarsi con le Ottobrate e diventare autentiche scampagnate. Il pellegrinaggio al santuario, come descrive Giggi Zanazzo ne “Le 'minente ar Divin'Amore”, diveniva anche meta di partecipatissime ed allegre scampagnate sacro-profane che si svolgevano il lunedì successivo alla Pentecoste, ricorrenza della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, ripetendosi però spesso anche nelle settimane seguenti. Uomini, ma soprattutto donne, le cosiddette madonnare, raggiungevano il luogo a piedi o in carrozza recitando litanie e cantilenando ripetutamente: "Viva, viva, sempre viva / la Madonna del Divino Amore / fa la grazia a tutte le ore / noi l'andiamo a visitar".
A volte l'aspetto religioso della festa era spesso un "pretesto" per rompere la quotidianità con una divertente scampagnata tanto che nacque la voce che il nome Divino Amore assegnato dal popolo al luogo, non sia derivato dalla dolce figura della Madonna col Bambino, ma dall'inversione delle parole “Amore di vino” che finirono per ispirare i pellegrinaggi un po' gaudenti. Ci si andava in carrozza, partendo da Tor Margana, e le persone erano fornite di chitarre, nacchere, mandolini e tamburelli.
«Arrivati llà», annotava sempre Giggi Zanazzo nel 1890, «sse sentiva prima di tutto la messa; e ddopo èssese goduti tutti li gran miracoli che allora faceva la Madonna, come stòppi che buttaveno le stampelle, cèchi che cce vedevano in sur subbito, ragazze indemoniate che vvommitaveno er demonio, donne affatturate che vvommitaveno trecce de capelli, et eccetra, s'annava in de le bbaracche a ffà ccolazione, e ddopo èssese infiorate bbene bbene la testa, er petto, li capelli, le testiere de li cavalli, co' li tremolanti e le rose, se partiva per Arbano. Llì se pranzava, se bbeveva a ggarganella da pe' tutte le bettole indove c' era er vino bbono, e ppoi, cantanno li ritornelli, se faceva a chi ppiù ccureva pe' ritornà a Roma».
Lo stesso Gioacchino Belli in un sonetto del 1831, La devozzione der Divin’Amore, dice: "Dimenica di là Rinzo, Panzella,/ Io, Roscio e le tre fije der tintore/ Vòrzimo annà a fa ‘no sciàlo in carrettella/ A la Madonna der Divin Amore".
04/04/2022
⭐SOVVERSIVI IN OSTERIA_ La cucina come luogo dell'organizzazione politica⭐
🌍Martedì 19 aprile🍷
🏺 Gatronomia Lorto - Gastronomia Contadina & La Storia in Cucina partecipano al Festival Ottava Zona - Memoria est
⭐Il Festival _Il territorio del V municipio si unisce aspettando il . Associazioni, centri culturali, spazi sociali e cittadini del
territorio daranno vita ad una serie di appuntamenti culturali dal 4 al 24 aprile nei luoghi e nelle della Resistenza, coinvolgendo i suoi abitanti e quelli della Città di Roma.
⭐ Lorto e il Festival_ L'osteria è il luogo del buon cibo. L' osteria è anche uno spazio di socialità, d'incontro e di confronto. In osteria
si discute di attualità, storia, cultura e politica. Insieme allo storico Corrado Lampe riscopriremo alcune storie di resistenza e
sovversione nate all’interno di questi straordinari luoghi. Dai moti carbonari alle diverse forme di resistenza al fascismo, passando per le mense politiche nei luoghi di confino fino ai movimenti degli anni ‘70, rivivremo alcune delle tante storie ribelli nate dalle tavole delle osterie. Martedì 19 aprile ore 18.00(Evento gratuito)
🏺La Cena Storica_ Lorto Gastronomia Contadina e La Storia in Cucina organizzano una cena storica sul rapporto fra politica e osteria. Anche questa volta vi proporremo un’esperienza tra sapori e profumi della cucina italiana, un viaggio che permetterà di riscoprire alcuni dei momenti più affascinanti della storia della nostra terra, una storia fatta di migrazioni, di cospirazioni, segreti, resistenze e tumulti. Attraverso la degustazione di alcuni straordinari piatti, il suono delle canzoni e degli stornelli popolari, il racconto di affascinanti storie ed aneddoti andremo alla riscoperta del legame che unisce il luogo della socialità popolare, l’osteria, e l’organizzazione politica clandestina. Nei prossimi giorni pubblicheremo i piatti che compongono il menù della serata. La cena sarà organizzata autonomamente rispetto al Festival Ottava Zona-memoria est . Martedì19 aprile ore 20.30 (Evento a pagamento)
Entrambi gli eventi si svolgeranno presso i locali del Lorto Gastronomia Contadina in via Federico Delpino 186
Ricette, canzoni, racconti e viaggi: un affondo nella cucina e nelle storie che si nascondono in Italia. Le racconta Donpasta, su Gambero Rosso Channel, in un programma tv inedito.
17/03/2022
🍞Il pane del boia🔪
⭐Chi di noi non è stato mai stato richiamato per aver capovolto il pane a tavola?
🏺Dietro questo gesto, riconducibile alla superstizione, si nasconde una storia molto particolare, che risale alla Francia del XV secolo. In quel periodo i boia, pur guadagnando un buono stipendio, non avevano vita facile: mal visti dal popolo, erano osteggiati da tutti i fornai del regno. Affinché non soffrissero la fame, con un editto, Re Carlo VII, obbligò i fornai a servire loro il pane pena la decapitazione. Obtorto collo, i fornai ripresero a vendere il pane ai boia, ma continuarono a manifestare il loro disprezzo destinando loro il pane fatto con gli scarti della lavorazione e con i peggiori ingredienti. Per di più, i filoni destinati al boia venivano capovolti e serviti loro sempre al contrario. Una storia simile accadde nella Torino della prima metà del XIX secolo al boia Piero Pantoni. Qui i panettieri, per aggirare la decisione delle autorità cittadine, inventarono un nuovo tipo di pane che aveva più o meno la forma di un mattone, uguale sotto e sopra, che poteva essere servito capovolto al boia, rispetto a come era stato messo in forno, senza che quest’ultimo potesse lamentarsi e segnalare l’accaduto alle autorità. Nacque così il famoso Pancarré, che poi ha fatto il giro del mondo!🌍
+ Lorto - Gastronomia Contadina
10/03/2022
⭐Da non perdere!!🍷
"Naviganti era un film impossibile, povero e punk .. rischiavo di annegarci dentro.. ìvoleva essere un grido di disperazione degli artisti.. è diventato iconoclasta e surreale... dopo Venezia, ora in Naviganti in esclusiva su RaiPlay.... basta un click e salpate con noi... nella barchetta c'è spazio per uno, nessuno e centomila naviganti.. diffondete se vi va.. Dal 10 marzo"
⭐Il grande chef Federico👨🍳 del Lorto - Gastronomia Contadina propone un'ottima lasagna con zucca e provola affumicata🤤
La zucca, una pianta coltivata dagli indiani d'America...Conosci la leggenda delle tre sorelle?
Secondo una leggenda iroquese, popolazione nativa americana, il mais, il fagiolo e la zucca sono tre inseparabili sorelle che desiderano solo di crescere insieme. La tradizione di seminare nello stesso appezzamento queste tre colture ha tempi remoti ed era comune a tutte le colture che abitavano le Americhe. Non è solo un semplice accostamento di piante e va ben oltre la teoria delle consociazioni vegetali. Infatti le tre piante beneficiano l'una dell'altra. Il mais provvede una struttura su cui i fagioli possono arrampicarsi, eliminando la necessità di pali di sostegno. I fagioli creano i composti azotati per fertilizzare il suolo utilizzato dalle altre piante, e le zucche si estendono sul terreno, bloccando la luce solare, ed aiutando a prevenire la crescita di erbacce. Le foglie di zucca funzionano anche come un sistema "Pacciamatura vivente"", creando un microclima che trattiene l'umidità nel suolo.
18/02/2022
🍷Vieni a trovarci a Lorto - Gastronomia Contadina ⭐
🥣Ottima cucina, buoni vini e tanta bella musica🌶
Una gamba qua una gamba là
Gonfi di vino
Quattro pensionati mezzo avvelenati
Al tavolino
Li troverai là col tempo che fa
Estate inverno
A stratracannare a strameledir
Le donne il tempo ed il governo
Loro cercan là la felicità
Dentro a un bicchiere
Per dimenticare d'esser stati presi
Per il sedere
Ci sarà allegria anche in agonia
Col vino forte
Porteran sul viso l'ombra di un sorriso
Fra le braccia della morte...
02/02/2022
Ciao Monica❤
26/01/2022
26/01/2022
⭐ La Storia in Cucina a Geo 🤟
16/12/2021
⭐NUOVO PIATTO DEL MENU’: Li Pezzetti🥦
Il grande chef Federico👨🍳de Lorto - Gastronomia Contadina ci propone una rielaborazione di uno dei piatti storici della cucina popolare romanesca: li pezzetti!
Lungo le strade del centro, in tempi ormai remoti, era facile imbattersi nella figura mitica, “Er friggitore”, che con qualche soldo poteva risolvere alla menopeggio il problema della cena con una cartata di pezzetti, frammenti fritti di baccalà, broccolo, ca****fo, mela e altre leccornie. Per recuperare l’atmosfera dei tempi andati ci viene in soccorso un sonetto popolare:
Benchè l’anni so’ tanti, nu me scordo
‘na via che me pareva un coridore
‘ndove, sur cantone, er friggitore
venneva li pezzetti a cinque un sordo.
U’ misto d’ojo fritto un po’ balordo…
se spanneva dar drento l’ore e l’ore,
ma’sti pezzetti avevano un sapore
che, là pe là, ce diventavi ingordo.
Broccoli, gobbi, baccalò, patate…
co’ poco se faceva pranzo e cena;
la gente li comprava a cartocciate.
Ah, come li risogno li pezzetti
che, assieme ar mezzolitro su’ la vena
era er mejo sciala’ da poveretti!
(Nella foto l'incisione di Bartolomeo Pinelli, Er Friggitore, 1815)
27/11/2021
🏺Vieni a provare il nuovo menù del Lorto
🥘Ti aspettiamo in via Federico Delpino 186
⭐Centocelle
Uno dei piatti che proponiamo questa settimana é polpette di cicoria con crema di fave.
Un sapore antico, un accostamento conosciuto già nell’antica Grecia e diffusasi in seguito nel Sud Italia fino a diventare una delle portate principali della tradizione contadina pugliese: il merito della sua diffusione è legato anche alla fama delle sue proprietà, nutrienti e rinvigorenti al tempo stesso.
In alcune zone della Puglia questo piatto viene chiamato ‘ncapriata, con un termine che di nuovo ne denuncia l’antichità: la parola deriva, infatti, dal latino caporidia, a sua volta adattamento del greco kapyridia, una sorta di polenta fatta con il grano pestato. La purea di fave sarebbe un’evoluzione di questa lontana pietanza nata dai primi ‘esperimenti’ culinari dell’uomo. www.aifb.it www.aifb.it
09/11/2021
⭐Buona la prima!!🌀
🏺Bellissima presentazione del libro X con l'autrice Valentina Mira e Natascia Grbic, giornalista di Fanpage.
Vi aspettiamo al prossimo appuntamento dei " Lunedì del Lorto" o magari per una bella cenetta😎
Daje forte 🤟
01/11/2021
⭐" I lunedì del Lorto"⭐
🏺L'osteria è il luogo del buon cibo.
🍝L' osteria è anche uno spazio di socialità, d'incontro e di confronto.
🥦In osteria si discute di politica, attualità, storia e cultura. Lorto apre il suo spazio a presentazioni, dibattiti, mostre e tanto altro... naturalmente il tutto accompagnato da buon vino e gustosi assaggi della nostra cucina.
🌍Vi aspettiamo🌶
27/10/2021
🌀 I ceci a tavola 🏺
donpasta + La Storia in Cucina
Geo
29/09/2021
Si ricomincia💪💪
donpasta + La Storia in Cucina a Geo ⭐🏺
28/09/2021
⭐Domani 29 settembre a 🏺..torna la coppia che spacca🤟:
donpasta + La Storia in Cucina
🐟Le Alici🐟
08/09/2021
🏺Roma Cucina Aperta si è concluso!!⭐
Una bellissima esperienza che ci ha permesso di conoscere tante persone e progetti interessanti!!
Grazie a Lorto - Gastronomia Contadina con cui abbiamo costruito questo evento, grazie Gustamundo , Società Agricola Lunatica, Azienda Agricola di Emiliano Marini , Buonissimap , Azienda Biologica Bongirolami e la mitica Bettina! Un ringraziamento particolare alla nostra fantastica grafica Miranda e tutti gli amici che ci sono venuti a trovare e ci hanno sostenuto!🌶
Ci vediamo al prossimo evento. Stay tuned!!❤
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“La cucina ha sempre espresso la civiltà dei popoli!” Questo è il pensiero che ispira l’opera del grande gastronomo francese Brillant Savarin, un’idea semplice ma straordinariamente efficace che ci spinge a riscoprire la nostra storia attraverso i piatti della cucina.
Ogni zona del nostro paese ha dei piatti straordinari che conservano sapori e gusti antichi, all’interno di ognuno di essi è possibile rintracciare storie incredibili che parlano di guerre e povertà, di resistenze ma anche voglia di riscatto, di feste e di piaceri.
La Storia in Cucinavi propone viaggi tra sapori e profumi della cucina italiana e non solo, un’esperienza che vi permetterà di ricoprire alcuni dei momenti più affascinanti della storia della nostra terra, una storia fatta di migrazioni, di cospirazioni, segreti, resistenze e tumulti.
Attraverso la degustazione di alcuni straordinari piatti, il suono delle canzoni e degli stornelli popolari, il racconto di incredibile storie ed aneddoti andremo alla riscoperta della cucina genuina, casalinga e casereccia.
Quando si parla di cibo e cultura non si parla di due realtà differenti, separate o magari contrapposte: il cibo è cultura!
“Indove se magnuca er celo ce conduca”
Cosa proponiamo?
Un lunedì al mese La Storia In Cucinapropone una cena storica presso il ristorante Lorto_Gastronomia Contadina, una serata di condivisione di sapori e narrazioni che ci porteranno indietro nel tempo alla riscoperta di incredibili storie legate alla cultura del cibo.
Abbiamo già realizzato una cena dedicata alla storia della Cucina Romanesca, un viaggio tra i sapori genuini della capitale e le affascinanti storie legate al cazzimperio, al quinto quarto e all’osteria come luogo di cospirazione e resistenza.
La seconda serata è stata dedicata alla tradizionale festa di San Martino, una ricorrenza che ha radici lontane nel mondo pagano e che ha sempre rappresentato una festività molto importante nella vita contadina, momento di festa ma anche tragica scadenza (fine del ciclo produttivo, svuotamento delle botti per il vino nuovo ma soprattutto il termine di scadenza dell’affitto del mezzadro).
La Storia in Cucina a casa tua:
Il progetto La Storia in Cucina organizza anche serate a domicilio, momenti conviviali di condivisione di sapori e saperi da vivere insieme agli amici in cui è possibile concordare un menù storico adatto alle tue serate.